Utente:Lupo rosso/Sandbox/reduci antifascisti nella legione straniera

antifascisti nella legione straniera

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«Cinquemila rifugiati, decisi a riprendere le armi contro i tedeschi, si arruolarono nei "Battallions de Marche" della Legione Straniera»

da Guerra di Spagna ANPI,di Pietro Ramella [1] [2]

Introduzione

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saggio di Pietro Ramella sui reduci antifascisti e gli anarchici che dopo la guerra di Spagna combatterono con la legione straniera contro i nazifascisti coprendosi di gloria

Il problema inerente i reduci antifascisti nella Legione Straniera e' di importanza focale sopratutto per quel che riguarda i Miliziani antifascisti spagnoli in massima parte, ma anche di altra nazionalita', comunque individuati come "spagnoli",che dopo la sconfitta della repubblica spagnola espatriarono in Francia,la Legione fu l'alternativa che fu loro data dalle autorita' francesi incapaci di gestire un problema che fra militari e civili si aggirava attorno a 500000 persone.In parte la proposta fu talvolta anche ben accetta in quanto i miliziani a breve scadenza sarebbero potuti tornare a combattere l'antico nemico fascista.Gran parte di quelli che confluirono nella Legione erano anarchici e/o di formazioni comuniste non filo moscovite,in quanto loro ,appunto,visto lo scontro fratricida in Spagna fra fazioni filomoscovite e no,non potevano neppure avere l'appoggio di Mosca per cui la Legione Straniera fu la scelta conseguente.Non mancano i casi di antifascisti italiani che entrarono nella Legione e/o ebbero contatti nell'arco di tempo attorno alla seconda guerra mondiale,pur se nel periodo dell'mmediato dopoguerra nella Legione entrarono anche criminali di gerra nazi_fascisti in fuga.La Legione per sua strutturazione stessa non si occupa del passato dell'aspirante soldato,tipico e' il caso di Roberto Bottai ,conosciutissimo ,gerarca fascista che entro' nella Legione nell'aprile del 1944 ed ando' a combattere contro i germanici ,anche se per questo non si puo' parlare di criminale di guerra in senso stretto.Ci sono testimonianze anche di ex legionari e/o legionari rimasti isolati dopo la battaglia di monte Cassino che combatevano con i partigiani e di legionari fuggiti dalla prigionia dei tedeschi e/o dei collaborazionisti fascisti italiani.Gli "spagnoli",vista la consistenza numerica , la capacita' autonoma di combattimento , e la solidarieta' di gruppo,pur essendo integrati nella Legione Straniera ,tendenzialmente venivano inquadrati in reggimenti autonomi con altrettanta forte autonomia di azione in relazione alla tattica militare,sempre comunque con lo scopo prefissato di ragiungere gli obietivi predeterminati,scelta intelligente,e forse obbligata, per un buon rendimento militare,come la storia successiva dimostro'.

prologo per gli antifascisti spagnoli

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"Di tutti i popoli, di tutte le razze, veniste a noi come fratelli,

figli della Spagna immortale,
e nei giorni più duri della nostra guerra,
quando la capitale della Repubblica spagnola era minacciata,
foste voi, valorosi compagni delle Brigate Internazionali,
che contribuiste a salvarla con il vostro entusiasmo combattivo,
il vostro eroismo e il vostro spirito di sacrificio".

Dolores Ibárruri

Discorso per lo scioglimento delle Brigate Internazionali (1939)


La parola Ritirada per gli storici indica il periodo,fra fine gennaio e inizio febbraio del 1939,in cui 500.000 miliziani antifascisti spagnoli donne e bambi compresi passarono la frontiera della Francia sconfitti ma non domi dai fascisti di Franco.In tale situazione e' da inquadrare l'ingresso nella Legione Straniera,forzatamente o volutamente per poi poter proseguire la lotta contro i fascisti come Umberto Marzocchi,(il colonello anarchico),contro i fascisti.L'offensiva fascista in Catalogna,nel 1938,aveva distrutto le ultime speranze di resistenza armata al fascismo in Spagna.L'anno successivo il Patto Molotov-Ribbentrop gia' in nuce,di breve durata come alleanza, avrebbe dilaniato,nell'immediato e nel proseguo della Resistenza italiana,pure,,anche se comunque vi fu sempre un'unita' militare di lotta , ancor di piu' il Fronte Antifascista spagnolo gia' dilaniato dagli interventi di gruppi di comunisti filomoscoviti a danno delle organizzazioni anarchiche edel POUM durante la guerra di Spagna.

