Wikipedia:Oracolo/Archivio/settembre 2020

Ultimo commento: 4 anni fa, lasciato da Dan1gia2 in merito all'argomento Pianta di limone malata

Reazione di neutralizzazione

Miscelando idrossido di potassio con acido solforico ottengo, oltre all'acqua, solfato di potassio (K2SO4) o solfato acido di potassio (KHSO4)?--62.10.167.38 (msg) 23:31, 29 ago 2020 (CEST)

Dipenda da a che pH sei alla fine. E questo dipende da vari fattori, tra cui quanto ne metti dell'uno e quanto dell'altro. --95.237.203.67 (msg) 15:24, 30 ago 2020 (CEST)
Tanti fattori direi di no, ce n'è solo uno. Più che il pH, è la stechiometria che conta. Se la reazione che ti da KHSO4 è:
KOH + H2SO4 → KHSO4 + H2O
e quella che ti da K2SO4 è:
2 KOH + H2SO4 → K2SO4 + 2 H2O
finchè hai più acido che idrossido, Il tuo prodotto sarà il bisolfato. Infatti per avere come unico sale il solfato la quantità in moli di KOH deve essere almeno il doppio di H2SO4. A maggior ragione, se per ipotesi fai questa reazione con un eccesso di H2SO4 e immagini di ottenere solo K2SO4, poi devi considerare che lo ione solfato è comunque una base debole e quindi reagisce con l'H2SO4:
K2SO4 + H2SO4 → 2 KHSO4
D'altro canto, se hai più idrossido che acido, e ipotizzi di avere come unico prodotto KHSO4, poi devi considerare che lo ione bisolfato è sia una base debole che un acido debole, dipende da dove si trova. E visto che abbiamo detto che si trova in presenza di KOH, si comporta da acido e fa la reazione:
KHSO4 + KOH → K2SO4 + H2O
riassumendo
  • Se hai un eccesso di acido fino a un rapporto 1:1 con l'idrossido si forma solo il bisolfato
  • Se hai una quantità di moli di idrossido che va dal doppio dell'acido in su hai solo il solfato
  • Se hai un eccesso di base ma tra 1 e 2 volte l'acido ti si forma sia il bisolfato che il solfato
Il pH non c'entra niente, dipende solo dalla stechiometria
--87.17.16.37 (msg) 16:17, 30 ago 2020 (CEST)
Beh banalmente dipende anche da cos'altro hai nell'ambiente in cui avviene la reazione. --95.237.131.85 (msg) 10:15, 1 set 2020 (CEST)
Per esempio...??--79.54.147.59 (msg) 19:28, 1 set 2020 (CEST)

nomi curiosi per bambini

mi trovo alle prese con una discussione su wikipedia: cosa succede ad un bambino se i genitori vogliono dargli un nome ridicolo o non di moda, tipo "Vivalapizzaconlananas" o "Paperone"? L'anagrafe registra la sua nascita senza riportare il nome oppure non registra nemmeno la sua nascita? --2.226.12.134 (msg) 13:58, 14 ago 2020 (CEST)

L'anagrafe non può rifiutare la registrazione, può esprimere un'opposizione, in caso di nomi ridicoli può informare la procura della Repubblica che a sua volta può attivarsi per chiedere una sentenza di rettifica del nome. --Civvì (Parliamone...) 14:05, 14 ago 2020 (CEST)
(conflittato) E' spiegato dall'art 34 del dpr 396/2000 : se chi registra un bambino vuole dargli un nome vietato o ridicolo, il funzionario registra la nascita e comunica la scelta del nome ad un giudice, che può decidere di cambiarlo. --Postcrosser (msg) 14:07, 14 ago 2020 (CEST)
ok, perché io mi ricordavo che con un padre tifoso di un cavallo si arrivò davanti al giudice che, secondo il giornale, si era opposto "all'impugnazione" del padre.. --2.226.12.134 (msg) 14:13, 14 ago 2020 (CEST)
Un caso che era finito sui media era per un bambino che i genitori volevano chiamare Venerdì, ribattezzato poi da un giudice [1] --Postcrosser (msg) 14:19, 14 ago 2020 (CEST)
in questo caso i giornalisti scrivono che l'impiegato si era rifiutato.. e cmq in Italia non è più vietato dare ai figli un nome straniero, da qualche anno (per fortuna, perché in qualche caso si arriverebbe a macelli peggiori).. --2.226.12.134 (msg) 14:23, 14 ago 2020 (CEST)
Ufficio di stato civile, non anagrafe.
Comunque dipende da stato a stato. Avevo letto un articolo su un caso francese E si erano opposti a una coppia di genitori che, appassionati di alpinismo, volevano dare al figlio il nome di un famoso alpinista francese. Però quel nome è utilizzato in Francia per le barzellette (un po' come "Pierino" in Italia), per cui l'Ufficiale di stato civile si era opposto, dicendo che con quel nome il bambino sarebbe stato preso in giro a vita. Lì l'autorità (non ricordo se direttamente l'ufficiale di stato civile o se il procuratore) hanno poteri d'intervento maggiori (mi pare che impediscano proprio la registrazione del nome ritenuto ridicolo e ne assegnano un altro d'ufficio). I genitori avevano fatto ricorso, anche scandalizzati che i funzionari non avessero riconosciuto quel nome, per loro così famoso.
E avevo letto di casi, negli Stati Uniti e in uno stato della Scandinavia, in cui i genitori avevano scelto volutamente nomi proprio assurdi (tipo combinazioni di lettere, numeri e caratteri speciali) per protesta, provocazione, perché ritenevano socrrette le leggi sui nomi ridicoli, ecc.
Passando hai cognomi: E avevo letto che negli Stati Uniti uno dei cognomi più diffusi tra le persone di origine cinese è "O". Però la lege vieta cognomi di una sola lettera, quindi hanno dovuto cambiarlo in "Oh" (che è uno dei modi d'indicare il numero zero). L'articolista commentava "sono stati costretti a diventare... uno zero, per legge".--79.50.143.229 (msg) 20:24, 16 ago 2020 (CEST)
Fino a poco tempo fa in Italia era vietato dare il nome Andrea alle bambine (sepure che all'estero "Andrea" sia femminile): poi finalmente è arrivata una sentenza della Cassazione. --Holapaco77 (msg) 21:57, 2 set 2020 (CEST)

