Utente:Michele859/Sandbox13
La 43ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino si è svolta a Berlino dall'11 al 22 febbraio 1993, con lo Zoo Palast come sede principale.[1] Direttore del festival è stato per il quattordicesimo anno Moritz de Hadeln.
L'Orso d'oro è stato assegnato ex aequo al film taiwanese Il banchetto di nozze di Ang Lee e al film cinese La donna del lago delle anime profumate di Xie Fei.
L'Orso d'oro alla carriera è stato assegnato al regista, sceneggiatore e produttore Billy Wilder e all'attore Gregory Peck, ai quali è stata dedicata la sezione "Homage", mentre la Berlinale Kamera è stata assegnata alle attrici Victoria Abril, Juliette Binoche, Gong Li, Corinna Harfouch e Johanna ter Steege.[2]
In questa edizione è stato assegnato per la prima volta il Premio l'angelo azzurro, sponsorizzato dalla AGICOA (Association de Gestion Internationale Collective des Oeuvres Audiovisuelles) e conferito dalla giuria internazionale al miglior film europeo in concorso.
Il festival è stato aperto dal film in concorso Il valzer del pesce freccia di Emir Kusturica.[1]
La retrospettiva di questa edizione è stata dedicata ai film realizzati con il sistema CinemaScope e con analoghi sistemi di ripresa con lenti anamorfiche come il francese Dialyscope, il giapponese Tohoscope e l'italiano Techniscope.[3]
Storia
modifica«Non serve necessariamente una volontà malvagia perché si verifichi una catastrofe. Può bastare essere intellettualmente sovraccarichi». (Jan Roß sul Frankfurter Allgemeine Zeitung, a proposito del personaggio principale di Laws of Gravity di Nick Gomez, proiettato nel Forum.)[1]
La Berlinale del 1992 era stata considerata perlopiù una delusione. Nel 1993 il festival riuscì a ritrovare un certo grado di simpatia e fiducia. Una vecchia accusa aveva rialzato la testa: che i film di Hollywood avevano una presenza troppo forte alla Berlinale. Questo fu contrastato quest'anno con un programma molto internazionale e spesso coinvolgente.[1]
In concorso furono proiettati film convincenti e diversi come Il banchetto di nozze di Ang Lee, Il valzer del pesce freccia di Emir Kusturica, Le jeune Werther di Jacques Doillon, La piccola apocalisse di Costa-Gavras, Wir können auch anders... di Detlev Buck e i due contributi africani Samba Traoré di Idrissa Ouédraogo dal Burkina Faso e Sankofa di Haile Gerima, una coproduzione con la partecipazione di Germania, Stati Uniti, Ghana e Burkina Faso.[1]
Anche un Panorama ridotto al minimo fu accolto bene. Il regista Wieland Speck aveva già partecipato all'organizzazione della sezione e ora sostituì come direttore il gravemente malato Manfred Salzgeber. Aveva già lasciato la sua firma al festival del 1992. Ora sotto la sua gestione, il Panorama snellì il suo profilo e si concentrò sui suoi punti di forza: produzioni internazionali d'essai, temi controversi e una forte presenza del cinema gay e lesbico.[1]
Stilisticamente parlando, la sezione a volte sembrò desiderosa di costruire un consenso ed essere più orientata al concorso, pur rimanendo provocatoria come il Forum ma senza mai calpestare il suo terreno. I preferiti del pubblico come Mariti e mogli di Woody Allen, Singles - L'amore è un gioco di Cameron Crowe, El mariachi di Robert Rodriguez e il secondo film del giovane Ming-liang Tsai, Qing shao nian nuo zha, parteciparono alla nuova serie "Panorama Special". Amori e amicizie di John Sayles, Wittgenstein di Derek Jarman, Donne senza trucco di Katja von Garnier e Dedictví aneb Kurvahosigutntag di Věra Chytilová definirono il territorio affrontato dalla serie di programmi “Art & Essai”.[1]
Nella sua interezza, il programma del festival dimostrò che nel cinema di tutto il mondo era possibile preservare forme originali e anche regionali di narrazione nonostante la crescente pressione commerciale. Il programma mostrò che tra conformismo e rassegnazione c'erano ancora un numero incredibile di modi alternativi di affrontare le egemonie economiche, come dimostrò il notevole numero di coproduzioni multinazionali nella Berlinale di quest'anno. E soprattutto i film stessi, il loro umorismo e la loro ironia, resero il 1993 un anno pieno di speranza per la Berlinale.[1]
Il film di apertura, Il valzer del pesce freccia di Emir Kusturica, con la sua fantasia e l'umorismo, il suo tono esaltato e malinconico, inviò un segnale di sfida. Il film faceva riferimento in modo scherzoso e ironico alla lamentata americanizzazione delle immagini. Ha-Chayim Al-Pi Agfa di Assi Dayan e Il banchetto di nozze di Ang Lee furono altrettanto estroversi e audaci nella narrazione. Entrambi i film non evitarono di dare uguale trattamento sia alla commedia che alla tragedia nelle vite dei loro personaggi e quindi rappresentavano una narrativa contemporanea che poteva sopravvivere senza una sana dose di sfida.[1]