La Ritirada,ebbe inizio quando le truppe antifranchiste rimasero prive di armamento pesante e quando Franco,astutamente,sacrifico' la rapidita' di manovra miltare ad azioni terrorostiche che coinvolgevano i civili e che grazie alla loro crudelta' tagliavano il tetroterra logistico e di appoggio ai miliziani antifascisti.Testimonia tale stato di cose Arthur Koestler,antifascista ed ebreo ,che si rifuggio' nella Legione Straniera, nel suo libro "Dialogo con la morte",ma tale stato di cose e' stato denunciato non solo da un miliziano antifascista come Arthur Koestler ma anche da personalita' della cultura cattolica quali Jacques Maritain e Georges Bernanos.Gli antifascisti in ritirata prendono la strada dei valichi èdella frontiera con la Francia,attraversando montagne che arrivano a 2500 metri.Dopo i civili sono circa i 250000 miliziani antifascisti della Catalogna che si dirigono verso il confine.Gli ultimi sono gli anarchici appartenenti alla 26a divisione Durruti.In Francianon son ben accolti per diverse ragioni:le guardie di confine,in gran parte provenienti dalla colonie,non hanno ordini precisi e non di rado,dopo esser stati trattati come delinquenti comuni vengono depredati di quanto avevano portato con loro per la sussisenza.Nel libro "Storia della guerra civile spagnola" di Hugh Thomas[3][4]i dati riportati sono questi per quanto riguarda l'esodoverso la Francia :centosettantamila fra donne e bambini con settantamila civili e duecentocinquantamila militari, fra i quali diecimila feriti gravemente,altre fonti ufficiali convergono sul'attendibilita' di tali dati.Vengono ammassati a trascorrere l'inverno in campi di concentranmento sui Pirenei,posto molto freddo,senza l'attrezzatura di sopravvivenza indispensabile.

«I nazionalisti - scrive Hugh Thomas - si dedicarono alla "pacificazione" sistematica del nord della Spagna soltanto dopo la conquista definitiva di Gijon Aviles. Il 21 ottobre 1937, dunque, segna la fine della guerra al nord e l'inizio del massacro»

[5]

Hugh Thomas, barone di Swynnerton e' un notissimo sorico britannico che lavoro' in gran parte sugli avvenimenti della guerra di Spagna. In quel periodo muore Antonio Machado frettolosamente a Collioure,solo nel 1958 gli viene fatta una tomba,rimane fine all'ultimo a combattere i fascisti di Franco aBarcellona ed all'inizio del 1939 fugge con la famiglia in Francia. A questo punto vista la complcatissima situazione anche diplomatica le autorita' francesi impongonno la scelta ai reduci antifascisti abili di tornare in Spagna o di aruolarsi nella legione straniera. Il numero dei rientri in spagna oscilla , a seconda delle fonti in modo vistoso fra i settantacinquemila e i duecentottantamila,molto veranno massacrati al ritorno nella madrepatria,molti rimaranno vicino el confine pirenaico per far la spola avanti ed indietro e portare attacchi ,stile commandos,ai fasccisti franchisti ed ai carabineros,come Quito,l'anarchico gentile,come ricorda Pino Cacucci, per la cortesia con cui trattava la gente comune durante le sue missioni,nel suo libro i ribelli,alla fine morira' in combatimento ed il suo mitra e' conservato come "trofeo" in una stazione di carabineros,a lui ed amolti come lui si e' forse ispirato il film "e venne il giorno della vendetta"[6].In Francia giornalisti come come Leon Daudet, de "Action_Française", e Henri Béraud, del "Gringoire", tentano di innescare una campagna xenofoba contro i "rossi spagnoli" dicendo che il pane in Francia va ai francesi .E' caduto il governo delle sinistre di Leon_Blum,che cade ne'Aprile del 1938, e quindi in tale difficile situazione la scelta della Legione puo' essere una via di fuga per i reduci antifascisti,anche se famiglie di privati ed organizzazioni non di sinistra,oltre le organizzazioni di sinistra ,ovviamente, con i loro uomini rappresentativi quali l'arcivescovo di Parigi, il presidente della Croce rossa francese, diversi premi Nobel e scrittori di fama si schierano per l'aiuto ai reduci.

