Sultani ottomani

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L'Impero ottomano o Sublime Stato ottomano, noto anche come Sublime porta (in lingua turca ottomana دَوْلَتِ عَلِيّهٔ عُثمَانِیّه, Devlet-i ʿAliyye-i ʿOsmâniyye; in turco moderno: Osmanlı Devleti o Osmanlı İmparatorluğu; in arabo الدَّوْلَةُ العُثمَانِيَّة?, al-Dawla al-ʿUthmāniyya), è stato un impero turco che è durato 623 anni, dal 1299 al 1922.

Sultano dell'Impero ottomano
Stemma
Stemma
ParìaNobiltà ottomana
Data di creazione27 luglio 1299
Primo detentoreOsman Gazi (1281–1326)
Ultimo detentoreMehmet VI (1918–1922)
TrasmissioneEreditaria
Titoli sussidiariBasileus
Trattamento d'onoresua maestà imperiale
Famiglia
DimorePalazzi di Istanbul:

Fu detto "ottomano" poiché costituito originariamente dai successori di Osman Gazi, guerriero turco capostipite della dinastia ottomana, che assunse il titolo di sultano con il nome di Osman I. Il sultanato, e poi impero con Maometto II, nacque in continuità col Sultanato selgiuchide di Rum e durò sino all'istituzione dell'odierna Repubblica di Turchia.

L'Impero ottomano fu uno dei più estesi e duraturi della storia: infatti durante il XVI e il XVII secolo, al suo apogeo sotto il regno di Solimano il Magnifico, era uno dei più potenti Stati del mondo, un impero multietnico, multiculturale e multilinguistico che si estendeva dai confini meridionali del Sacro Romano Impero, alle periferie di Vienna e della Polonia a nord fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando gran parte dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica.

Avendo Costantinopoli come capitale e un vasto controllo sulle coste del Mediterraneo, l'Impero fu al centro dei rapporti tra Oriente e Occidente per circa cinque secoli. Durante la prima guerra mondiale si alleò agli Imperi centrali e con essi fu pesantemente sconfitto, tanto da essere smembrato per volontà dei vincitori.

Organizzazione statale dell'Impero ottomano

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Impero ottomano.
 
Stendardo Imperiale Ottomano con una delle 2 tughre di Mahmud II (1808 - 1839)

L'Impero Ottomano fu una monarchia assoluta durante gran parte della sua esistenza. Entro la seconda metà del XV secolo, il sultano sedeva all'apice di un sistema gerarchico e agiva in capacità politiche, militari, giudiziarie, sociali e religiose sotto una varietà di titoli.

Era teoricamente responsabile solo di Dio e della legge di Dio (شریعت, şeriat, noto in arabo come شريعة, sharīʿa), di cui era l'esecutore capo. Il suo mandato celeste si rifletteva in titoli islamici come "Ombra di Dio sulla terra" (ظل الله في العالم, ẓıll Allāh fī l-'alam) e "califfo della faccia della terra" (خلیفه روی زمین, Ḫalife-i rūyi zemīn). Tutti gli uffici erano sotto la sua autorità, e ogni legge era emanata da lui sotto forma di un decreto imperiale, chiamato Firman (فرمان). Era il comandante supremo militare e signore di tutti i territori ottomani.

Osman, figlio di Ertuğrul, fu il primo sovrano dello Stato ottomano, avendo costituito un piccolo principato (beylik) nella regione della Bitinia lungo la frontiera dell'Impero bizantino.

Dopo la conquista di Costantinopoli nel 1453 da parte del 7º sultano Mehmed II, i sultani ottomani vennero a considerarsi come i successori dell'Impero romano, da qui il loro uso dei titoli Cesare (قیصر Qayser) di Rūm e imperatore romano. Mentre più tardi, dopo la conquista dell'Egitto del 1517 di Selim I, anche di califfo dell'Islam. I governanti ottomani, appena intronizzati, erano cinti con la Spada di Osman, una cerimonia importante che era l'equivalente dell'incoronazione dei monarchi europei. Un sultano senza spada alla cintola non era considerato idoneo a includere i propri figli nella propria linea di successione.

Sebbene in teoria fossero assoluti, i poteri del sultano erano limitati nella pratica. Le decisioni politiche dovevano tenere conto delle opinioni e degli atteggiamenti di importanti membri della dinastia, delle istituzioni burocratiche e militari, nonché dei leader religiosi. A partire dagli ultimi decenni del XVI secolo, il ruolo dei sultani ottomani nel governo dell'Impero iniziò a diminuire, in un periodo noto come la trasformazione dell'Impero ottomano. Le donne dell'harem imperiale - in particolare la madre del sultano regnante, nota come Sultan Valide - hanno anche svolto un importante ruolo politico dietro le quinte, governando efficacemente l'Impero durante il periodo noto come il Sultanato delle donne.