Esemplare di questa tendenza fu anche Il gorilla fa il bagno a mezzogiorno di Dušan Makavejev, proiettato fuori concorso, in cui il regista jugoslavo mostrava come un soldato russo manca il ritiro da Berlino e si perde in città portando una bandiera sovietica, un personaggio senza luogo e senza tempo che cerca disperatamente di cementare le crepe nella storia e nella sua stessa vita. Era anche una farsa e un commento involontario sul modo in cui Berlino ha trattato la sua storia recente: una commissione si occupa della questione di cosa fare dei monumenti sovietici nella città. Il memoriale di Lenin sul quale l'antieroe di Makavejev alza la bandiera sarebbe scomparso poco tempo dopo.[1]
Altre opere dell'Europa orientale furono più arrabbiate, intransigenti e pessimiste, come il film rumeno in concorso Il letto matrimoniale di Mircea Daneliuc, che fornisce un'istantanea sgradevole e schietta di un paese completamente corrotto. Un film che «per un momento mette da parte l'abbondanza di immagini di un festival, perché racconta così disperatamente la morte di tutti i sentimenti e l'imperialismo delle valute forti», scrisse Josef Schnelle sul Frankfurter Rundschau. I sogni traditi, il naufragio dell'ideologia e la sensazione di essere abbandonati dalla storia, furono i temi dominanti in diversi film rumeni nel Panorama e nel Forum.[1]
Opportunità, liberazione e collasso furono accompagnati dal dolore e dalla ricomparsa di ferite non rimarginate. La guerra nei Balcani aveva iniziato a diventare una realtà europea. Sotto il titolo "Never again war", si tenne una proiezione speciale di Un jour dans la mort de Sarajevo di Alain Ferrari e Thierry Ravalet, un esplicito commento sulla guerra civile nella ex Jugoslavia che non riscosse consensi tra molti commentatori a causa della sua partigianeria e pathos. In un'altra proiezione speciale fu proiettato Requiem di Reni Mertens e Walter Marti, un "poema musicale cinematografico" in memoria dei milioni di persone che morirono sui campi di battaglia dell'Europa nel XX secolo.[1]
La storia fu presente anche nel Kinderfilmfest. Renate Zylla mostrò coraggio nella sua decisione di invitare il film turkmeno Angelochek sdelay radost di Uzmaan Saparov, ambientato durante la seconda guerra mondiale e racconta la storia dell'espulsione di coloni di etnia tedesca da un villaggio turkmeno. Il programma del Kinderfilmfest si era distinto da tempo proiettando film "che prendono sul serio i bambini, senza sopraffarli". Tutte e tre le giurie, compresa la giuria dei bambini, onorano questo impegno, in quanto considerano il film delicato ma difficile di Saparov nelle loro decisioni di aggiudicazione.[1]
Moritz de Hadeln: «Nessun italiano in giuria? L'Italia non è mica abbonata, ci vuole un po' di rotazione. Un unico film italiano in concorso? Ma Diario di un vizio di Marco Ferreri è un'opera maggiore. Insomma, il problema italiano non è risolto: il FilmFest non ha un delegato in Italia, io non sono andato a scegliere i film a Roma, i film invitati alla rassegna Panorama non sono voluti venire. Se l'Italia preferisce Cannes, benissimo, tanti auguri. Non ho più voglia di polemiche inutili. A un certo punto, basta. E spero non diranno di nuovo che de Hadeln è nemico della Repubblica Italiana».(stampa.11feb93)
Moritz de Hadeln: «Abbiamo un mandato culturale, dobbiamo usarlo per prendere posizione su certi fatti, il neonazismo razzista, la Jugoslavia. Non si può dire: siamo gente di cinema, non ci interessa. Sarebbe immorale. Gli incassi del documentario di Bernard Henry Lévy su Sarajevo [Un jour dans la mort de Sarajevo di Alain Ferrari e Thierry Ravalet, ndr] andranno tutti a Medici Senza Frontiere. Anche per sottolineare che il festival non ignora che c'è in Europa una guerra feroce».(stampa.11feb93)
Alla prima del suo film Boomtown diretto da Christoph Schrewe, proiettato e fischiato alla rassegna Panorama, Helmut Berger si è presentato ubriaco, vacillante, farfugliante, rissoso ("Cosa volete, scandali?"). Ha sfregiato le proprie fotografie portegli dai cacciatori d'autografi. Si è afferrato il pube con le mani per insolentire il pubblico che lo ha invece vivamente applaudito. S'è addormentato di sasso appena cominciata la proiezione.(stampa.17feb93)
A proposito di Derek Jarman, assente dalla proiezione di Wittgenstein per un problema di salute, Manfred Salzgeber disse: "Noi gente dell'AIDS, lo dico per esperienza diretta, siamo come un misirizzi, si cade e poi ci si rialza, si cede e si resiste...". Lo stesso giorno arrivò la notizia della morte causata dall'AIDS del regista israeliano Amos Guttman, il cui film Amazing Grace era in programma sempre nel Panorama.(stampa.18feb93) Jarman sarebbe morto un anno dopo, nel febbraio 1994, seguito dopo sei mesi da Salzgeber.