Nella legione straniera e le vicende militari contro i nazifascisti

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insegna della legione straniera


In questo periodo ci sono due legioni straniere ,una legione straniera spagnola denominata poi Legione_spagnola[7]che giocò un ruolo molto importante nella guerra civile spagnola, schierandosi dal lato dei nazional-franchisti, che trassero grande vantaggio dalla disciplina e dalla professionalità di queste truppe,formata in gran parte da militari mercenari di colore,chiamata anche il Tercio.La legione straniera spagnola fu sconfitta da Abd_el-Krim che fondo' "Repubblica confederata delle tribù del Rif",capitolata,nel 1926, per l'intervento della truppe francesi agli ordini di Philippe_Pétain che poi sara' a capo del governo collaborazionista di Vichy,mentre l'altra la Legione Straniera normalmente riconosciuta che invece accogliera' un buon numero di Miliziani Antifascisti,provenienti sopratutto dalla Spagna e ne formera' anche dei reggimenti specifici e combattera' agli ordini di Charles_de_Gaulle contro i nazifascisti .

«Cinquemila rifugiati, decisi a riprendere le armi contro i tedeschi, si arruolarono nei "Battallions de Marche" della Legione Straniera»

[8]



All'inizio dell'esodo dei miliziani spagnoli le autorita' francesi fanno una distinzione di "pericolosita' ideologica" , gli anarchici a Vernet d'Ariège, i membri generici delle brigate internazionali a Gurs, comunisti e donne a Rieucros;dopo non si fanno piu' distinzioni e molti vengono inviati nei campi dell'Africa del Nord.Il fragile ,fittizio ed infrutuoso per l'URSS Patto Molotov-Ribbentrop incombe aumentando le difficolta' interdiplometiche fra le potenze in campo e poi scoppia la guerra che complichera' ancor piu' il periodo con la rapida disfatta della Francia ed il Governo_di_Vichy. La risposta francese in riferimento agli antifascisti,militarmente validi, reduci dalla Spagna e dei fuoriusciti di diverse nazionalita' e' elementare:per tali miliziani e' riservata una ferma particolare nella Legione Straniera che invece di durare come da regolamento 5 anni durera' per quanto dura il conflitto,per molti antifascisti e' la soluzione,sfuggire al ragime ed alla fame dei campi di concentramento e combattere,ben armati e rifocillati,il vecchio nemico nazi_fascista.Tali reggimenti vengno chiamati "Battaillons de Marche" e nello specifico sono:21o, 22o e 23o reggimento; 21o,misto,con miliziani di 57 nazioni,il 22o a maggioranza spagnola ed il 23o solo da spagnoli.Totale il non trascurabile numero di 10000 uomini,questi reclutati in Francia,mentre direttamente nel Nord Africa vengono formati l'11o e il 12o.Il primo contigente di rifugiati antifascisti imppiegato in azioini militari e' quello integrato nella 13a Demi brigade de la légion étrangère .La 13a Dble fu parte integrante del corpo di spedizione anglo-francese mandato a d impedire l'avanzata germanica in Norvegia.I Legionari battendosi con gran valore isolano Narvik dall'avanzata germanica:durante la seconda guerra mondiale Narvik fu uno dei campi di battaglia più feroci in Norvegia dato che il ferro svedese serviva all'industria bellica tedesca:obiettivo del corpo di spedizione raggiunto.Lo Stato maggiore francese vista le brutta piega che sta prendendo la guerra in Francia richiama il corpo di spedizione ma occorre per poterli reinmbarcare aver disponibili porti tenuti dai tedeschi e sono ancora chiamati a questo compito di "apertura della strada" ,nello specifico,i miliziani della Legione presenti a Narvik ,anche in questa occasiome il compito assegnato va a buon fine,i reparti dei fuoriusciti antifascisti vengono mandati sempre in prima linea.La squadra della Legione diNarvik su circa 2100 combatenti ne perde 140 circa con un centinaio di feriti.Parte degli spagnoli aggregati alla Legione catturati vengono inviati nei campi di sterminio con inizio nell'agosto del 1940,erano contaddistini dal triangolo blu riservato agli apolidi e venivano chiamati"Spanischer Bolschewik".in 5 anni ne saranno deportati quasi 12000 spagnoli,ne ritorna il 15%,il loro internamento ovviamente e' caldeggiato dalle autorita' franchiste con l'iteressamento personale di Ramon Serrano Suñer ministro degli esteri e cognato di Franco.I reduci antifascisti spagnoli arrualati nellalegione parteciperanno ancora alla battaglia di Creta ,inquadrati nei paracadutisti,della brigata di 5000 uomini ne sopravivveranno 17,ed ancora sempre con la Legione saranno presenti allo sbarco in Sicilia e nella Battaglia_di_Monte_Cassino;si valuta chi in tutto delle diverse migialia di miliziani antifascisti arruolati nella legione ne sopravisse circa un quarto.L'epilogo in Francia per i miliziani antifascisti spagnoli sotto il governo collaborazionista di Petain,sara' in parte la loro deportazione a Vernet,campo per "hommes dangereux",dove vi e' pure forte presenza di personalita' dell'antifascismo,internazionale ed italiano[9].Quelli catturati dai germanici vengono deportati nei campi di sterminio nazionalsocialisti ,il campo di Mathausen prendera' il soprannome di campo degli spagnoli.Quelli non catturati in azioni diguerra e/o fuggiti combatteranno accanto al maquis,formano la 3a brigata "Guerrilleros Españoles", che quando aumenta di consistenza numerica e di organizzazione diventa il XV corpo "Guerrilleros Españoles", nel maggio del 1944, con svariate brigate :1a e 3a nell'Ariège, la 2a nell'Haute et Garonne,4a nel Tarn et Garonne, la 9a negli Hautes Pyrénées, la 35a nel Gers. [10] Miliziani antifascisti spagnoli,probabilmente fra quelli aggregati alla Legione Straniera, furono catturati anche in Libia e finirono nel campo di prigionia nelle vicinanze di Laterina:dopo l'8 settembre del 1943 riuscirono a raggiungere linee alleate,alcuni rimasero nel campo sperando in una rapida avanzata degli alleati e furono catturati dall'esercito germanico,altri ancora raggiunsero le bande partigiane dell'Arertino e del Monte Amiata. [11]