Salve a tutti, lo chiedo qui perché non so bene dove dovrei fare questo tipo di domanda. Dunque, ho scoperto che su commons si caricano anche libri [2]. Non lo sapevo! Va da sé che si possano inserire in una voce, magari come bibliografia... però a questo punto vorrei un approfondimento. Se dovessi estrapolare dei contenuti, erediterebbero la stessa licenza, in questo caso pubblico dominio? Volevo eseguire degli interventi su alcune immagini, a tempo perso; per poi ricaricarle su commons. In pratica volevo prendere delle fotografie, e ricalcarle a penna grafica; oppure ri-disegnandoci sopra: si tratterebbe di opera derivata. Perciò volevo capire bene quale licenza si applicherebbe in tal caso, prima di dedicarmici. --Geminiano onainimeG 19:05, 3 set 2020 (CEST)

Clerico che combatte in battaglia

Leggo nella voce Battaglia di Campomalo che a tale battaglia ha partecipato un membro del clero, anzi persino un vescovo: Alrico, vescovo di Asti, che in tale battaglia venne trafitto da una lancia e ucciso.

Era normale che membri del clero partecipassero a battaglie? Io pensavo che il loro status gli vietasse di portare armi. --95.237.131.85 (msg) 01:43, 31 ago 2020 (CEST)

Cavalieri templari, Turpino, Rodolfo di Zähringen, Ioscio di Tiro, Arnaud Amaury, Oddone di Bayeux, Camilo Torres Restrepo, eccetera; sulla carta credo non potessero combattere (v. qui) ma nei fatti facevano un po' come pareva a loro. --62.211.41.8 (msg) 15:12, 31 ago 2020 (CEST)
Ma il Codice di diritto canonico o altri regolamenti cosa dicono al riguardo? --95.237.131.85 (msg) 10:15, 1 set 2020 (CEST)
Suppongo, ma SOLO suppongo, che dipendesse da quanto l' avversario potesse essere considerato eretico, da quanto il signore della propria parte fosse considerato investito da Dio (e quindi l' avversario sovvertitore dell' ordine divino) ... pietro- -00:06, 4 set 2020 (CEST) --151.29.178.186 (msg)

Derivata dell'accelerazione

Faccio un grafico dove illustro la curva che descrive lo spostamento di un corpo in funzione del tempo. Faccio la derivata di questa funzione rispetto al tempo, ottengo un'altra funzione che mi dice quanto vale la velocità di questo corpo ad ogni istante di tempo. Faccio nuovamente la derivata rispetto al tempo, ottengo un'ulteriore funzione che mi dice quanto vale l'accelerazione ad ogni istante di tempo.

Se faccio la derivata rispetto al tempo della curva dell'accelerazione in funzione del tempo,  , che cosa ottengo?

--82.48.90.200 (msg) 13:45, 6 set 2020 (CEST)

Lo strappo.--Giammarco Ferrari (msg) 14:00, 6 set 2020 (CEST)

Formato della Wikipedia Francese

Buongiorno. Noto che da diversi giorni il formato della FrWiki è diventato strano, più "ristretto", come certe wikie che a lato hanno delle pubblicità, ma qui è aumentato uno spazio bianco tutto in cornice. All'inizio pensavo fosse un problema del mio PC, di aggiornamenti o altro; ma siccome sono circa più di due settimane (ora non ricordo bene) che lo vedo così, penso sia proprio una cosa di frwiki. Per fare un esempio, vedete la pagina a caso fr:Paris, o la principale. Comunque, è una cosa che non ho notato da alcuna altra parte sulle Wikipedie. Qualcuno sa cos'è? Grazie. --79.31.58.25 (msg) 16:05, 7 set 2020 (CEST)

Introduzione di un esplicito limite di larghezza (max-width, nella fattispecie pari a 960 pixel) allo stile della colonna centrale della pagina. Dato che l'impaginazione (soprattutto dei pannelli "flottanti" a lato del testo, tipo tabelle sinottiche e immagini) dipende fortemente dalla disponibilità di sufficiente spazio verticale per poter rimanere fianco-a-fianco con il testo cui si riferiscono (motivo per cui combatto periodicamente con chi infarcisce il lemma del loro paesino con millanta immagini financo dei sampietrini della piazza), l'idea è di impedire che su uno schermo particolarmente largo il testo finisca "spalmato" su poche righe estremamente larghe.
Tieni anche presente che la lettura è sostanzialmente più semplice quando le righe non sono troppo larghe e l'occhio può quindi mantenere più facilmente l'allineamento quando salta dalla fine di una riga all'inizio della successiva (è il motivo per cui i quotidiani sono scritti in colonne anziché estendere le righe per tutta la larghezza della porzione di pagina dedicata all'articolo.
Dettagli per gli anglofoni: https://www.mediawiki.org/wiki/Topic:Rqxj1jgjhnr5ezt5. -- Rojelio (dimmi tutto) 17:07, 7 set 2020 (CEST)