Grandi applausi hanno accolto Eroe per caso.(stampa.19feb93)
Giurie
modificaGiuria internazionale
modifica- Frank Beyer, regista e sceneggiatore (Germania) - Presidente di giuria[4]
- Susan Strasberg, attrice (Stati Uniti)
- Naum Kleiman, storico del cinema (Russia)
- Brock Peters, attore e cantante (Stati Uniti)
- Zhang Yimou, regista (Cina)
- Michel Boujut, critico cinematografico (Francia)
- François Duplat, produttore (Francia)
- Juan Antonio Bardem, regista e sceneggiatore (Spagna)
- Krystyna Janda, attrice (Polonia)
- Johanna ter Steege, attrice (Paesi Bassi)
- Katinka Faragó, produttrice (Svezia)
Kinderjury
modificaI premi riservati alla sezione Kinderfilmfest sono stati assegnati da una giuria composta da membri di età compresa tra 11 e 14 anni, selezionati dalla direzione del festival attraverso questionari inviati l'anno precedente.[4]
Selezione ufficiale
modificaIn concorso
modifica- Il banchetto di nozze (Xi yan), regia di Ang Lee (Taiwan, Stati Uniti)
- Belle Epoque, regia di Fernando Trueba (Spagna, Portogallo, Francia)
- Die Denunziantin, regia di Thomas Mitscherlich (Germania)
- Diario di un vizio, regia di Marco Ferreri (Italia)
- La donna dei sogni (Yume no onna), regia di Tamasaburō Bandō (Giappone)
- La donna del lago delle anime profumate (Xian Hunnü), regia di Xie Fei (Cina)
- Due sconosciuti, un destino (Love Field), regia di Jonathan Kaplan (Stati Uniti)
- Il giardino di cemento (The Cement Garden), regia di Andrew Birkin (Francia, Germania, Regno Unito)
- Hoffa - Santo o mafioso? (Hoffa), regia di Danny DeVito (Stati Uniti)
- Hoppá, regia di Gyula Maár (Ungheria)
- Le jeune Werther, regia di Jacques Doillon (Francia)
- Kærlighedens smerte, regia di Nils Malmros (Danimarca)
- Il letto matrimoniale (Patul conjugal), regia di Mircea Daneliuc (Romania)
- Life According to Agfa (Ha-Chayim Al-Pi Agfa), regia di Assi Dayan (Israele)
- Malcolm X, regia di Spike Lee (Stati Uniti, Giappone)
- Op afbetaling, regia di Frans Weisz (Paesi Bassi)
- La piccola apocalisse (La petite apocalypse), regia di Costa-Gavras (Francia, Italia, Polonia)
- Den russiske sangerinde, regia di Morten Arnfred (Danimarca)
- Samba Traoré, regia di Idrissa Ouédraogo (Burkina Faso, Francia, Svizzera)
- Sankofa, regia di Haile Gerima (Stati Uniti, Ghana, Burkina Faso, Regno Unito, Germania)
- The Telegraphist (Telegrafisten), regia di Erik Gustavson (Danimarca, Norvegia)
- Toys - Giocattoli (Toys), regia di Barry Levinson (Stati Uniti)
- Udzinarta mse, regia di Temur Babluani (Georgia)
- Il valzer del pesce freccia (Arizona Dream), regia di Emir Kusturica (Stati Uniti, Francia)
- Wir können auch anders..., regia di Detlev Buck (Germania)
Cortometraggi
modifica- Bolero, regia di Ivan Maksimov (Russia)
- The Cat and the Rat (Mao yu shu), regia di Jinqing Hu (Cina)
- The Country Meets the Heroes (Strana vstrechaet geroev), regia di Franz Rotwald (Russia)
- Le dressage des nouvelles par Valentin le désossé, regia di Jean-Christophe Villard (Francia)
- Étude n.11, opus 25, regia di Agnès Chirol e Jean-Loup Chirol (Francia)
- Flâneur, regia di Torben Skjødt Jensen (Danimarca)
- Long Live the Mouse! (At zije mys!), regia di Pavel Koutský (Repubblica Ceca)
- Loves Me... Loves Me Not, regia di Jeff Newitt (Regno Unito)
- Maria Lassnig Kantate, regia di Maria Lassnig e Hubert Sielecki (Austria)
- La pista del maiale, regia di Gianluigi Toccafondo (Italia)
- Secrets of the City, regia di Cathy Linsley (Australia)
- Silvester, regia di Jochen Kuhn (Germania)
Fuori concorso
modifica- Il buio oltre la siepe (To Kill a Mockingbird), regia di Robert Mulligan (Stati Uniti)
- Il gorilla fa il bagno a mezzogiorno (Gorila se kupa u podne), regia di Dušan Makavejev (Serbia e Montenegro, Germania)
- Inge, April und Mai, regia di Gabriele Denecke e Wolfgang Kohlhaase (Germania)
- Un jour dans la mort de Sarajevo, regia di Alain Ferrari e Thierry Ravalet (Francia)
- King Kong, regia di Merian C. Cooper e Ernest B. Schoedsack (Stati Uniti)
- Requiem, regia di Reni Mertens e Walter Marti (Svizzera)
- La vedova americana (Used People), regia di Beeban Kidron (Stati Uniti, Giappone)
Panorama
modificaProgramma principale
modifica- A cena con il diavolo (Le souper), regia di Édouard Molinaro (Francia)
- Aga ni ikiru, regia di Makoto Satō (Giappone)
- America Undercover – Episodio Abortion: Desperate Choices, regia di Deborah Dickson, Susan Froemke e Albert Maysles (Stati Uniti)
- And the Wind Returneth (I vozvrashchaetsya veter...), regia di Michail Kalik (Unione Sovietica, Stati Uniti)
- Das Auge des Taifun, regia di Paulus Manker (Austria)
- Barabaniada, regia di Sergej Ovčarov (Russia, Francia)