  • c'e' un'altra meno conusciuta Legione Straniera,quella costituita da Simon Bolivar temutissima dagli invasori spagnoli,costituita attorno alla meta' dell'800 [12]

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il fuoriusciutismo e la Legione straniera

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Il tentativo da parte degli arruolatori della Legione Straniera di far proseliti nel fuoriuscitismo italiano fu costante,fra l'altro molti fuoriusciti raggiungevano prima la Corsica dove la Legione aveva sedi,un computo esatto di quanti si arruolarono e quanti rifiutarono e' impossibile viste le vicissitudine del conflitto susseguente,ma di alcuni esistono delle testimonianze abbastanza circostanziate.Chiaramente il confuire nella Legione da parte di antifascisti italiani non e' paragonabile a quello dei miliziani antifascisti spagnoli.Nel dopoguerra vi fu arruolamento di alcuni ex partigiani nella Legione con testimonianze relative alla fallimentare occupazione dell'Indocina.

gli Italiani

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Vi sono testimonianze circonstanziate,per quanto poteva essere circostanziato il risalire ad un periodo congestionato da rapidissimi avvenimenti,che possono dar un'idea del modo in cui antifasti o gruppi di antifascisti italiani entrarono in contatto con la legione straniera. Angelo Rossi dopo esser stato avvicinato,in Corsica, da reclutatori della Legione che a sua detta gli fanno una corte spietata a lui ed ad un altro gruppetto di fuoriusciti ,dopo il rifiuto finisce a fare il tagliaboschi in con dizioni di vita dei appena sopravvivenza vicino ad Ajaccio [13] Giovan Battista Frati e' fra i difensori del ponte di Hendaye,la caparbia difesa sua e dei compagni del ponte stesso permete a migliaia di profughi spagnoli l'espatrio in Francia. con lui sonpoi compagni Pietro Bertoni e Juan López,René Pasque Alberto Donati,caduti in combattimento, Stern(nome di battaglia il tedesco rosso),Remigio Maurovich,Arrigo Gojak,poi assassinato dai franchisti. infine si sacrificano sul ponte internazionale di Hendaye, consentendo il passaggio di alcune migliaia di civili in Francia, Remigio Maurovich ed altri volontari internazionali e vengono feriti Arrigo Gojak (che verrà assassinato dai franchisti, il quattro settembre, all'ospedale di Irún), il “tedesco rosso” Stern (che morirà in un nosocomio francese) e lo stesso Frati.FRati ferito verra' curato in un opsedale della Legione Straniera Curato in un ospedale della Legione straniera a Nizza, ristabilitosi prova inutilmente a rientrare in Spagna per riprendere la Lotta.


