Streets of Philadelphia

singolo di Bruce Springsteen del 1994

Streets of Philadelphia è una canzone scritta e interpretata dal cantautore statunitense Bruce Springsteen, per la colonna sonora del film Philadelphia del 1993, pubblicata come singolo l'anno successivo.

Streets of Philadelphia
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaBruce Springsteen
Pubblicazione2 febbraio 1994
Durata3:51
Album di provenienzaPhiladelphia Official Soundtrack
GenereRock
Heartland rock
Soft rock
EtichettaColumbia
ProduttoreBruce Springsteen, Chuck Plotkin
Registrazioneluglio–agosto 1993
Formati7", CD, MC
NoteStatuetta dell'Oscar Oscar alla migliore canzone 1994
Golden Globe Golden Globe per la migliore canzone originale 1994
Grammy Award Canzone dell'anno 1995
Grammy Award Miglior canzone rock 1995
Grammy Award Miglior interpretazione vocale rock maschile 1995
Grammy Award Miglior canzone scritta per un film, televisione o altri media audio-visivi 1995
Certificazioni originali
Dischi d'oroAustria (bandiera) Austria[1]
(vendite: 25 000+)
Danimarca (bandiera) Danimarca[2]
(vendite: 45 000+)
Francia (bandiera) Francia[3]
(vendite: 400 000+)
Germania (bandiera) Germania[4]
(vendite: 250 000+)
Norvegia (bandiera) Norvegia[5]
(vendite: 5 000+)
Dischi di platinoAustralia (bandiera) Australia[6]
(vendite: 70 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito[7]
(vendite: 600 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti[8]
(vendite: 1 000 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoItalia (bandiera) Italia[9]
(vendite: 100 000+)
Bruce Springsteen - cronologia
Singolo successivo
(1995)

Il brano ha ottenuto un notevole successo in molti paesi contribuendo a rilanciare la carriera di Spingsteen dopo qualche anno di appannamento artistico ed è stato premiato con l'Oscar alla migliore canzone e quattro Grammy Award. È inoltre stato inserito nell'AFI's 100 Years... 100 Songs, elenco che raccoglie le migliori canzoni dei film.

Nei primi mesi del 1993, il regista di Philadelphia Jonathan Demme chiese a Springsteen di scrivere una canzone per la colonna sonora del film, e nel giugno del 1993, dopo la conclusione dell'"Other Band" Tour, il cantante compose il brano. È stato registrato con Springsteen che si è occupato di quasi tutta la strumentazione, mentre al basso e ai cori ci ha pensato il componente della "Other Band" Tommy Simms. Ulteriori parti di sassofono, e cori, di Ornette Coleman e di "Little" Jimmy Scott, sono stati registrati, ma mai utilizzati (se non in una breve sequenza del film quando Tom Hanks esce dall'ufficio di Denzel Washington).

Pubblicato nei primi mesi del 1994, come singolo principale estratto dalla colonna sonora del film, il brano ottenne un grande successo in tutta Europa e Nord America.

La canzone in realtà ha avuto più successo in Europa che negli Stati Uniti. Mentre negli Stati Uniti al suo apice ha raggiunto il nono posto della Billboard Hot 100, in Germania, Francia e Italia ha raggiunto la vetta delle rispettive classifiche. Inoltre è arrivata alla seconda posizione nel Regno Unito, diventando il singolo di maggior successo del cantante in Inghilterra.[10]

Tra i molti riconoscimenti che la canzone ha ricevuto figurano l'Oscar alla migliore canzone nel 1994 e un Grammy Award alla miglior canzone rock nel 1995.

Video musicale

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Il videoclip del brano, diretto da Jonathan Demme assieme a suo nipote Ted, inizia mostrando Springsteen che cammina per le strade della città desolata di Filadelfia, alternando queste scene con altre prese dal film. Dopo una breve sequenza al Rittenhouse Park, il video si conclude con Springsteen che cammina lungo il fiume Delaware, con il Benjamin Franklin Bridge sullo sfondo. Nel video è possibile vedere Tom Hanks, nel ruolo che interpreta nel film, che guarda Springsteen, quando questi comincia a cantare l'ultimo verso della canzone.

La traccia vocale per il video è stata ri-registrata dal vivo durante le riprese, utilizzando un microfono nascosto, su una traccia strumentale preregistrata. Questa tecnica è stata scelta per rendere più intensa la carica emotiva del brano. Il primo ad utilizzare questa particolare tecnica era stato John Mellencamp nel video di Rain on the Scarecrow del 1985, che aveva ispirato, tra l'altro, anche Brilliant Disguise, altro video di Springsteen del 1987; in seguito Springsteen riprenderà ancora questa tecnica per il video Lonesome Day del 2002.

Esibizioni dal vivo

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Per via degli straordinari successi ottenuti dalla canzone nell'ambito dei premi, Springsteen ha suonato il brano dal vivo durante tre cerimonie di premiazione in prima serata: alla 66ª edizione degli Oscar nel marzo 1994, agli MTV Video Music Awards nel settembre 1994 e alla 37ª edizione dei Grammy Awards nel marzo 1995.