- Le Bateau de mariage, regia di Jean-Pierre Améris (Svizzera)
- Boomtown, regia di Christoph Schrewe (Germania)
- Cageman (Long min), regia di Jacob Cheung (Hong Kong)
- Daybreak, regia di Stephen Tolkin (Stati Uniti)
- De drie beste dingen in het leven, regia di Ger Poppelaars (Paesi Bassi)
- Eroe per caso (Hero), regia di Stephen Frears (Stati Uniti)
- Un eroe piccolo piccolo (Jack the Bear), regia di Marshall Herskovitz (Stati Uniti)
- Goodbye, Trainmen (Veturimiehet heiluttaa), regia di Kari Paljakka (Finlandia, Svezia)
- Haití: Killing the Dream, regia di Katharine Kean e Rudi Stern (Stati Uniti)
- Hugh Hefner: Once Upon a Time, regia di Robert Heath (Stati Uniti)
- It's Better to Be Wealthy and Healthy Than Poor and Ill (Lepsie byt bohaty a zdravy ako chudobny a chory), regia di Juraj Jakubisko (Repubblica Ceca, Slovacchia)
- Last Call at Maud's, regia di Paris Poirier (Stati Uniti)
- Liberators: Fighting on Two Fronts in World War II, regia di William Miles e Nina Rosenblum (Stati Uniti)
- Lilien in der Bank, regia di Marianne Rosenbaum e Gérard Samaan (Germania)
- Love in Limbo, regia di David Elfick (Australia)
- The Milky Life (La vida láctea), regia di Juan Estelrich Jr. (Spagna, Francia, Germania)
- Min store tjocke far, regia di Kjell-Åke Andersson (Svezia, Norvegia)
- Mustard Bath, regia di Darrell Wasyk (Canada)
- Nad tёmnoj vodoj, regia di Dmitrij Meschiev (Russia)
- New Hyperion or Liberty, Equality, Brotherhood (Nový Hyperion aneb Volnost, rovnost, bratrství), regia di Karel Vachek (Cecoslovacchia)
- Notti selvagge (Les nuits fauves), regia di Cyril Collard (Francia, Italia)
- Okoge, regia di Takehiro Nakajima (Giappone)
- Oranschewyje Schilety, regia di Jury Chaščavacki e Ella Milova (Russia, Germania)
- Pamietnik znaleziony w garbie, regia di Jan Kidawa-Blonski (Polonia, Russia)
- Passin' It On, regia di Jon Valadez (Stati Uniti)
- Un piccolo grande eroe (Hammers Over the Anvil), regia di Ann Turner (Australia)
- A Question of Color, regia di Kathe Sandler (Stati Uniti)
- Ram Ke Naam, regia di Anand Patwardhan (India)
- Richting Engeland, regia di André van Duren (Paesi Bassi)
- Say a Little Prayer, regia di Richard Lowenstein (Australia)
- Screen Two – Episodio Memento Mori, regia di Jack Clayton (Regno Unito)
- Sex Is..., regia di Marc Huestis (Stati Uniti)
- Silverlake Life: The View from Here, regia di Peter Friedman e Tom Joslin (Stati Uniti)
- Speak Up! It's So Dark... (Tala! Det är så mörkt), regia di Suzanne Osten (Svezia)
- Split, regia di Ellen Fisher Turk e Andrew Weeks (Stati Uniti)
- Una stazione di passaggio (Una estación de paso), regia di Gracia Querejeta (Spagna)
- Svart Lucia, regia di Rumle Hammerich (Svezia, Danimarca)
- Twist, regia di Ron Mann (Canada)
- Vulpe - vânator, regia di Stere Gulea (Romania, Germania)
- Waterland - Memorie d'amore (Waterland), regia di Stephen Gyllenhaal (Regno Unito)
Panorama Special
modifica- El mariachi, regia di Robert Rodriguez (Stati Uniti)
- Mariti e mogli (Husbands and Wives), regia di Woody Allen (Stati Uniti)
- I ribelli del dio neon (Qingshaonian Nezha), regia di Tsai Ming-liang (Taiwan)
- Singles - L'amore è un gioco (Singles), regia di Cameron Crowe (Stati Uniti)
Art & Essai
modifica- Amori e amicizie (Passion Fish), regia di John Sayles (Stati Uniti)
- Donne senza trucco (Abgeschminkt!), regia di Katja von Garnier (Germania)
- The Inheritance or Fuckoffguysgoodday (Dedictví aneb Kurvahosigutntag), regia di Věra Chytilová (Repubblica Ceca)
- Wittgenstein, regia di Derek Jarman (Regno Unito, Giappone)
Cortometraggi
modifica- 1 x täglich, regia di Maximilian von Moll (Germania)
- The Attendant, regia di Isaac Julien (Regno Unito)
- Back to the Inkwell, regia di Ronald Bijlsma (Paesi Bassi)
- Blue, regia di Don McKellar (Canada)
- Bust, regia di David Wojnarowicz e Richard Morrison (Stati Uniti)
- Clingfilm, regia di Anna Thew (Regno Unito)
- The Dance, regia di Jim Hubbard (Stati Uniti)
- Dr. Paglia, regia di Monika Treut (Germania, Stati Uniti)
- Eine Traumhochzeit, regia di Baduri (Germania)
- Happy Hour, regia di Jesse Hartman (Stati Uniti)
- The Kiss, regia di Philip Kan Gotanda (Stati Uniti)
- Kleiner Furz, regia di Thomas Struck (Germania)
- Lava Story, regia di Philippe Niang (Francia)
- En liten film för mina systrar, regia di Asa Sjöström (Svezia)
- Made In Ex-Yu, regia di Zdravko Barisic (Slovenia)
- Max, regia di Monika Treut (Germania, Stati Uniti)
- Niagara, regia di Mark Hesselink (Canada)
- No Regret, regia di Marlon Riggs (Stati Uniti)
- Der Partisan, regia di Jan Ralske (Germania)
- P(l)ain Truth, regia di Ilppo Pohjola (Finlandia)
- Les Poseuses, regia di Roland Platte e Eugen Bavcar (Francia)
