Theodore Bikel

attore e cantante austriaco

Theodore Meir Bikel (Vienna, 2 maggio 1924Los Angeles, 21 luglio 2015) è stato un attore e cantante austriaco naturalizzato statunitense.

Theodore Meir Bikel

Fu anche musicista e interprete di musical. Debuttò come attore cinematografico nel film La regina d'Africa (1951) e ottenne una candidatura all'Oscar al miglior attore non protagonista per il ruolo dello sceriffo Max Muller nel dramma La parete di fango (1958). In campo teatrale ebbe anche una candidatura al Tony Award come attore caratterista.

Biografia

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La famiglia di Bikel fuggì in Palestina dopo l'occupazione nazista dell'Austria a seguito dell'Anschluss. In Palestina, Bikel iniziò a recitare ancora adolescente. Partecipò alla fondazione del Cameri Theatre, che divenne uno dei teatri più importanti di Israele, prima di trasferirsi a Londra dove studiò alla Royal Academy of Dramatic Art nel 1945.[1] Nel 1948, Michael Redgrave raccomandò Bikel al suo amico Laurence Olivier come sostituto per le parti di Stanley Kowalski e Mitch al West End per la prima del dramma di Tennessee Williams, A Streetcar Named Desire.[2] Bikel venne passato da sostituto a titolare del ruolo assieme alla moglie del regista, Vivien Leigh, che stava per interpretare la versione cinematografica nel ruolo di Blanche DuBois, assieme a Marlon Brando.

Dopo diverse commedie e film in Europa, Bikel si trasferì negli Stati Uniti nel 1954, e divenne cittadino statunitense nel 1961. Egli fu il primo ufficiale dell'U-boat con Curd Jürgens in Duello nell'Atlantico (1957) ed interpretò la parte del comandante del sottomarino russo in Arrivano i russi, arrivano i russi (1966). Bikel fece un provino per interpretare Auric Goldfinger nel film di James Bond Goldfinger (1964). Il provino è visibile nell'ultima edizione del DVD realizzata nel 2006. Bikel apparve anche nel film di Frank Zappa del 1971, 200 Motels.

A Broadway creò il ruolo del Capitano von Trapp in The Sound of Music nel 1959, per la cui interpretazione ricevette la seconda nomination al Tony Award. Nel 1964, interpretò Zoltan Karpathy, l'esperto di dialettica, nella versione cinematografica di My Fair Lady. Dalla sua prima apparizione nel ruolo di Tevye nel musical Fiddler on the Roof nel 1967, Bikel ha interpretato il ruolo molto più spesso di ogni altro attore (2.094 recite).

Negli anni cinquanta, Thedore Bikel produsse e cantò in diversi album di canzoni folkloristiche ebraiche, come di canzoni gitane russe nel 1958. Fondò con altri il Newport Folk Festival (Pete Seeger e George Wein) nel 1961. Nel 1962, udì Bob Dylan nella prima rappresentazione di "Blowin' in the Wind". Bikel divenne il primo cantante, dopo Dylan a cantare la canzone in pubblico. In società con Herb Cohen, aprì il primo locale di folk music a Los Angeles, L'Unicorno. La sua popolarità spinse i due ad aprirne un secondo, Cosmo Alley, che oltre alla musica folk presentò poeti come Maya Angelou e comici come Lenny Bruce. Bikel si fece coinvolgere sempre più nelle lotte per i diritti civili, e fu delegato alla convention democratica del 1968.[3]

Oltre che attore di teatro e cinema, Bikel fu ospite di diverse trasmissioni televisive fin dagli anni sessanta, partecipando a Ai confini della realtà, Carovane verso il West, Colombo, Charlie's Angels, La casa nella prateria, Mission: Impossible, Dynasty, Knight Rider, e Law & Order - I due volti della giustizia.

Bikel fu presidente della Associated Actors and Artistes of America, e di Actors' Equity Association fra i tardi anni '70 ed i primi anni '80. Il Presidente Jimmy Carter lo nominò al National Council for the Arts nel 1977 per un mandato di sei anni. Il 28 gennaio 2007, venne eletto Chair of the Board of Directors del Meretz USA. L'autobiografia di Bikel, Theo, venne pubblicata nel 1995 da Harper Collins, e riedita, in versione aggiornata, dall'University of Wisconsin Press nel 2002.

Era membro del Mensa.[4]

Filmografia parziale

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Televisione

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Discografia

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Doppiatori italiani

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Riconoscimenti

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Premi Oscar 1959 – Candidatura all'Oscar al miglior attore non protagonista per La parete di fango

Onorificenze

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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