ARC-Authentication-Results

Che cos'è? So che riguarda le e-mail. Ho provato a capirci qualcosa ma i siti sono solo in inglese e non sono sicuro di aver capito bene che cos'è --87.5.136.210 (msg) 08:23, 9 set 2020 (CEST)

Lavoro da detective privato

nell'estate del 1969, praticamente l'altroieri, un'olandese (nel frattempo deceduta) andò a Riccione e conobbe un italiano dal nome non comune, diciamo Patroclo ed ebbero una figlia senza però che lui ne abbia mai saputo qualcosa. Oggi la tizia vorrebbe trovare l'ignaro genitore: ammesso che per un motivo incomprensibile un italiano voglia aiutare gratis un olandese a ritrovare questo Patroclo (di cui non si sa il cognome, ovviamente) esiste la possibilità superremotissima che alla questura di una località per niente turistica come Riccione ci siano i faldoni consultabili di tutti i turisti del 1969? Perchè uno studioso tedesco ha scritto un libro sull'emigrazione tedesca a Napoli (detta così la cosa fa ridere ma è vero, a Napoli abbiamo una minoranza tedesca, come si può tra l'altro notare dal nostro carattere) nell'800, di epoche più recenti dubito però che i faldoni possano essere consultabili.. --2.226.12.134 (msg) 19:30, 11 ago 2020 (CEST)

Mmmh la vedo dura. Non penso che sia concepibile un listone dei turisti, perché chiunque può svegliarsi una mattina e decidere di andare a farsi un bagno a Riccione. Un conto è parlare di emigrati, un altro di turisti. L'unica possibilità che trovo nell'avere un qualcosa di registrato è che il signor Patroclo abbia pernottato in una struttura. In tal caso potrebbe esserci speranza. Poi dipende, la figlia sa altro del padre, oltre al nome e alla sua presenza a Riccione nell'estate del '69? In mancanza di altre specifiche, l'unica chance che vedo è affidarsi ai mass media--95.246.150.45 (msg) 19:57, 11 ago 2020 (CEST)
Potrebbe essere utile anche sottoporsi a uno di quei test del DNA fatto da compagnie private (MyHeritage, 23andme, ecc.) che ti dicono bene o male di quante etnie è composto il tuo patrimonio genetico, ci sono molti casi di "ritrovamenti" di parenti di cui non si sapeva nulla, basterebbe che uno stretto parente del suddetto padre biologico abbia eseguito il test e si potrebbe poi contattare la persona in questione, avvicinandosi così all'identità di tale Patroclo. E' una possibilità remota e costosa (non oltre i 100 euro mi pare), ma è pur sempre un modo per restringere il campo.--82.59.39.29 (msg) 20:17, 11 ago 2020 (CEST)
Patroclo può anche aver dormito in una casa affittata da un amico, quindi qua ci vorrebbe un miracolo allucinante, ricordarsi che 50 anni prima si era andati a Riccione con l'amico Patroclo, visto che non è nemmeno garantito che Patroclo sia stato registrato.. magari restò a Riccione solo pochi giorni, magari non dormiva manco a Riccione, visto che la zona è ben servita dai treni.. --2.226.12.134 (msg) 20:38, 11 ago 2020 (CEST)
Esattamente quello che intendevo. L'unica speranza era essere certi di un pernottamento in albergo. Quindi direi che resta il test del DNA. Se si vuole fare gratis, affidarsi ai social sperando che qualcuno che conosce Patroclo lo legga e lo identifichi (il fatto di avere un nome particolare potrebbe essere d'aiuto in questo caso)--95.246.150.45 (msg) 20:46, 11 ago 2020 (CEST)
Dei test del DNA che ti dicono le origini, avevo sentito che sono fuffa. (Del tipo, per fare l'inchiesta giornalistica, un giornalista ha mandato a ciascuna compagnia più campioni prelevati da sé stesso ma indicati con nome diversi. Non solo ogni compagnia aveva trovato origini diversissime, ma anche la stessa compagnia per ogni campione). --79.50.143.229 (msg) 20:56, 16 ago 2020 (CEST)
Gli ospiti di struture ricettive devono essere per legge registrati entro 24 dall'arrivo presso la questura territorialmente competente. Art. 109 del TULPS , roba che esiste dagli anni '30 e che vale ancora pur con millemila modifiche. Nel '69 la registrazione si faceva su dei fogliettini di pochi centimetri, uno per ogni ospite, completi di dati anagrafici e estremi del documento di identità. Se a Riccione hanno ancora in qualche polveroso archivio i foglietti di quell'anno e se qualcuno ha voglia di scartabellarseli tutti e se qualcuno lo consente (cioè se la Polizia lo consente), può essere che 'sto Patroclo salti fuori... --Amarvudol (msg) 17:43, 24 ago 2020 (CEST)