- Santa Maria, regia di Nuno Leonel (Portogallo)
- Schwarzfahrer, regia di Pepe Danquart (Germania)
- Six Hours From Cleveland, regia di Jesse Peretz (Stati Uniti)
- Soy Luna, regia di Wolke Kluppell (Paesi Bassi)
- Stefan - Eine Ost-West-Schnulze, regia di Michael Blume (Germania)
- Things We Said Today, regia di John Miller-Monzon (Stati Uniti)
- Time Expired, regia di Danny Leiner (Stati Uniti)
- Time Stands Still, regia di Simon Everson e Urszula Urbanik (Regno Unito)
- Why Not Love?/Get Used To It, regia di Edgar Barens (Stati Uniti)
Forum internazionale del giovane cinema
modificaProgramma principale
modifica- Al-lail, regia di Mohamed Malas (Siria)
- All Is Well (Wsjo charascho), regia di W. Schnypar e J. Chaschtschewatski (Russia)
- American Experience – Episodio Duke Ellington: Reminiscing in Tempo, regia di Robert Levi (Stati Uniti)
- Automne... Octobre à Alger, regia di Malik Lakhdar-Hamina (Algeria, Francia)
- Babel - Lettre à mes amis restés en Belgique, regia di Boris Lehman (Belgio)
- La bilancia (Balanta), regia di Lucian Pintilie (Francia, Romania)
- Caccia alle farfalle (La Chasse aux papillons), regia di Otar Ioseliani (Francia, Italia, Germania)
- Calendar, regia di Atom Egoyan (Armenia, Canada, Germania)
- Careful, regia di Guy Maddin (Canada)
- Contes et comptes de la cour, regia di Éliane de Latour (Francia)
- The Dark Side of the Heart (El lado oscuro del corazón), regia di Eliseo Subiela (Argentina, Canada)
- De force avec d'autres, regia di Simon Reggiani (Francia)
- Diamonds in a Vegetable Garden (Sabzi Mandi Ke Heere), regia di Nilita Vachani (India)
- Drehbuch - Die Zeiten, regia di Barbara e Winfried Junge (Germania)
- Elegia dalla Russia... studi per un sogno (Elegiya iz Rossii), regia di Aleksandr Sokurov (Russia)
- Guelwaar, regia di Ousmane Sembène (Francia, Germania, Senegal, Stati Uniti)
- Die Insel, regia di Martin Schaub (Svizzera)
- I Wanted to See Angels (Ya khotela uvidet angelov), regia di Sergej Bodrov (Russia, Stati Uniti)
- Jakub, regia di Jana Sevciková (Cecoslovacchia)
- The Jewish Street (Ebreju iela), regia di Herz Frank (Lettonia)
- Laws of Gravity, regia di Nick Gomez (Stati Uniti)
- Libera, regia di Pappi Corsicato (Italia)
- Losses to Be Expected (Mit Verlust ist zu rechnen), regia di Ulrich Seidl (Austria)
- Madame L'Eau, regia di Jean Rouch (Francia, Paesi Bassi)
- Manufacturing Consent: Noam Chomsky and the Media, regia di Mark Achbar e Peter Wintonick (Australia, Finlandia, Norvegia, Canada)
- Nargess, regia di Rakhshan Banietemad (Iran)
- New! Improved! Real-life American Fairy Tale, regia di Deborah Magocsi (Stati Uniti)
- Nitrate Kisses, regia di Barbara Hammer (Stati Uniti)
- Non ho parole, regia di Pasquale Misuraca (Italia)
- Océaniques - Des idées des hommes des oeuvres – Episodio Serge Daney: Itinéraire d'un 'ciné-fils', regia di Pierre-André Boutang e Dominique Rabourdin (Francia)
- Once Upon a Time in China II (Wong Fei Hung II: Nam yee tung chi keung), regia di Tsui Hark (Hong Kong)
- Painted Skin (Huà Pí Zhī Yīnyáng Fǎwáng), regia di King Hu (Hong Kong, Cina)
- La Petite Amie d'Antonio, regia di Manuel Poirier (Francia)
- Pietra (Kamen), regia di Aleksandr Sokurov (Russia)
- Pimpf war jeder, regia di Erwin e Vera Leiser (Germania)
- The Prodigal Son (Tuhlaajapoika), regia di Veikko Aaltonen (Finlandia)
- Rock Hudson's Home Movies, regia di Mark Rappaport (Stati Uniti)
- The Room (Heya), regia di Sion Sono (Giappone)
- Rossellini visto da Rossellini, regia di Adriano Aprà (Italia)
- Sababu, regia di Kollo Sanou e Nissi Joanny Traoré (Burkina Faso)
- Secret Love in Peach Blossom Land (An lian tao hua yuan), regia di Stan Lai (Taiwan)
- Sertschawan (Bei meinen Augen), regia di Beatrice Michel Leuthold e Hans Stürm (Germania)
- Stilles Land, regia di Andreas Dresen (Germania)
- Swordsman II (Xiao ao jiang hu: dong fang bu bai), regia di Ching Siu-tung e Stanley Tong (Hong Kong)
- Tahader Katha, regia di Buddhadev Dasgupta (India)
- Tanjuska and the Seven Devils (Tanjuska ja 7 perkelettä), regia di Pirjo Honkasalo (Finlandia, Svezia)
- Texas Tenor: The Illinois Jacquet Story, regia di Arthur Elgort (Stati Uniti)
- These Boots, regia di Aki Kaurismäki (Finlandia)
- Timisoara: December 1989, regia di Bose O. Pastina (Romania)
- A Touch of Fever (Hatachi no binetsu), regia di Ryōsuke Hashiguchi (Giappone)
- Twinkle (Kira kira hikaru), regia di Joji Matsuoka (Giappone)
- Valsera sul fiume pecora (Valsi Pechoraze), regia di Lana Gogoberidze (Georgia)
- Warheads, regia di Romuald Karmakar (Francia, Germania)
- The Women Next Door (Ha-Nashim Mimul), regia di Michal Aviad (Israele)