[14]

Anche le famiglie Le famiglie Ronci e Conficconi ebbero un parente che fini' nella Legione Straniera come e' riportato nella nella cronistoria "I FRATELLI GIUSEPPE E QUINTO GAUDENZI E PIEVEQUINTA",la storia della famiglia Gaudenzi e' legata a quella della banda partigiano Carlo Pisacane[15]

«Numerosi sono i caduti partigiani che in origine furono della formazione " Carlo Pisacane" oltre due partigiani provenienti dalla legione straniera francese»

[16]

Dalla storia di un gruppo di antifascisti arruolatisi nella Legione Straniera si evince:

«.....la sede della Legione Straniera era a Mentone, sulla Costa Azzurra. Per un po’ fecero una vita pacifica e tranquilla.....(mense separate per i francesi e gli italiani nella Legione), bagni di sole in qualche villa sequestrata ad inglesi scappati .....aveva visto fare da attori brillanti e azzimati in certi film dell’epoca.....Un bel giorno solo gli italiani della Legione (chissà come mai?) furono chiamati a conquistare il forte di Var. Unico piccolo lembo di territorio germanico in Francia, che chiudeva la vallata del Var. Prenderlo risalendo la valle, significava una cosa sola: morte sicura»

[17]

Il gruppo arrivera' in Francia prima dell'arruolamento proprio tramite la val diVar,tale gruppo faceva parte ,presumibilmente,della XIX brigata Garibaldi,Brigata a composizione socialcomunista ,originariamente di stanza a Viu',

«E si portarono dietro pure quei pochi prigionieri italo-tedeschi ..... erano merce di scambio non inutili bocche da sfamare o da eliminare con un colpo alla nuca..... mio padre che minacciò un commilitone di denunciarlo alla Corte Marziale (c’è n’era una anche per i partigiani) se, per caso, avesse ancora malmenato un tedesco. L’altro gli rispose che non gli avrebbe parlato così se fosse stato “ospite” in Via Tasso, 2 a Torino: sede dalla Gestapo e delle SS ..... mostrò le mani a mio padre: le unghie non c’erano più, gliele avevano stappate ..... e per avere malmenato un prigioniero tedesco già ferito mio padre gli inflisse tre giorni di prigione: era pur sempre un suo superiore.»

[18]


Il gruppo di Partigiani Legionari raggiunge il forte dopo una faticosissima marcia ben determinato a vender cara la pelle fino all'ultimo uomo ma non trova nessuno,i nazisti han preferito una frettolosa fuga ,pur avendo il vantaggio della postazione , sentore che erano i Legionari Partigiani a tentar l'assalto,forse,a quel tempo la “Lègion ètrangère” era ancora un "mito" anche se questa vicenda con la conclusione fortunatamente incruenta non porto' comunque apporto alla "leggenda"della Legione.

ex partigiani In Indocina

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Derino Zecchini ,ex partigiano garibaldino e gappista,arrolatosi nella Legione Straniera,forse memore di quale rifugio era stata la Legione durante il regime fascista e la seconda guerra mondiale, con un altro gruppetto nella sua intervista dice di rimaner stupito dalle barbarie perpetrate da legioneri per cui passa conn i ribelli Vietminh ,la sua vicenda e' raccontata viva voce nella presentazione di "ascie di guerra".C'e' da notare,per motivi organizzativo_militari ,la campagna di Indocina e' aspramente criticata sul sito stesso della Legione.

«Un'altra vicenda incastonata in Asce di guerra è quella di Derino Zecchini, ex-partigiano friulano (Gradisca di Spilimbergo, provincia di Pordenone) che all'inizio degli anni '50, via Marsiglia, finisce in Indocina con la Legione Straniera. Quivi diserta e passa con la guerriglia Vietminh, che lo integra in una brigata di educazione e propaganda. Zecchini gira per i villaggi, come esempio di bianco europeo che non sta coi colonialisti francesi.»