Curioso, il numero di settembre della rivista di una nota catena di negozi cita questa storia! Così ho googlato e ho visto che la persona in questione (di cui sono riportati nome e cognome) si è già affidata ai social a luglio, la storia è stata citata da molti siti. La copertura mediatica (a livello locale e non solo), sembra buona, la mia metà idealista è fiduciosa e spera che si trovi presto il misterioso "Patroclo" che non si chiamava Patroclo. (La mia metà scettica trova strano il fatto che due persone che sostengono di cercare il padre biologico da 20 anni... spuntino solo adesso - e liquida la storia come bufala estiva. La mia metà detective della domenica - aspetta un attimo, ma quante metà ho??? - dice che le pagine facebook delle due donne in questione sembrano realistiche, con vari post, gatti d'ordinanza, 200+ amici etc, e giustifica le sorelle: a volte la buona idea non arriva subito). --79.44.121.79 (msg) 08:25, 3 set 2020 (CEST)

Quando al tempo risposi a 2.xxxx pensavo che fosse una qualche sua amica, non immaginavo che fosse ormai un caso mediatico in Romagna, raccontato da siti e addirittura dalla tv di stato sammarinese. Googlando un vago olandese cerca padre si trova tutto, nomi e persino le foto della madre e le lettere che il nostro Patroclo (che poi, il suo vero nome mica è così tanto "non comune") le spediva. Quindi non è stata solo una tro****a occasionale, ma tra i due c'è stato un contatto anche dopo il rientro della donna nei Paesi Bassi, e non è escluso che tra i beni della madre purtoppo deceduta nel 97 non si possa trovare l'indirizzo. Messa come era stata descritta all'inizio sembrava un'impresa senza speranza, ma per come stanno le cose non è escluso che Patroclo salti fuori (ammesso che sia ancora in quella zona, o ancora vivo). Poi non è vero che dopo 20 anni salta fuori a cercare il padre, da ciò che ho letto è dal 97 che la signora olandese cerca di ricostruire la sua famiglia, infatti ha già ritrovato alttre sorelle. Per quanto riguarda il padre inizialmente pensava fosse a Rimini, e che la foto fosse stata scattata a Riccione lo ha scoperto solo dopo che si è affidata ai social. Sono convinto che non è affatto una bufala. Serviva tempo per dare un contesto sufficiente a chiedere aiuto. Auguri Sanny, spero che ritrovi papà Italo (tanto che serve mascherare i nomi, sono ovunque)--87.3.143.250 (msg) 09:55, 3 set 2020 (CEST)
Se lo trova, spero ce lo faccia sapere :) --79.44.121.196 (msg) 19:43, 11 set 2020 (CEST)

Dichiarazione di secessione

Ho una domanda che non saprei se definire politica o legale. É pura curiosità. Cosa è successo in Catalogna pochi anni fa lo abbiamo visto tutti, ma quella è la spagna; invece, se in Italia un qualsiasi ente amministrativo locale (quindi un consiglio comunale, provinciale o regionale) dovesse promulgare una legge dove si sancisce l'indipendenza dall'Italia del territorio amministrato, cosa succede in base al nostro codice civile/penale/costituzionale (sono un po' ignorante in materia)? Quali conseguenze ci sarebbero? --95.235.144.18 (msg) 11:40, 7 set 2020 (CEST)

Nel caso di dichiarazione di secessione, ci sarebbe l'art.5 della Costituzione che inizia con "La Repubblica, una e indivisibile...". Articolo che tra l'altro è nella parte iniziale della Costituzione (i "Principi fondamentali", assolutamente inderogabili). Non serve nemmeno che venga sollevata l'eccezione di costituzionalità presso la Corte Costituzionale (la pronuncia della Corte Costuzionale avviene in seno a procedimenti giudiziari molti lungi, occorrono molti mesi). Basterebbe impugnare la dichiarazione di secessione di fronte al TAR e in pochi giorni farebbe la fine della recente ordinanza di Musumeci, governatore della Sicilia, che imponeva lo sgombero degli stranieri sbarcati e ricoverati nei centri di prima accoglienza (la Costituzione prevede che tale competenza non spetta alle regioni). --12:41, 7 set 2020 (CEST) -Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Skyfall (discussioni · contributi).
Solo una bocciatura del TAR quindi? Non sono previsti commissariamenti o arresti per ribellione, sedizione o attentato allo stato (mi sto basando su quello che ho visto in Catalogna)?--95.235.144.18 (msg) 13:40, 7 set 2020 (CEST)
L'atto di secessione, se emesso da un Ente, puo' essere annullato dal TAR competente territoriamente (senza neanche passare per la Corte Costituzionale, visto il recente precedente di Musumeci). Se l'Ente che lo ha emesso è un Comune (o un altro Ente incluso nel Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), potrebbe rischiare il commissariamento (vedi Commissario prefettizio), ma è una mia ipotesi personale. Se poi fa altre azioni (tipo occupazione di un territorio, di uffici, appropriazione indebita di beni materiali ecc.), ci sarebbe un precedente vagamente simile (vedi Isola delle Rose (micronazione)) che però non era un Ente, ma un privato. --Skyfall (msg) 13:46, 7 set 2020 (CEST)
PS La Lega di Bossi negli anni novanta si è profusa di dichiarazioni di indipendenza, nomina di un parlamento della Padania, di pellegrinaggi a Pondida, ecc., ma non è mai conseguito nulla. Anche lo "stato" di Seborga si era dichiarato indipendente (le autorità italiane lo hanno trattato come iniziativa folkoristica per attirare i turisti). Visti i precedenti, nel nostro ordinamento occorrerebbe qualche altro atto oltre alle dichiarazioni di indipendenza. Persino il battere moneta, esplicitamente vietato dal nostro codice penale, è stato talvolta, ma non sempre, tollerato come iniziativa folkoristica (localmente, per brevi periodi e sotto forma di buoni spesa liberamente accettabili oppure no dai negozianti locali). A mia memoria personale, mi pare che non sia stato mai applicato il temibile art. 241 del Codice penale in questi casi, in quanto prevede l'esecuzione di "atti violenti" (12 anni di reclusione). Una dichiarazione di secessione non è un atto violento. --Skyfall (msg) 14:12, 7 set 2020 (CEST)
[@ Skyfall] c'è anche il caso del consiglio regionale del Veneto, che approvò la legge regionale n. 16 del 2014, concernente l'indizione di un referendum consultivo sull'indipendenza del Veneto: venne ovviamente impugnato dal Governo italiano, instaurando un giudizio sulla legittimità costituzionale sul provvedimento normativo regionale. La corte costituzionale, con sentenza n. 118 del 25 giugno 2015, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del referendum consultivo sull'indipendenza di un'ipotetica Repubblica veneta dall'Italia, poiché le scelte fondamentali di livello costituzionale sono precluse ai referendum regionali e in quanto il quesito era in aperto contrasto col principio di unità e indivisibilità della Repubblica italiana. Alla fine però venne concesso un "contentino", che portò al Referendum consultivo in Veneto del 2017. --Holapaco77 (msg) 08:07, 11 set 2020 (CEST)
Il referendum consultivo non è incostituzionale: non è proprio previsto dalla Costituzione italiana. Infatti non è vincolante né ha alcuna conseguenza legale... --Skyfall (msg) 20:30, 11 set 2020 (CEST)