- The World According to John Coltrane, regia di Robert Palmer e Toby Byron (Regno Unito)
Nuovi film dalla Cina
modifica- 1966, My Time in the Red Guards (1966, wo de Hongweibing shidai), regia di Wu Wenguang (Cina)
- For Fun (Zhao le), regia di Ning Ying (Cina)
- Mama, regia di Zhang Yuan (Cina)
- Sishi puhuo, regia di Li Shaohong (Cina)
- Swordsmen in Double Flag Town (Shuang Qi Zhen dao ke), regia di He Ping (Cina)
- Xuese Qingchen, regia di Li Shaohong (Cina)
Discussione sul razzismo
modifica- Amadeu Antonio, regia di Thomas Balzer (Germania)
- Primo Levi: The Memory of the Offence, regia di Denys Blakeway (Regno Unito)
- Stau - Jetzt geht's los, regia di Thomas Heise (Germania)
- The Truth Shall Make Us Free (Wahrheit macht frei), regia di Michael Schmidt (Germania, Svezia)
Tre film di Ernie Gehr
modifica- Daniel Willi, regia di Ernie Gehr (Stati Uniti)
- Side/Walk/Shuttle, regia di Ernie Gehr (Stati Uniti)
- This Side of Paradise, regia di Ernie Gehr (Stati Uniti)
Due film di Jon Jost
modifica- Alla deriva (The Bed You Sleep In), regia di Jon Jost (Stati Uniti)
- Frameup, regia di Jon Jost (Stati Uniti)
Il Nuovo cinema tedesco
modifica- ABF-Memoiren, regia di Karlheinz Mund (Germania)
- Am Strand von Merkala, regia di Frieder Schlaich (Germania)
- Auge um Auge, regia di Mansour Ghadarkhah (Germania)
- Child's Play (Kinderspiele), regia di Wolfgang Becker (Germania)
- Deutschfieber, regia di Niklaus Schilling (Germania)
- Durst, regia di Martin Weinhart (Germania, Austria)
- Freier Fall: Johanna K., regia di Klaus Wildenhahn (Germania)
- Der geflüsterte Film, regia di Nina Rippel (Germania)
- Das goldene Tor, regia di Jürgen Reble (Germania)
- Herzsprung, regia di Helke Misselwitz (Germania)
- I Am My Own Woman (Ich bin meine eigene Frau), regia di Rosa von Praunheim (Germania)
- Little Sharks (Kleine Haie), regia di Sönke Wortmann (Germania)
- Kriegsende, regia di Viola Stephan (Germania)
- Langer Gang, regia di Yilmaz Arslan (Germania)
- Langer Samstag, regia di Hanns Christian Müller (Germania)
- Die Lügnerin, regia di Siegfried Kühn (Germania)
- Mau Mau, regia di Uwe Schrader (Germania)
- Navy Cut, regia di Wolfgang Schmidt (Germania)
- Nordkurve, regia di Adolf Winkelmann (Germania)
- The Olympic Summer (Der olympische Sommer), regia di Gordian Maugg (Germania)
- Der Papagei, regia di Ralf Huettner (Germania)
- Sammelsurium. Ein ostelbischer Kulturfilm, regia di Volker Koepp (Germania)
- Schattenboxer, regia di Lars Becker (Germania)
- Schatten der Angst, regia di Konstantin Schmidt (Germania)
- Schtonk!, regia di Helmut Dietl (Germania)
- Die Spur des Bernsteinzimmers, regia di Roland Gräf (Germania)
- Stein/Licht, regia di Rüdiger Neumann (Germania)
- Il tempo degli dei (Zeit der Götter. Der Bildhauer Arno Breker), regia di Lutz Dammbeck (Germania)
- The Terrorists! (Die Terroristen!), regia di Philip Gröning (Germania)
- Den Teufel am Hintern geküßt, regia di Arpad Bondy e Margit Knapp (Germania)
- Unsere bösen Kinder, regia di Karl Heinz Lotz (Germania)
- Verlorene Landschaft, regia di Andreas Kleinert (Germania)
Kinderfilmfest
modifica- Angelochek sdelay radost, regia di Uzmaan Saparov (Turkmenistan)
- An Answer from Heaven (Tian tang hui xin), regia di Wang Junzheng (Cina)
- The Boot (Chakmeh), regia di Mohammad-Ali Talebi (Iran)
- The Cloud Sheep (Zirri - Das Wolkenschaf), regia di Rolf Losansky (Germania)
- Comme un bateau, la mer en moins, regia di Dominique Ladoge (Francia)
- Die dumme Augustine, regia di Juraj Herz (Germania)
- Un fantasma per Jasper (Det skaldede spøgelse), regia di Brita Wielopolska (Danimarca)
- Tule tagasi, Lumumba, regia di Aare Tilk (Estonia)
- Vinaya, regia di Josse De Pauw e Peter van Kraaij (Paesi Bassi, Belgio)
Cortometraggi
modifica- Carnevale del animale, regia di Horst Schier (Germania)
- Dammsugaren, regia di Lotta Geffenblad e Gun Jacobson (Svezia)
- Lord of the Sky, regia di Eugen Spaleny e Ludmila Zeman (Canada)
- The Orange, regia di Diane Chartrand (Canada)
- Portly's Hat, regia di Loraine Marshall (Regno Unito)
- Red Riding Hood, regia di Virginia Wilkos (Stati Uniti)
- Rinnsteinspiraten, regia di Christina Schindler (Germania)
- Solo for Moon and Wolf (Solo dlya luny i volka), regia di Aleksandr Gorlenko (Unione Sovietica)
- True Friend, regia di Graham Ralph (Regno Unito)
Retrospettiva
modifica- An Actor's Revenge (Yukinojō henge), regia di Kon Ichikawa (Giappone)
- L'amore è una cosa meravigliosa (Love Is a Many-Splendored Thing), regia di Henry King (Stati Uniti)
- Un amore splendido (An Affair to Remember), regia di Leo McCarey (Stati Uniti)
- Anatomia di un rapimento (Tengoku to jigoku), regia di Akira Kurosawa (Giappone)