Il costituzionalismo fu istituito solo durante il regno di Abdul Hamid II, che divenne così l'ultimo sovrano assoluto dell'Impero e il suo riluttante monarca costituzionale. Sebbene Abdul Hamid II abbia abolito il parlamento e la costituzione per tornare al dominio personale nel 1878, fu nuovamente costretto nel 1908 a reinstallare il costituzionalismo e fu deposto. Dal 1917, il capo del Casato di Osman e pretendente al trono ottomano fu Dündar Ali Osman, pronipote di Abdul Hamid II.

L'ultimo sultano (36°) e imperatore (30°) fu Mehmed VI Vahdettin, detronizzato ed esiliato il 1º novembre 1922, mentre il fratello Abdulmecid II fu l'ultimo Califfo (101°), dopo la separazione delle due cariche, poi esiliato il 3 marzo 1924.

Lista di sultani

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La tabella sottostante elenca i sultani ottomani, così come l'ultimo califfo, in ordine cronologico. Le tughra sono gli stemmi o le firme usati dai sultani. Sono mostrate in tutti i documenti ufficiali e sulle monete e sono molto più significativi dei loro ritratti per identificare i sovrani. La colonna delle note contiene informazioni su parentela e sorte di ogni sultano. Per sovrani più antichi c'è in genere un intervallo temporale tra il momento in cui terminava il regno di un sultano e l'incoronazione di quello successivo; ciò è dovuto al fatto che all'epoca gli Ottomani praticavano ciò che lo storico Quataert ha descritto come "sopravvivenza del figlio più adatto, non del maggiore": quando il sultano moriva, i suoi figli dovevano combattere tra loro per il trono fino a che non fosse emerso un vincitore. A causa della lotta e dei numerosi fratricidi che si verificavano, la data della morte di un sultano perciò non sempre coincideva con quella dell'ascesa del suo successore.[1] Nel 1617 la legge di successione cambiò con l'introduzione del sistema basato sull'anzianità agnatizia (in arabo اکبریت ekberiyet), per cui il trono andava al maschio più anziano della famiglia. Questo spiega perché dal XVII sec. in poi un sultano morto veniva succeduto raramente da suo figlio ma in genere da uno zio o da un fratello.[2] L'anzianità agnatizia fu mantenuta fino all'abolizione del sultanato, malgrado vari tentativi falliti nel XIX sec. di rimpiazzarla con la primogenitura.[3]

Sultano Regno Tughra Note
dal fino al
Ascesa dell'Impero ottomano
(1299 – 1453)
1 Osman I
ĠĀZĪ (Il guerriero)
  c. 1299 1326
2 Orhan
ĠĀZĪ (Il guerriero)
  1326 1362  
3 Murad I
SULTAN-İ AZAM (Il sultano più esaltato)
HÜDAVENDİGÂR
(Il devoto a Dio)
ŞEHÎD (Martire) [7]
  1362 15 giugno 1389  
4 Bayezid I
SULTAN-İ RÛM (Sultano dell'Impero Romano)
YILDIRIM (Fulmine)
  15 giugno 1389 20 luglio 1402  
Interregno ottomano (20 luglio 1402 - 5 luglio 1413)
5 Mehmet I
ÇELEBİ (L'Affabile)
KİRİŞÇİ (lett. Il creatore di archetti per il suo supporto)
  5 luglio 1413 26 maggio 1421  
6 Murad II
KOCA (Il grande)
  25 giugno 1421 1444  
7 Mehmed II
FĀTİḤ (Il conquistatore)
  1444 1446  
  • Figlio di Murad II e Hüma Hatun.[5]
  • Restituì il trono a suo padre dopo che questi gli ebbe chiesto di tornare al potere, insieme alle crescenti minacce dei Giannizzeri.[11]
Murad II
KOCA (Il grande)
  1446 3 febbraio 1451  
  • Secondo regno;
  • Costretto a tornare al trono in seguito alla rivolta dei Giannizzeri;[12]
  • Regnò fino alla sua morte.
Espansione dell'Impero ottomano
(1453 – 1566)
Mehmed II
KAYSER-İ RÛM (Cesare dell'Impero Romano)
FĀTİḤ (Il conquistatore)
  3 febbraio 1451 3 maggio 1481  
8 Bayezid II
VELÎ (Il santo)
  19 maggio 1481 25 aprile 1512  
9 Selim I
YAVUZ (Il forte)
Hadim'ul Haramain'ish-Sharifain
(Servo della Mecca e Medina)
  25 aprile 1512 21 settembre 1520  
10 Suleiman I
MUHTEŞEM (Il magnifico)