Segnalazioni anonime

Ogni tanto si legge tra le news una notizia del tipo: "Scoperta dalle forze dell'ordine una piantagione di marijuana grazie a una segnalazione anonima". Mi chiedo però in che modo sia possibile segnalare qualcosa in modo totalmente anonimo alle forze dell'ordine. In passato la cosa era molto semplice: bastava chiamare il 113 da un telefono pubblico. Ma oggigiorno i telefoni pubblici sono ormai pressoché scomparsi; a meno di non voler spedire una lettera anonima (con tanto di francobollo), vi è un qualche modo più semplice per segnalare in modo anonimo qualcosa di illegale alle forze dell'ordine? --3knolls (msg) 20:35, 7 set 2020 (CEST)

Io di queste cose non capisco una cippa, ma mi pare sia possibile anonimizzare il proprio numero di cellulare, o no? --Syrio posso aiutare? 21:05, 7 set 2020 (CEST)
Temo sia inutile.--3knolls (msg) 21:23, 7 set 2020 (CEST)
Semplicissimo: togli la sim dal tuo cellulare. In questo modo è possibile fare solo chiamate di emergenza (112), che risulteranno provenire da nessun numero telefonico. Il tuo telefono si aggancerà alla prima rete cellulare che trova, indipendentemente che sia del tuo operatore o no, anche perché senza sim non avrebbe nessun operatore di riferimento. Non è nemmeno considerabile come una chiamata da numero privato (o sconosciuto che dir si voglia), poichè non esiste nessun numero chiamante. So che sembra strano ma è così--79.51.162.68 (msg) 10:32, 8 set 2020 (CEST)
[↓↑ fuori crono] Per l'ordinaria amministrazione (leggi: segnalare un reato minore) va bene, ma nel caso in cui le FFOO avessero davvero voglia di rintracciarti, tieni presente che il gestore traccia l'IMEI. --Captivo (msg) 00:12, 9 set 2020 (CEST)
Be', di solito nelle stazioni principali i telefoni pubblici ci sono ancora (almeno a Genova). Oppure effettuare la chiamata con skype, con un profilo fake e collegandosi ad una rete wi-fi aperta? O un telefono usa e getta come quelli che vanno tanto di moda nei telefilm americani?
Anche se in realtà secondo me quando dicono "chiamata anonima" significa semplicemente che chi ha chiamato non ha voluto lasciare le proprie generalità, ma volendo la polizia potrebbe risalire alla sua identità. O semplicemente che già sanno chi è, ma lo definiscono anonimo per proteggere ed evitare ritorsioni alla fonte. --Postcrosser (msg) 10:36, 8 set 2020 (CEST)

[ Rientro] Perfetto, adesso è tutto più chiaro, anche se naturalmente tali metodi avrebbero pur sempre il limite di lasciare una traccia vocale potenzialmente riconoscibile. E allora aggiungo un'ultima domanda: sarebbe possibile inviare una segnalazione scritta totalmente anonima? Intendo dire: sarebbe possibile inviare un'e-mail (o qualcosa del genere) in tutto e per tutto anonima?--3knolls (msg) 11:59, 8 set 2020 (CEST)