Nonostante sia uno dei maggiori successi di Springsteen, il brano è tuttavia apparso molto raramente nei suoi concerti. È stato suonato con regolarità in versione acustica unicamente durante il Solo Acoustic Tour tra la fine del 1995 e la metà del 1997. In seguito la canzone è diventata una rarità nei concerti, compiendo soltanto sporadiche apparizioni durante l'E Street Band Reunion Tour tra il 1999 e il 2000, e talvolta in alcuni tour seguenti.

7" Single CBS 660065-7
  1. Streets of Philadelphia – 3:51
  2. If I Should Fall Behind (Live) – 4:42
CD-Maxi CBS 660065-2
  1. Streets of Philadelphia – 3:48
  2. If I Should Fall Behind (Live) – 4:42
  3. Growin' Up (Live) – 3:13
  4. The Big Muddy (Live) – 4:11

Classifiche

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Classifiche di fine anno

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Classifica (1994) Posizione
Australia[21] 39
Austria[22] 4
Belgio (Fiandre)[23] 8
Canada[24] 4
Francia[25] 5
Germania[26] 3
Italia[17] 3
Nuova Zelanda[27] 50
Paesi Bassi[28] 31
Stati Uniti[29] 54
Svezia[30] 13
Svizzera[31] 12

Riconoscimenti

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  1. ^ (DE) Bruce Springsteen - Streets of Philadelphia – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato l'11 aprile 2017.
  2. ^ (DA) Streets of Philadelphia, su IFPI Danmark. URL consultato il 20 ottobre 2020.
  3. ^ (FR) Bruce Springsteen - Streets of Philadelphia – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 27 maggio 2022.
  4. ^ (DE) Bruce Springsteen – Streets of Philadelphia – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato l'11 aprile 2017.
  5. ^ (NO) IFPI Norsk Platebransje, su International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 15 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2012).
  6. ^ (EN) Accreditations - 2017 Singles, su Australian Recording Industry Association. URL consultato l'11 aprile 2017.
  7. ^ (EN) Streets of Philadelphia, su British Phonographic Industry. URL consultato l'8 gennaio 2021.
  8. ^ (EN) Bruce Springsteen - Streets of Philadelphia – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 27 maggio 2022.
  9. ^ Streets of Philadelphia (certificazione), su FIMI. URL consultato il 26 agosto 2024.
  10. ^ David Roberts, British Hit Singles & Albums, 19ª ed., Londra, Guinness World Records Limited, 2006, p. 137, ISBN 1-904994-10-5.
  11. ^ a b c d e f g h i j (NL) Bruce Springsteen - Streets of Philadelphia, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato l'11 aprile 2017.
  12. ^ (EN) Top Singles - March 07, 1994, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato l'11 aprile 2017.
  13. ^ (DA) Bruce Springsteen - Streets of Philadelphia, su danskehitlister.dk. URL consultato l'11 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2016).
  14. ^ a b (EN) Song title - Streets of Philadelphia, su tsort.info, Tsort. URL consultato l'11 aprile 2017.
  15. ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
  16. ^ (EN) Database, su irishcharts.ie, The Irish Chart. URL consultato l'11 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2018).
  17. ^ a b I singoli più venduti del 1994, su hitparadeitalia.it. URL consultato l'11 aprile 2017.
  18. ^ (EN) Official Singles Chart Top 100: 27 March 1994 - 02 April 1994, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato l'11 aprile 2017.
  19. ^ Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  20. ^ a b c d e (EN) Bruce Springsteen – Chart history, su billboard.com, Billboard. URL consultato l'11 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2015).
  21. ^ (EN) ARIA Charts - End Of Year Charts - Top 50 Singles 1994, su aria.com.au, Australian Recording Industry Association. URL consultato l'11 aprile 2017.
  22. ^ (DE) Jahreshitparade 1994, su austriancharts.at. URL consultato l'11 aprile 2017.
  23. ^ (NL) Jaaroverzichten 1994, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato l'11 aprile 2017.
  24. ^ (EN) Top Singles - December 12, 1994, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato l'11 aprile 2017.
  25. ^ (FR) Syndicat national de l'édition phonographique, French Annual Chart, su disqueenfrance.com, Disque en France, 1995. URL consultato l'11 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2011).
  26. ^ (DE) Single – Jahrescharts 1994, su offiziellecharts.de. URL consultato l'11 aprile 2017.
  27. ^ (EN) Top Selling Singles of 1994, su nztop40.co.nz, The Official New Zealand Music Chart. URL consultato l'11 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2017).
  28. ^ (NL) Jaaroverzichten 1994, su dutchcharts.nl. URL consultato l'11 aprile 2017.
  29. ^ (EN) Billboard Top 100 - 1994, su longboredsurfer.com, longboredsurger.com. URL consultato l'11 aprile 2017.
  30. ^ (SV) Årslista Singlar - År 1994, su sverigetopplistan.se, Sverigetopplistan. URL consultato l'11 aprile 2017.
  31. ^ (DE) Jahreshitparade 1994, su hitparade.ch, Schweizer Hitparade. URL consultato l'11 aprile 2017.

Collegamenti esterni

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