- L'anno scorso a Marienbad (L'année dernière à Marienbad), regia di Alain Resnais (Francia, Italia)
- Berliner Blau, regia di Hartmut Jahn e Peter Wensierski (Germania Ovest)
- La bionda esplosiva (Will Success Spoil Rock Hunter?), regia di Frank Tashlin (Stati Uniti)
- Blade Runner, regia di Ridley Scott (Stati Uniti, Hong Kong, Regno Unito)
- Buongiorno tristezza (Bonjour tristesse), regia di Otto Preminger (Stati Uniti, Regno Unito)
- Carmen Jones, regia di Otto Preminger (Stati Uniti)
- Carovana verso il Sud (Untamed), regia di Henry King (Stati Uniti)
- La casa di bambù (House of Bamboo), regia di Samuel Fuller (Stati Uniti)
- Le chant du Styrène, regia di Alain Resnais (Francia)
- Il conquistatore dei Mongoli (Ilya Muromets), regia di Aleksandr Ptuško (Unione Sovietica)
- Il covo dei contrabbandieri (Moonfleet), regia di Fritz Lang (Stati Uniti)
- Dietro lo specchio (Bigger Than Life), regia di Nicholas Ray (Stati Uniti)
- La dolce vita, regia di Federico Fellini (Italia, Francia)
- Il dominatore di Chicago (Party Girl), regia di Nicholas Ray (Stati Uniti)
- Don Chisciotte (Don Kikhot), regia di Grigorij Kozincev (Unione Sovietica)
- Die Dreigroschenoper, regia di Wolfgang Staudte (Francia, Germania Ovest)
- Due o tre cose che so di lei (2 ou 3 choses que je sais d'elle), regia di Jean-Luc Godard (Francia)
- È nata una stella (A Star Is Born), regia di George Cukor (Stati Uniti)
- L'esperimento del dottor K. (The Fly), regia di Kurt Neumann (Stati Uniti)
- La fortezza nascosta (Kakushi-toride no san-akunin), regia di Akira Kurosawa (Giappone)
- Frenesia del delitto (Compulsion), regia di Richard Fleischer (Stati Uniti)
- Gigi, regia di Vincente Minnelli (Stati Uniti)
- Il giustiziere di Londra (Der Henker von London), regia di Edwin Zbonek (Germania Ovest)
- Gli implacabili (The Tall Men), regia di Raoul Walsh (Stati Uniti)
- Gli invasori, regia di Mario Bava (Italia, Francia)
- Jane erschießt John, weil er sie mit Ann betrügt, regia di Rudolf Thome (Germania Ovest)
- Jew Süss, regia di Lothar Mendes (Regno Unito)
- Jules e Jim (Jules et Jim), regia di François Truffaut (Francia)
- La lancia che uccide (Broken Lance), regia di Edward Dmytryk (Stati Uniti)
- Lob des Revolutionärs, regia di Helmut Wietz (Germania Ovest)
- Lola - Donna di vita (Lola), regia di Jacques Demy (Italia, Francia)
- Lola Montès, regia di Max Ophüls (Francia, Germania Ovest)
- La magnifica preda (River of No Return), regia di Otto Preminger (Stati Uniti)
- Papà Gambalunga (Daddy Long Legs), regia di Jean Negulesco (Stati Uniti)
- Per qualche dollaro in più, regia di Sergio Leone (Italia, Spagna, Germania Ovest)
- Il prigioniero della miniera (Garden of Evil), regia di Henry Hathaway (Stati Uniti)
- Il principe coraggioso (Prince Valiant), regia di Henry Hathaway (Stati Uniti)
- Die Purpurlinie, regia di Flo Nordhoff (Germania Ovest)
- Quaranta pistole (Forty Guns), regia di Samuel Fuller (Stati Uniti)
- Il re dei barbari (Sign of the Pagan), regia di Douglas Sirk (Stati Uniti)
- Il re ed io (The King and I), regia di Walter Lang (Stati Uniti)
- Riccardo Cuor di Leone (King Richard and the Crusaders), regia di David Butler (Stati Uniti)
- Sette spose per sette fratelli (Seven Brides for Seven Brothers), regia di Stanley Donen (Stati Uniti)
- Sinuhe l'egiziano (The Egyptian), regia di Michael Curtiz (Stati Uniti)
- Lo spaccone (The Hustler), regia di Robert Rossen (Stati Uniti)
- Spur der Steine, regia di Frank Beyer (Germania Est)
- Tempesta sul Nilo (Storm Over the Nile), regia di Zoltán Korda e Terence Young (Regno Unito)
- Tempo di furore (Pete Kelly's Blues), regia di Jack Webb (Stati Uniti)
- A Touch of Zen (Xia nü), regia di King Hu (Hong Kong, Taiwan)
- La tunica (The Robe), regia di Henry Koster (Stati Uniti)
- La valle dell'Eden (East of Eden), regia di Elia Kazan (Stati Uniti)
- La vendetta della signora (The Visit), regia di Bernhard Wicki (Stati Uniti, Germania Ovest, Francia, Italia)
- Ventimila leghe sotto i mari (20,000 Leagues Under the Sea), regia di Richard Fleischer (Stati Uniti)
Homage
modificaGregory Peck
modifica- Arabesque, regia di Stanley Donen (Stati Uniti)
- Le avventure del capitano Hornblower, il temerario (Captain Horatio Hornblower R.N.), regia di Raoul Walsh (Regno Unito, Stati Uniti)
- Barriera invisibile (Gentleman's Agreement), regia di Elia Kazan (Stati Uniti)
- Bravados (The Bravados), regia di Henry King (Stati Uniti)
- Il caso Paradine (The Paradine Case), regia di Alfred Hitchcock (Stati Uniti)
- Le chiavi del paradiso (The Keys of the Kingdom), regia di John M. Stahl (Stati Uniti)
- Cielo giallo (Yellow Sky), regia di William A. Wellman (Stati Uniti)