Se intendi inviare una mail senza che il destinatario possa vedere l'indirizzo del mittente penso di no, ma non ne sono sicuro al 100%. Se intendi inviare una mail senza che nessuno possa rintracciare te mittente dall'indirizzo direi di sì. Crei un account mail farlocco tra uno dei tanti servizi dai più gettonati (gmail) a quelli più esotici (io per esempio ho una mail @seznam.cz che uso quando sono su quei siti che vogliono per forza la tua mail. è la mia mail spazzatura) connettendoti attraverso una VPN (cosa migliore) o un proxy che non sia trasparente. Le VPN di solito sono a pagamento ma ce ne sono anche gratuite (tunnelbear è l'unica gratis che conosco) e con quelle sei abbastanza in una botte di ferro, invece i proxy sono gratuiti e devi semplicemente configurare il browser con IP e porta d'ingresso, però molti sono trasparenti quindi si potrebbe riuscire ad arrivare a te, e molte volte non riesce a partire la connessione. Se poi uno è intelligente e deve fare una segnalazione alle autorità italiane volendo rimanere anonimo usa una VPN/proxy di uno stato estero magari non comunitario. E quando hai finito una bella pulizia dei biscottini ed è fatta.
In qualunque caso, il modo che garantisce al 100% l'anonimato resta sempre la cara e oramai fuori moda lettera scritta, imbustata e infilata in una buca delle lettere con un francobollo (per 1 € e 10 centesimi direi che può valere la pena)--79.51.162.68 (msg) 12:44, 8 set 2020 (CEST)
Io ho sempre dato per scontato che quando si legge sui giornali "segnalazione anonima" vuol dire semplicemente che le forze dell'ordine non hanno voluto divulgare l'identità del segnalatore per n motivi; dubito che si prendano sul serio lettere anonime o telefonate con l'accento svedese.--Saya χαῖρε 13:20, 8 set 2020 (CEST)
I telefoni pubblici (cabine telefoniche) consentono anche di inviare fax in maniera anonima (rimane impresso il numero telefonico della cabina, ovviamente sta a chi scrive - e alla gravità della segnalazione - accertarsi dell'assenza di sistemi di videosorveglianza nei paraggi). Poi ovviamente è necessario appurare se la segnalazione che viene indicata come "anonima" lo è realmente ;) --Mtarch11 (msg) 13:31, 8 set 2020 (CEST)
@79.51.162.68 Sul fatto dell'anonimato al 100% della lettera scritta non ci giurerei... scommetto che se Jack lo squartatore scrivesse le sue lettere oggi Scotland Yard si divertirebbe a ricercarci qualunque traccia di impronte o dna sul foglio o sulla busta (adesso con i francoblli adesivi non li lecchi più, ma è facile che tocchi un angolo della parte adesiva mentre li attacchi), tipo di inchiostro, modello della stampante... --Postcrosser (msg) 13:32, 8 set 2020 (CEST)
Ma la traccia più evidente (come giustamente suggerito da Mtarch11) potrebbe essere una bella videocamera di sicurezza piazzata proprio accanto alla cassetta delle lettere (perdipiù pochissimo frequentate, al giorno d'oggi)... Ad ogni modo ringrazio l'ip, non sapevo che esistesse una vpn free..--3knolls (msg) 13:44, 8 set 2020 (CEST)
@Postcrosser Sì ovviamente c'è anche il DNA, non avevo voluto considerare delle coseguenze così drastiche. Poi dipende, se uno scrive alla polizia una lettera anonima con scritto "Gino ruba i polli di Renzo" non penso che arrivino a fare il test del DNA per scoprire chi l'ha inviata. E sono convinto che Scotland Yard si metterebbe sulle tracce di Jack lo squartatore anche se mandasse una mail da una VPN nello Zambia. Poi credo che uno che si è spinto a un livello simile sta bene attento a non lasciare tracce organicobiologiche su quello che spedisce.
@3knolls Per quanto riguarda le videocamere che inquadrano le buche delle lettere, okay potrebbero esserci ma il destinatario di una lettera non può sapere in alcun modo in quale buca è stata infilata. Può solo vedere il timbro del CMP attraverso la quale è passata. Quindi al limite si andrà a guardare le riprese di tutte le videocamere che inquadrano una cassetta delle lettere nell'area di competenza di quel CMP. E nessuno può nemmeno sapere con precisione data e ora in cui è stata imbucata quella lettera. Inoltre, okay in pochi oggi spediscono lettere, ma credo che in un giorno ci sarà più di una persona che infila qualcosa in una buca di competenza di un qualsiasi CMP. È una missione quasi impossibile, e ribadisco non tutte le buche delle letetre sono videosorvegliate, anzi solo una minima parte penso che lo sia. E infatti da anni la buca delle lettere a 50 metri da casa mia viene usato come pisciatoio dai ragazzini e nessuno ha le prove. Una vera rottura di balle per me che sono iscritto a postcrossing--79.51.162.68 (msg) 14:08, 8 set 2020 (CEST)
Collega! ^_^ --Postcrosser (msg) 16:11, 10 set 2020 (CEST)

Golf e denaro

Gli atleti più pagati sono notoriamente quelli che praticano sport di grande diffusione e popolarità: piloti automobilistici e calciatori in Europa, cestisti e giocatori di football in America, mentre i campioni degli sport minori si devono accontentare spesso di ciò che basta per campare (e neppure sempre). Questo perchè la grande popolarità fra sponsorizzazioni, diritti e marketing muove montagne di soldi. Esiste però una significativa eccezione: il golf. Da dove provengono gli enormi compensi dei golfisti professionisti? Premi? Ingaggi? Sponsorizzazioni? E a chi conviene investire in uno sport così di nicchia? Quale ritorno ne ha?--StefBiondo 12:12, 8 set 2020 (CEST)