Analoga avventura capitera' ad un ex partigiano,conosciuto per il suo valore,internato a Buchenwald vede Mafalda di Savoia ,riesce a fuggire e raggiunge i partigiani facenti capo a Giustizia_e_Libertà,dopo il conflito si arruola nella legione straniera,catturato passa con loro; vicenda non disimile da quella di Campigotto Natale. [19][20][21][22][23][24][25] Altresi' da notare che nell'immediato dopoguerra la Legione Straniera fu rifugio sicuro anche per nazisti ricercati in fuga, fascisti in genrale e fascisti come Giuseppe_Bottai che si arruolo' verso la fine del conflitto ,autunno del 1944,per combattere i tedeschi ma non gli italiani,la sua buona fede e' ancora in discussione in quanto Bottai al ritorno in Italia ,"depurato" del suo passato di fascista aveva l'intenzione di ritornare in politica,inoltre anche reduci fuggiti dal regime stalinista confluirono nella legione straniera,questo influi' non poco poi nel proseguio organizzativo e metodologico delle azioni militari della legione straniera. Questo risulta nel libro Guerra e pace nel Viet Nam; il fauto di Dien Bien Fu, uno stato nella foresta, la lunga fatica di Ho_Chi_Minh, la danza dei bambùdi Franco Calamandrei che testimonia come nella guerra di Indocina all'interno della Legione straniera avessero trovato asilo aguzzini della Gestapo sfuggiti alla cattura. [26][27]

Bibliografia

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  • La lunga liberazione 1943-1945 di Eric Gobetti[28] ISBN
  • The Spanish Civil War (1961); 2a edizione (1977); 4a edizione (2003);autore Hugh Thomas
  • I Ribelli di Pino Cacucci
  • Storia dell'emigrazione italiana , Piero Bevilacqua, Emilio Franzina, Andreina De Clementi
  • Storia dei fuorusciti italiani in Francia , Simonetta Tombaccini
  • Tempo presente di Nicola Chiaromonte, Ignazio Silone
  • Storia del Partito comunista italiano di Giorgio Amendola,Editori Riuniti
  • Gli italiani in Francia: 1938-1946 Gianni Perona, Giuseppe Astre editore Angeli
  • La guerra dei poveri , Nuto Revelli ,Einaudi
  • Comunità Originale disponibile presso la la University of California
  • La Spagna brucia: cronache garibaldine , Giacomo Calandrone ,Editori Riuniti
  • Storia della resistenza italiana all'estero Alfonso Bartolini editore Rebellato
  • Popoli al bivio: movimenti fascisti e resistenza nella II Guerra mondiale Marzio Gozzoli editore Uomo Libero
  • Quegli anni del Novecento. Storie di partigiani, soldati, contrabbandieri , Enrico Bertone Blu Edizioni
  • Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza Pietro Secchia,editore La Pietra
  • Asce di guerra di Vitaliano Ravagli, Wu Ming - Indochinese War, 1946-1954
  • Guerra e pace nel Viet Nam; il fauto di Dien Bien Fu, uno stato nella foresta, la lunga fatica di Ho_Chi_Minh, la danza dei bambù,Franco Calamandrei