- David e Betsabea (David and Bathsheba), regia di Henry King (Stati Uniti)
- La donna del destino (Designing Woman), regia di Vincente Minnelli (Stati Uniti)
- Duello al sole (Duel in the Sun), regia di King Vidor (Stati Uniti)
- Gente di notte (Night People), regia di Nunnally Johnson (Stati Uniti)
- Il grande paese (The Big Country), regia di William Wyler (Stati Uniti)
- Io ti salverò (Spellbound), regia di Alfred Hitchcock (Stati Uniti)
- Moby Dick, la balena bianca (Moby Dick), regia di John Huston (Regno Unito, Stati Uniti)
- Le nevi del Chilimangiaro (The Snows of Kilimanjaro), regia di Henry King (Stati Uniti)
- Old Gringo - Il vecchio gringo (Old Gringo), regia di Luis Puenzo (Stati Uniti)
- L'oro di Mackenna (Mackenna's Gold), regia di J. Lee Thompson (Stati Uniti)
- Passione selvaggia (The Macomber Affair), regia di Zoltán Korda (Stati Uniti)
- Il presagio (The Omen), regia di Richard Donner (Regno Unito)
- Il promontorio della paura (Cape Fear), regia di J. Lee Thompson (Stati Uniti)
- Ritratti (The Portrait), regia di Arthur Penn (Stati Uniti)
- Romantico avventuriero (The Gunfighter), regia di Henry King (Stati Uniti)
- Vacanze romane (Roman Holiday), regia di William Wyler (Stati Uniti)
Billy Wilder
modifica- L'appartamento (The Apartment), regia di Billy Wilder (Stati Uniti)
- L'aquila solitaria (The Spirit of St. Louis), regia di Billy Wilder (Stati Uniti)
- Quando la moglie è in vacanza (The Seven Year Itch), regia di Billy Wilder (Stati Uniti)
Premi
modificaPremi della giuria internazionale
modifica- Orso d'oro: ex aequo Il banchetto di nozze di Ang Lee e La donna del lago delle anime profumate di Xie Fei
- Orso d'argento: Samba Traoré di Idrissa Ouédraogo
- Orso d'argento, gran premio della giuria: Il valzer del pesce freccia di Emir Kusturica
- Orso d'argento per il miglior regista: Andrew Birkin per Il giardino di cemento
- Orso d'argento per la migliore attrice: Michelle Pfeiffer per Due sconosciuti, un destino di Jonathan Kaplan
- Orso d'argento per il miglior attore: Denzel Washington per Malcolm X di Spike Lee
- Orso d'argento per il miglior contributo artistico: Temur Babluani per la rappresentazione umana e fiduciosa della società e delle crisi personali in Udzinarta mse
- Menzioni speciali: Assi Dayan per la regia di Life According to Agfa e Detlev Buck per la regia di Wir können auch anders...
- Premio l'angelo azzurro: Le jeune Werther di Jacques Doillon
- Orso d'oro per il miglior cortometraggio: Bolero di Ivan Maksimov
- Orso d'argento, premio della giuria: Long Live the Mouse! di Pavel Koutský
Premi onorari
modifica- Orso d'oro alla carriera: Billy Wilder, Gregory Peck
- Berlinale Kamera: Johanna ter Steege, Juliette Binoche, Corinna Harfouch, Gong Li, Victoria Abril
Premi della Kinderjury
modifica- Kinderjury Prize: Un fantasma per Jasper di Brita Wielopolska
- Kinderjury Prize al miglior cortometraggio: Rinnsteinspiraten di Christina Schindler
Premi delle giurie indipendenti
modifica- Premio della giuria ecumenica
- Concorso: Le jeune Werther di Jacques Doillon
- Raccomandazione speciale: La donna del lago delle anime profumate di Xie Fei
- Forum: Valsera sul fiume pecora di Lana Gogoberidze
- Raccomandazioni speciali: Alla deriva di Jon Jost e La Petite Amie d'Antonio di Manuel Poirier - Premio FIPRESCI
- Concorso: Il gorilla fa il bagno a mezzogiorno di Dušan Makavejev (fuori concorso)
- Forum: Sishi puhuo di Li Shaohong, Xuese Qingchen di Li Shaohong, For Fun di Ning Ying e Mama di Zhang Yuan - Premio Caligari: Secret Love in Peach Blossom Land di Stan Lai
- Peace Film Prize: Madame L'Eau di Jean Rouch
- Premio Wolfgang Staudte: Laws of Gravity di Nick Gomez
- Teddy Award
- Miglior lungometraggio: Wittgenstein di Derek Jarman
- Miglior documentario: Silverlake Life: The View from Here di Peter Friedman e Tom Joslin
- Miglior cortometraggio: P(l)ain Truth di Ilppo Pohjola
- Premio del pubblico: Sex Is... di Marc Huestis
Note
modifica- ^ a b c d e f g h i j k l m 43rd Berlin International Film Festival - February 11-22, 1993, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 15 maggio 2023.
- ^ Awards 1993, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 16 marzo 2017.
- ^ Retrospectives Since 1977, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 5 gennaio 2020.
- ^ a b Juries - 1993, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 23 giugno 2022.
Bibliografia
modifica- (EN) Wolfgang Jacobsen, 50 Years Berlinale - Internationale Filmfestspiele Berlin, Filmmuseum Berlin - Deutsche Kinemathek, 2000, ISBN 9783875849066.
Collegamenti esterni
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