Senza nessuna pretesa di autorevolezza, il fatto che non sia uno sport molto seguito in Italia può ingannare visto che per Focus è tra gli sport più popolari al mondo. Dopotutto ci sono sponsor disposti a pagare anche ragazzi per giocare ai videogiochi, non trovo così sorprendente il fatto che il golf abbia molti sponsor.--Saya χαῖρε 13:26, 8 set 2020 (CEST)
Da buon italiano la statistica di Focus mi sorprende molto. Anzi moltissimo. Al punto che non so se ci credo.--StefBiondo 09:26, 9 set 2020 (CEST)
Allora le info presenti qui ti sorprenderanno ancor di più --5.171.24.217 (msg) 14:44, 10 set 2020 (CEST)
Beh, mica tanto. Oltre ad essere lo sport nazionale scozzese (in disaccordo con la cartina), sarebbe popolare o importante (con significati tutti da interpretare) nel sud est asiatico e in Gran Bretagna. Fonti zero. Non ne sono molto impressionato.--StefBiondo 13:07, 11 set 2020 (CEST)
[@ Stefanobiondo]Hai ragione su Focus; QUI (PDF) un report un po' più serio, che rende già l'idea anche se non parla del giro di affari.--Saya χαῖρε 13:40, 11 set 2020 (CEST)
Ecco, questo invece è illuminante e rende bene l'idea di quanto la diffusione sia estremamente frammentaria: in tutta la Russia ci sono un terzo dei campi da golf presenti in Islanda...--StefBiondo 20:32, 11 set 2020 (CEST)

Seggi nelle scuole

Perché i seggi elettorali si trovano nelle scuole? Attualmente si possono trovare in altri luoghi? Storicamente è sempre stato così. La pagina in questione si limita a dire che Generalmente i seggi vengono allestiti negli edifici scolastici. Grazie. --5.171.24.217 (msg) 14:42, 10 set 2020 (CEST)

