Wikipedia:Modello di voce/Composizione musicale

La presente convenzione di stile è stata scritta con lo scopo di stabilire uno standard per la stesura delle voci sulle composizioni musicali.

Paragrafo di apertura

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Il paragrafo di apertura della voce serve per inquadrare con precisione e brevità la composizione. È così strutturato:

[articolo determinativo][1] + titolo + "è"/"sono"[2] + articolo indeterminativo + genere + "di" + autore + "."

Per le composizioni con un titolo di pubblicazione e diffusione, ad es. Prélude à l'après-midi d'un faune o Le Nozze di Figaro, riportarlo integralmente e corretto dal punto di vista grafico, degli accenti e delle maiuscole secondo la convenzione in uso. Essendo un titolo canonizzato deve essere incluso fra quintupli apostrofi, ovvero applicandovi contemporaneamente corsivo e grassetto. Se il titolo è straniero e ha una traduzione d'uso comune[3] in italiano, essa va posta fra parentesi e doppi apostrofi, ovvero in corsivo, introdotta dalla formula "in italiano".

Wikitesto immesso:

'''''Prélude à l'après-midi d'un faune''''' (in [[Lingua italiana|italiano]] ''Preludio al pomeriggio di un fauno'') è un [[poema sinfonico]] di [[Claude Debussy]].

Risultato ottenuto:

Prélude à l'après-midi d'un faune (in italiano Preludio al pomeriggio di un fauno) è un poema sinfonico di Claude Debussy.

Per le composizioni senza un titolo di pubblicazione preciso, ma conosciute tramite una denominazione che ne connoti il genere, la tonalità, la categorizzazione numerica rispetto alla produzione artistica dell'autore, la collocazione nel catalogo di opere del compositore, ecc. il titolo più adatto da inserire nell'introduzione è sicuramente quello più frequente e tradizionale, ma sempre completo nella sua specificità. La formula standard per le diverse forme musicali è la parola che le definisce ("sinfonia", "concerto", "sonata", vedi sotto per tutti i generi), in grassetto e con l'iniziale maiuscola, seguita dai dettagli che specificano alcuni aspetti dell'opera. Se le composizioni sono più d'una, il loro numero precederà il genere, ad es. "I Dodici concerti Op. 7 sono..." Essi si susseguono senza interpunzione secondo l'ordine:

  • specificazioni sul genere della composizione, ad es. per archi, per organo e orchestra, in tre movimenti, in modo misolidio[4]
  • numero della composizione di quel genere nella produzione dell'autore, arabo, preceduto da "n." e separatovi con uno spazio[5]
  • la tonalità, introdotta da "in", con nome della nota minuscolo, eventuali alterazioni e modo, sempre minuscolo
  • numero di catalogo o d'opus, secondo la convenzione grafica del catalogo in questione, ad es. Op. 125, K 551
  • soprannomi, titoli o sottotitoli di pubblicazione, diffusione o dell'uso comune, ad es. Jupiter, Sinfonia corale, preceduti da una appropriata formula introduttiva[6] e fra quintupli apostrofi.

Wikitesto immesso:

La '''Sinfonia n. 41 in do maggiore K 551''', anche nota come '''''Jupiter''''', è l'ultima [[sinfonia]] di [[Wolfgang Amadeus Mozart]].

Risultato ottenuto:

La Sinfonia n. 41 in do maggiore K 551, anche nota come Jupiter, è l'ultima sinfonia di Wolfgang Amadeus Mozart.

Dopo il primo periodo di testo, si è liberi di aggiungere, sinteticamente e organicamente, tutte le informazioni più importanti e utili a descrivere esaurientemente l'opera, ivi comprese la genesi, nascita o storia della composizione, precisazioni sul titolo, sui titoli o sulle loro traduzioni, sulla forma, sull'organico, sulla struttura, sulle tecniche compositive, su eventuali coautori o attribuzioni, sulle esecuzioni, sulla dedica, sulla numerazione, sulla catalogazione e sulla pubblicazione, nonché l'influenza o ruolo della composizione rispetto all'autore, ad altri autori, a determinate correnti o, in generale, alla storia della musica. Si può inoltre parlare dei temi dell'opera, dei legami con altre arti e tecniche e della sua influenza al di fuori della musica. La lunghezza del testo che comprende tali informazioni, preferibilmente da condensare in pochi paragrafi divisi per grandi temi e separati dalla frase d'introduzione, deve essere congrua all'importanza del lavoro e alla dimensione della pagina su di esso. È fortemente consigliato di includere nella sezione iniziale sempre la data di composizione, per cui è prediletta la formula "Fu/Furono composto/a/e/i" seguita dal periodo, preferibilmente un anno o una serie di anni. Sono invece decisamente deprecabili, anche nel resto della pagina, informazioni su autore, corrente musicale di affiliazioni e simili, ovvero dati che dovrebbero essere inclusi solo nelle relative voci.