filmografia

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Voci Correlate

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riferimenti

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  1. ^ libri di Pietro Ramella:
    • Francesco Fausto Nitti. L'uomo che beffò Hitler e Mussolini
    di Ramella Pietro - Aracne - 2007
    • Canavese. 100 secoli
    di Ramella Pietro - Erredi Grafiche Editoriali - 2006
    • La retirada. L'odissea di 500.000 repubblicani spagnoli esuli dopo la guerra civile (1939-1945)
    di Ramella Pietro - Lampi di Stampa - 2003
    • Napoleone e il tempo francese in Ivrea e Canavese
    di Ramella Pietro - GS - 1999
    • Eporedia. 100 avanti Cristo
    di Ramella Pietro - Cossavella - 2001,collaboratore ANPI e realtivi siti
  2. ^ libri di Pietro Ramella:
    • Francesco Fausto Nitti. L'uomo che beffò Hitler e Mussolini
    di Ramella Pietro - Aracne - 2007
    • Canavese. 100 secoli
    di Ramella Pietro - Erredi Grafiche Editoriali - 2006
    • La retirada. L'odissea di 500.000 repubblicani spagnoli esuli dopo la guerra civile (1939-1945)
    di Ramella Pietro - Lampi di Stampa - 2003
    • Napoleone e il tempo francese in Ivrea e Canavese
    di Ramella Pietro - GS - 1999
    • Eporedia. 100 avanti Cristo
    di Ramella Pietro - Cossavella - 2001,collaboratore ANPI e realtivi siti
  3. ^ Wikipedia inglese
  4. ^ Wikipedia spagnola
  5. ^ da fuoriregistro
  6. ^ e venne il giorno della vendettaIn generale il film,ispirato o meno ad un fatto vero si riferisce alla situazione di guerriglia a cavallo dei Pirenei e naella zona della Sierra Nevada,Morena ed Asturie.Secondo ministero interno spagnolo la guerriglia ,ben nascosta dal regime franchista spagnolo,porto' a 8.275 azioni da parte dei miliziani antifascisti con 500 militari e 10 ufficiali franchisti in gran parte dei carabineros uccisi,i caduti dei gueriglieri antifascisti sono molto superiori e superano i 5000 con oltre 600 prigionieri passati per le armi in gran parte senza processo o quasi,la gurriglia duro' oltre ventanni dopo la Guerra di Spagna,per motivi di equilibri fra le grosse potenze queste situzioni passarono sotto silenzio a livello internazionale cosi' come passo' sotto silenzio il regime franchista fino alla morte del dittatore ed alla svolta democratica del re di Spagna,Juan_Carlos_I_di_Spagna,di principio antifascista ed antifranchista,suo padre fu esiliato da Franco e mai gli fu permesso di tornare in Spagna, accusato dalla sinistra spagnola,Izquierda_Unida_(Spagna), di connovenza con l'ETA per l'omicidio di Carrero Blanco che era il successore di Franco in quanto l'eliminazione di Carrero Blanco e la successiva represione di tentativi di golpe fascista stabilizzo' la monarchia spagnola e la svolta democratica.Nel periodo inerente l'esodo dei miliziani antifascisti vi furono quelli fortunati che erano riusciti a riparare in URSS come Ruben Ruiz Ibarruri figlio di Dolores Ibarruri,La "Pasionaria", caduto sul fronte di Stalingrado dichiarato "Eroe dell'Unione Sovietica",non fu il solo ovviamente,molti che riuscirono araggiungere l'URSS si arruolarono nell'Armata Rossa,prima per contrastare l'invasione nazifascista ed i sopravisuti parteciparono al vittorioso contratacco sovietico iniziato in pratica nel 1943 di cui la difesa di Stalingrado fu il crinale per la riscossa.La via di Mosca era ovviamente esclusa per reduci spagnoli antifascisti anarchici e di partiti comunisti non filo moscoviti.In totale fonti attendibile indicaono 5000O reduci antifascisti di Spagna che parteciparono sotto diverse bandiere e fornmazioni alla lotta contro il nazifascismo,ovvero in relazione ai 200000,ancora abili per le armi si stima quindi un approssimativo 25%
  7. ^ Novecento: la legione straniera spagnola
  8. ^ [http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/Guerraspagna15.htm da Guerra di Spagna ANPI,di Pietro Ramella libri di Pietro Ramella:
    • Francesco Fausto Nitti. L'uomo che beffò Hitler e Mussolini
    di Ramella Pietro - Aracne - 2007
    • Canavese. 100 secoli
    di Ramella Pietro - Erredi Grafiche Editoriali - 2006
    • La retirada. L'odissea di 500.000 repubblicani spagnoli esuli dopo la guerra civile (1939-1945)
    di Ramella Pietro - Lampi di Stampa - 2003
    • Napoleone e il tempo francese in Ivrea e Canavese
    di Ramella Pietro - GS - 1999
    • Eporedia. 100 avanti Cristo
    di Ramella Pietro - Cossavella - 2001,collaboratore ANPI e realtivi siti]
  9. ^ fra i quali Leo Valiani, Giuliano Paietta, Mario Montagnana,Francesco_Leone,Arthur_Koestler,Francesco_Leone,Luigi Longo,Mimmo Gessi,Bonfiglioli Angelo che poi partecipera' alla Resistenza nella Brigata_Partigiana_Stella_Rossa al comando di Lupo ed altri irruducibili anarchici
  10. ^ Una fra le azioni piu' importanti per metodica e spericolatezza e' l'espatrio di folti gruppi di ebrei e soldati alleati sfuggiti alla cattura e/o liberati con azioni militari dalla Resistenza francese,attraverso i Pirenei.Una delle ersonalita' di spicco in questa situazione francese di Resistenza,fra le altre,e' l'anarchico Francisco Ponzan Vidal,la sua organizzazione,integrata in una grossa ed organizzata rete clandestina,riesce a far attraversare i Pirenei 1500 persone fra ebrei ed alleati rimasti intrappolati ,di cui molti di importanza militare strategica,ovvero 700 aviatori.Catturato dalla Gestapo verra' ucciso durante la ritirata germanica.
  11. ^ Dalla Spagna ai lager nazisti L’odissea degli spagnoli con il triangolo blu di Pietro Ramella ANPI
  12. ^ da Voci per la New American Cyclopedia Marx-Engels (1857-60)
  13. ^ Angelo Rossi, su geocities.com (archiviato dall'url originale).
  14. ^ Giovan Battista Frati, su geocities.com (archiviato dall'url originale).,{{cita web|url=http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/frati.html?200721#link0%7Ctitolo=Giovan Battista Frati in deadurl=yes|urlarchivio=http://www.reocities.com/soho/den/7257/numero3/frati.html?200721#link0}}
  15. ^ I FRATELLI GIUSEPPE E QUINTO GAUDENZI E PIEVEQUINTA,Ettore Tulli e la banda Pisacane Una famiglia antifascista bergamasca di Giuseppe Gaudenzi,alle vicende della banda partigiana Pisacane correlata alla famiglia Gaudenzi e' dedicato un libro,Giuseppe Gaudenzi, Ettore Tulli e la banda Pisacane. Una famiglia antifascista bergamasca, a cura di Roberto Satolli