or

KANÛNÎ (Il legislatore)
  30 settembre 1520 6 o 7 settembre 1566  
Trasformazione dell'Impero ottomano
(1566 – 1703)
  Lo stesso argomento in dettaglio: Pace di Carlowitz.
11 Selim II
SARI (Il biondo)
  29 settembre 1566 21 dicembre 1574  
12 Murad III   22 dicembre 1574 16 gennaio 1595  
13 Mehmet III
ADLÎ (Il giusto)
  27 gennaio 1595 20 o 21 dicembre 1603  
14 Ahmed I
BAḪTī (Il fortunato)
  21 dicembre 1603 22 novembre 1617  
15 Mustafa I
DELİ (Il pazzo)
  22 novembre 1617 26 febbraio 1618  
16 Osman II
GENÇ (Il giovane)
ŞEHÎD (Il martire)

  26 febbraio 1618 19 maggio 1622  
Mustafa I
DELİ (Il pazzo)
  20 maggio 1622 10 settembre 1623  
  • Secondo regno;
  • Ritornò al trono dopo l'assassinio del nipote Osman II;
  • Deposto per via della sua precaria sanità mentale e confinato fino alla sua morte ad Istanbul il 20 gennaio 1639.[21]
17 Murad IV
SAHİB-Î KIRAN
(Il conquistatore di Baghdad)
ĠĀZĪ (Il guerriero)

  10 settembre 1623 8 o 9 febbraio 1640  
18 Ibrahim
DELİ (Il pazzo)
ŞEHÎD
(Il conquistatore di Creta)
  9 febbraio 1640 8 agosto 1648  
19 Mehmed IV
AVCI (Il cacciatore)
ĠĀZĪ (Il guerriero)
  8 agosto 1648 8 novembre 1687  
20 Suleiman II
ĠĀZĪ (Il guerriero)
  8 novembre 1687 22 giugno 1691  
21 Ahmed II
ḪĀN ĠĀZĪ (Il principe guerriero)
  22 giugno 1691 6 febbraio 1695  
22 Mustafa II
ĠĀZĪ (Il guerriero)
  6 febbraio 1695 22 agosto 1703  
Stagnazione e riforme dell'Impero ottomano
(1703 – 1808)
23 Ahmed III
Sultano del Periodo dei tulipani
ĠĀZĪ (Il guerriero)
  22 agosto 1703 1 o 2 ottobre 1730  
24 Mahmud I
ĠĀZĪ (Il guerriero)
KAMBUR (Il gobbo)
  2 ottobre 1730 13 dicembre 1754  
25 Osman III
SOFU (Il devoto)
  13 dicembre 1754 29 o 30 ottobre 1757  
26 Mustafa III
YENİLİKÇİ (The First Innovative)
  30 ottobre 1757 21 gennaio 1774  
27 Abdülhamid I
Abd ūl-Hāmīd (Il servo di Dio)
ISLAHATÇI (Il miglioratore)
ĠĀZĪ (Il guerriero)
  21 gennaio 1774 6 o 7 aprile 1789  
28 Selim III
BESTEKÂR (Il compositore)
NİZÂMÎ (Il metodico)
ŞEHÎD (Il martire)
  7 aprile 1789 29 maggio 1807  
29 Mustafa IV   29 maggio 1807 28 luglio 1808  
Declino e modernizzazione dell'Impero ottomano
(1808 – 1908)
30 Mahmud II
İNKILÂPÇI (Il riformatore)
ĠĀZĪ (Il guerriero)
  28 luglio 1808 1º luglio 1839  
31 Abdülmecid I
TANZİMÂTÇI
(Il riformista forte o
Il sostenitore della riorganizzazione)

ĠĀZĪ (Il guerriero)
  1º luglio 1839 25 giugno 1861  
32 Abdülaziz I
BAḪTSIZ (Lo sventurato)
ŞEHĪD (Il martire)
  25 giugno 1861 30 maggio 1876  
  • Figlio di Mahmud II e Pertevniyal Sultan;
  • Deposto dai suoi ministri;
  • Trovato morto (suicida o assassinato) il 4 giugno 1876.[38]
33 Murad V   30 maggio 1876 31 agosto 1876  
  • Figlio di Abdülmecid I e Şevkefza Sultan;
  • Deposto per via dei suoi sforzi per attuare le riforme democratiche nell'impero;
  • Costretto ad abitare nel Palazzo di Çırağan dove morì il 29 agosto 1904.[39]
34 Abdülhamid II
Ulû Sultân Abd ūl-Hāmīd Khan
(Il sublime Khan)
  31 agosto 1876 27 aprile 1909  
Dissoluzione dell'Impero ottomano[41]
(1908 1922)
35 Mehmet V
REŞÂD (Rashād)
(Il seguace della Vera Via)
  27 aprile 1909 3 luglio 1918  
36 Mehmet VI
VAHDETTİN (Wāhīd ād-Dīn)
(L'unificatore dell'Islam)

o

L'unità dell'Islam)
  4 luglio 1918 1º novembre 1922  
Califfato ottomano agli inizi della Repubblica di Turchia
(1922 – 1924)
Abdülmecid II   19 novembre 1922 3 marzo 1924