  Le singole voci sono elencate nella Categoria:Generi di composizione musicale.

Il genere deve essere indicato insieme a un wikilink che rimandi alla pagina della forma musicale in questione. Il genere può anche essere corredato da aggettivi oggettivamente significativi per la presentazione più generale dell'opera, quali "primo", "secondo", ..., "penultimo", "ultimo", "più celebre", "più noto", rendendo necessario l'articolo determinativo al posto dell'indeterminativo. Per evitare la ripetizione del genere già presente nel titolo, ad es. "La Sinfonia n. 1 in do maggiore è una sinfonia di Albert Einstein.", si può eventualmente scrivere:

La Sinfonia n. 1 in do maggiore è una composizione di Albert Einstein.

oppure:

La Sinfonia n. 1 in do maggiore fu composta da Albert Einstein nel 1915.

Segue una lista di tutti i possibili generi utilizzabili, con annessi i wikilink standard:

L'autore deve essere indicato secondo l'appellazione più comune, senza abbreviazioni e col wikilink alla pagina del compositore, es. Ludwig van Beethoven, Igor' Stravinskij. Sono superflui, e quindi da omettere, titoli, ruoli, date di nascita e morte, periodo musicale e nazionalità dell'autore. Da evitare sono anche patronomici e secondi nomi non fondamentali.

Struttura della voce

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La voce deve essere naturalmente divisa in sezioni. Le sezioni predefinite non sono state incluse nella seguente tabella, che riporta i possibili titoli per la ripartizione dei dati contenuti nella voce.

== Titolo == Notizie rilevanti su titolo, nome editoriale, traduzioni ecc.
== Catalogazione == Numero d'opus e di catalogo, eventuali dettagli su problemi di catalogazione. Dati che ad ogni modo stanno meglio nella sezione iniziale
== Attribuzione == Eventuali diatribe e problemi di attribuzione, con relativa storia
== Storia == Storia della composizioni ed eventuali antefatti + eventuali sottosezioni ==== Première ==== e/o ==== Pubblicazione ====
== Fonti == Eventuali fonti letterarie, teatrali e artistiche, legami e differenze con esse
== Organico == Strumentazione se degna di nota, mai da inserire se ovvia (ad es. nelle composizioni per pianoforte solo o in un quartetto per archi)
== Struttura ==[8] Descrizione dei movimenti o degli atti, analisi compositiva, trama dell'opera[9]
== Influenze == Influenze della composizione, sia assimilate che generate
== Esecuzioni == Interpretazioni e interpreti
== Registrazioni == Discografia selettiva

Categorizzazione

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La pagina deve essere inserita, ove possibile, nella categoria che contiene le altre composizioni di quel genere dello stesso autore (ad es. Categoria:Sinfonie di Wolfgang Amadeus Mozart). Se ciò non fosse possibile, la pagina va inserita nella categoria che contiene le altre composizioni dello stesso autore (ad es. Categoria:Composizioni di Wolfgang Amadeus Mozart) e nella categoria che contiene le altre composizioni di quel genere (ad es. Categoria:Sinfonie). In ogni caso, la composizione - se composta per una determinata strumentazione - va inserita nella relativa categoria che trovate qui dentro.

  1. ^ Le composizioni senza un titolo, ma chiamate col loro genere, necessitano l'articolo e la maiuscola, ad es. "Il Concerto per pianoforte...", "La Sinfonia...". Le composizioni con un titolo, italiano o straniero, non necessitano l'articolo, ad es. "Aida", "Tosca", "Ein deutsches Requiem".
  2. ^ Per ciò che riguarda le composizioni che hanno un titolo plurale, cambia solo il numero nei componenti variabili della suddetta formula, e l'articolo indeterminativo diventa partitivo o un aggettivo numerale cardinale.
  3. ^ Il che vuol dire che non vanno inserite traduzioni proprie di composizioni che magari sono note col nome straniero. Lo scopo della sezione iniziale è infatti presentare l'opera, non già entrare nel merito della spiegazione del titolo.
  4. ^ Tali formule devono essere nell'uso comune, l'aggiunta di per orchestra in riferimento a una sinfonia di Mozart, ad esempio, è superflua e scorretta.
  5. ^ Per le sinfonie la cui numerazione è controversa, è preferibile il numero di più largo e frequente utilizzo.
  6. ^ anche conosciuto/a/e/i come, anche noto/a/e/i come, anche detto/a/e/i, detto/a/e/i anche, detto/a/e/i, soprannominato/a/e/i, o
  7. ^ È preferibile, se si utilizza "composizione" specificarne l'organico tramite il "per", ad es. composizione per pianoforte solo.
  8. ^ La dicitura == Movimenti == taglierebbe fuori le composizioni divise in atti, parti, sezioni, scene o quadri.
  9. ^ Preferibile qui, così da essere affiancata eventualmente all'analisi musicale del parallelo svolgimento dell'opera.
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