    «Il gruppo,che si da nome Brigata Carlo Pisacane, non condivide l’attesismo del Comitato Antifascista di Lecco e del suo Comando Militare con cui viene in rotta e si separa.....si unira' al Gruppo organizzato di Ettore Tulli»

    da La Brigata CARLO PISACANE ai Piani di ERNA

  16. ^ Settembre 1943, appunti sulla formazione della Carlo Pisacane in Erna (Lecco) e S. Brigida di Bergamo
  17. ^ Il partigiano Armando
  18. ^ Il partigiano Armando
  19. ^ DERINO ZECCHINI
  20. ^ Dietro la cortina di bambù. Dalla resistenza in Friuli ai Vietminh. Diario 1946-1958, di Derino Zecchini, a cura di Sabrina Benussi (Irsml)
  21. ^ iontervista a Derino Zecchini
  22. ^ asce di guerra
  23. ^ [http://altoadige.repubblica.it/dettaglio/Il-bolzanino-vietcong/1330946 Il bolzanino vietcong La storia di Beniamino Leoni da Buchenwald a Dien Bien Phu]
  24. ^ il padre di Sarkozy
  25. ^ Campigotto Natale
  26. ^ Franco Calamandrei ,figlio di Piero_Calamandrei,appartenne ai GAP romanied gli e'stata conferita medaglia d'argento Resistenza.
  27. ^ libri di Franco Calamandrei:
    • La Vita Indivisibile: Bosquejo histórico de un partido
    • La Vita Indivisibile: Diario 1941-1947
    • Le Occasioni Di Vivere: Diari E Scritti 1975-1982
    • Guerra e pace nel Viet Nam: il fauto di Dien Bien Fu
    • La Ragazza Di Via Orazio: Vita Di Una Comunista Irrequieta
    • Rompicapo tibetano
    • La libertà di pensiero: A cura di Aldo Devizzi
  28. ^ Eric Gobetti ,dottore di ricerca presso la Scuola Superiore di Studi Storici di San Marino.il presente libro e' un'elaborazione dellasua tesi di laurea, altri libri dell'autore <.Dittatore per caso; Un piccolo Duce protetto dall'Italia fascista, edizioni L'Ancora del Mediterraneo, Napoli, 2001.