  1. ^ Quataert 2005, p. 91
  2. ^ Quataert 2005, p. 92
  3. ^ Karateke 2005, pp. 37–54
  4. ^ Cemal Kafadar, Between Two Worlds: The Construction of the Ottoman State, 1995, pp. 60, 122.
  5. ^ a b c d e f g h Heath Lowry, The Nature of the Early Ottoman State, SUNY Press, 2003, p. 153.
  6. ^ Sultan Orhan Gazi, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  7. ^ Ann Lambton e Bernard Lewis, The Cambridge History of Islam: The Indian sub-continent, South-East Asia, Africa and the Muslim west, vol. 2, Cambridge University Press, 1995, p. 320, ISBN 978-0-521-22310-2. URL consultato il 14 marzo 2015.
  8. ^ Sultan Murad Hüdavendigar Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  9. ^ Sultan Yıldırım Beyezid Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  10. ^ Sultan Mehmed Çelebi Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  11. ^ a b Chronology: Sultan II. Murad Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 7 aprile 2009.
  12. ^ Kafadar 1996, p. xix
  13. ^ Chronology: Fatih Sultan Mehmed Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 15 luglio 2010.
  14. ^ Sultan II. Bayezid Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  15. ^ Yavuz Sultan Selim Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  16. ^ Kanuni Sultan Süleyman Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  17. ^ Sultan II. Selim Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  18. ^ Sultan III. Murad Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  19. ^ Sultan III. Mehmed Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  20. ^ Sultan I. Ahmed, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  21. ^ a b Sultan I. Mustafa, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  22. ^ Sultan II. Osman Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  23. ^ Sultan IV. Murad Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  24. ^ Sultan İbrahim Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  25. ^ Sultan IV. Mehmed, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  26. ^ Sultan II. Süleyman Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  27. ^ Sultan II. Ahmed Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  28. ^ Sultan II. Mustafa Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  29. ^ Sultan III. Ahmed Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  30. ^ Sultan I. Mahmud Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  31. ^ Sultan III. Osman Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  32. ^ Sultan III. Mustafa Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  33. ^ Sultan I. Abdülhamit Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  34. ^ Sultan III. Selim Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  35. ^ Sultan IV. Mustafa Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  36. ^ Sultan II. Mahmud Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  37. ^ Sultan Abdülmecid Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  38. ^ Sultan Abdülaziz Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  39. ^ Sultan V. Murad Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  40. ^ Sultan II. Abdülhamid Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  41. ^ La dissoluzione dell'impero ottomano fu un processo graduale che iniziò con l'abolizione del sultanato e terminò con quella del califfato 16 mesi dopo. Il sultanato fu formalmente abolito il 1º novembre 1922. Sultano Mehmed VI fuggì a Malta il 17 novembre a bordo della nave da guerra britannica Malaya. Questo evento segnò la fine della dinastia ottomana, non dello stato ottomano né del califfato ottomano. Il 19 novembre, la Grande Assemblea Nazionale (TBMM) elesse il cugino di Mehmed VI Abdülmecid II, l'allora principe ereditario, come califfo. La fine ufficiale dello stato ottomano fu dichiarata attraverso il trattato di Losanna (24 luglio 1923), che riconobbe il nuovo governo di Ankara, e non il vecchio governo ottomano con sede a Istanbul, come rappresentante del legittimo proprietario e dello stato successore. La Repubblica di Turchia fu proclamata dal TBMM il 29 ottobre 1923, con Mustafa Kemal come primo presidente. Sebbene Abdülmecid II fosse un prestanome privo di qualsiasi potere politico, rimase nella sua posizione di califfo fino a quando l'ufficio del califfato fu abolito dal TBMM il 3 marzo 1924. Più tardi Mehmed VI tentò senza successo di reintegrarsi come califfo nell'Hejaz.
  42. ^ Sultan V. Mehmed Reşad Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  43. ^ Sultan VI. Mehmed Vahdettin Han, su kultur.gov.tr, Republic of Turkey Ministry of Culture and Tourism. URL consultato il 6 febbraio 2009.
  44. ^ Aşiroğlu 1992, p. 13
  45. ^ Aşiroğlu 1992, p. 17
  46. ^ Aşiroğlu 1992, p. 14

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