  • Serve una struttura con numerose stanze separate (non puoi usare un palazzetto dello sport, per esempio, perché l'accesso alle singole postazioni di voto deve essere facilmente controllabile per evitare brogli e contestazioni) di ragionevole dimensione (non vuoi nemmeno che ogni stanza abbia spazio per una sola cabina elettorale, con enorme spreco di personale).
  • Le stanze devono essere sgombrabili per far posto alle cabine elettorali (con sufficiente distanza tra di loro) e ripristinabili a lavori ultimati. In un tipico ufficio, ogni scrivania include computer e documenti, e prevede l'allacciamento della corrente e del telefono; per contro, i banchi delle scuole non sono attaccati a nulla e non è previsto che le aule dove si svolgono le lezioni contengano documenti riservati: una volta spostati i banchi, resta una stanza totalmente vuota senza elementi di separazione e senza cavi/prese/botole sparsi per il pavimento.
  • Vi sono infine un certo numero di requisiti tecnici (accessibilità, illuminazione, struttura) che coincidono con quelli già imposti agli edifici scolastici: altre strutture potrebbero avere caratteristiche idonee, ma non è detto che qualcuno si sia mai scomodato a certificarlo e a mantenere tale certificazione nel tempo, se non è già imposto per legge a priori, solo per essere disponibile per 2 giorni ogni tot anni. :-)
-- Rojelio (dimmi tutto) 15:52, 10 set 2020 (CEST)
La scelta del luogo dei seggi è di competenza della commissione elettorale comunale, ma non esiste un vero e proprio obbligo di utilizzare gli edifici scolastici; sono abbastanza sicuro che in comuni molto piccoli privi anche delle scuole elementari i seggi sono allestiti presso il palazzo del municipio. Esistono anche sezioni elettorali "speciali" collocate in ospedali e carceri, per quanto a esse possono accedere solo determinate categorie di persone (degenti e personale sanitario in servizio per le prime, carcerati e personale delle carceri per le seconde).
Di base, è difficile trovare luoghi migliori delle scuole: a quanto già detto da Rojelio, si può aggiungere che gli edifici scolastici sono ripartiti abbastanza uniformemente sul territorio delle grandi città (si trovano sia in periferia che in centro), la loro collocazione è generalmente nota a tutti coloro che vivono nello stesso quartiere, e sono abitualmente serviti dai mezzi pubblici. --Franz van Lanzee (msg) 16:20, 10 set 2020 (CEST)
Che io sappia non è mai stato stabilito che i seggi debbano trovarsi nelle scuole: peraltro non tutti i seggi sono nelle scuole, molti comuni hanno le prime sezioni nella casa comunale.
In realtà il solito testo unico in materia elettorale dice solo che le commissioni elettorali ripartiscono il territorio in zone, ognuna di competenza di una singola sezione, in maniera che ogni sezione abbia fra i 500 e i 1200 elettori, e ne stabiliscono il luogo di riunione; la legge inoltre stabilisce che in una singola sede di seggio non possano trovarsi più di 4 sezioni (limite innalzabile in zone ad alta densità abitativa fino a 12). La legge 59/1997, art.17, comma 50 ha poi specificato che i comuni, nel riformare le ripartizioni, scelgano il più possibile sedi di seggio in edifici NON scolastici.
Qui però ci si scontra coi problemi pratici identificati da Rojelio: l'edificio deve essere pubblico, allestibile e sgombrabile senza troppi problemi, e soprattutto ben distribuito sul territorio (perchè non puoi metterne troppi insieme e non puoi metterli troppo lontani dall'abitazione degli elettori); deve avere almeno un'altra stanza oltre a quelle per le sezioni e deve avere i servizi (ricordiamoci che le Forza Pubblica vive e dorme lì finchè tutte le sezioni chiudono). Escludi ospedali (intralcerebbero il lavoro dei sanitari) e uffici di polizia (troppi documenti riservati) e ti rimangono solo le scuole (che sono ben distribuite, sono pubbliche e se interrompono l'attività 3-4 giorni non muore nessuno); al massimo puoi raccattare qualche stanza in municipio (o in circoscrizione, per i comuni più grandi) o una palestra, ma poca roba. Ci sarebbero anche le caserme dismesse, ma se sono dismesse saranno pure in stato di semi-abbandono: quanto ci costa renderle agibili per 2 giorni?!
PS: in palestra potresti mettere solo una sezione (negli spogliatoi non ci si sta un seggio) perchè non è previsto che due sezioni condividano la stessa stanza (poi già mi immagino la confusione con due urne nella stessa stanza...). Quindi anche se il comune recuperasse una campo da calcio al coperto avrebbe piazzato solo 1 delle N sezioni.--Equoreo (msg) 16:49, 10 set 2020 (CEST)
La alternativa delle caserme dismesse non è praticabile: oltre ad essere spesso non agibili, sono troppo poche. Anche quella di fare votare direttamente in municipio non è praticabile: prendiamo ad esempio una città di 100.000 abitanti, quindi senza suddivisioni in municipalità. Vi immaginate tutti gli elettori (70.000-80.000 persone) tutte accalcate attorno all'edificio del municipio che cercano di entrare? Anche utilizzare le caserme non dismesse dei carabinieri sarebbe non praticabile. Ci sono enormi problemi di sicurezza (non puoi mica far scorazzare la gente in una caserma dei carabinieri alla ricerca di un bagno, troppi fascicoli con rilevanza penale), oltre al fatto che nei paeselli del mio entroterra a volte vedo 1 caserma di carabinieri ogni 2 comuni ('affluenza al voto degli anziani crollerebbe). Viceversa gli uffici delle poste italiane sono più diffusi, però scartati perché si prestano poco come seggi elettorali e perché sono tecnicamente di una azienda a diritto privato (anche se il maggiore azionista e lo Stato). Infine le chiese, se svuotate e divise in stanze con pareti provvisorie, sono l'unico tipo di struttura assieme alle scuole molto diffuse sul territorio, ma vi immaginate cosa significa requisirle tra l'altro per LA DOMENICA, come seggi elettorali? --Skyfall (msg) 07:54, 11 set 2020 (CEST)
Anche supponendo che non sussistano problemi "spirituali" ad usare le chiese di domenica (non è così, torneremmo ai tempi del Non expedit), solo alcune chiese sono di proprietà pubblica (e comunque soggetta a determinati vincoli di destinazione d'uso). Per le altre sarebbe necessaria una requisizione temporanea, a cui deve, per legge, seguire il pagamento di un giusto indennizzo... quanto ci costano quei 4 giorni di scuola in più?
Il problema vero non è DOVE sono i seggi, ma COME sono i seggi: in Italia si vota con rituali bizantini, con le stesse procedure del 1957, che richiedono molto spazio, per molto tempo, con molta gente al lavoro. Ricordo di essere stato a Losanna durante uno dei tanti referendum: in tutta Losanna (130k abitanti) ci sono 6 seggi aperti dalle 9 alle 11 di domenica; a Salerno (che ha la stessa popolazione) ce ne sono 152, aperti dalle 7 alle 23 (quest'anno pure mezzo lunedì). La differenza è che gli svizzeri votano quasi tutti per posta, gli italiani devono recarsi ognuno nella propria sezione, dove uno sfoglia un librone per accertarsi di quello che c'è già scritto sulla tessera elettorale, riporta sul librone il numero del documento (necessario perchè sulla tessera non c'è la foto) e su un altro quaderno il numero della tessera elettorale (fare uno spazio apposito sullo stesso librone pareva brutto...); poi l'elettore riceve una scheda precedentemente timbrata a mano e siglata (cosa di cui, secondo le istruzioni, bisogna vantarsi con l'elettore) assieme a una matita specialissima (perchè la penna lascia il solco, quindi uno con occhio di falco e accurata conoscenza della geometria proiettiva potrebbe capire la scelta dell'elettore sulla base della posizione del fantomatico solco sul retro della scheda chiusa); indi si reca, da solo, in una cabina distante almeno due metri da ogni finestra aperta (nel caso ci fosse qualcuno col telescopio da fuori) dove, finalmente, vota; poi, prima di uscire, richiude la scheda (sfoggiando doti da abile enigmista) secondo la piegatura e la riconsegna al presidente (eccetto quest'anno), che verifica che la scheda sia la stessa di prima e la infila nell'urna; ora il presidente "fa attestare che Tizio ha riconsegnato la scheda", quindi torniamo al librone iniziale, cerchiamo di nuovo il nome di Tizio e lo spuntiamo (di nuovo); infine l'elettore riceve indietro la tessera elettorale con sopra l'agognato timbro, che gli impedirà di andare a votare in una sezione dove non compare sul librone e dove quindi non lo farebbero comunque votare. Tutto questo per OGNI singolo elettore.
Inutile dire che ognuna di queste paranoiche contromisure ha almeno una falla grande come una casa, peraltro nota a chiunque abbia mai lavorato in uno dei 61.567 seggi italiani. Forse prima di cercare nuovi spazi, sarebbe il caso di rendere efficienti quelli che già abbiamo: se i comuni avessero meno seggi e le votazioni non durassero fino a notte fonda (non parliamo poi dello scrutinio...), l'allestimento si potrebbe fare il sabato mattina (le elementari sono già chiuse) e il disallestimento il lunedì sera, per un totale di 1 giorno di scuola perso.--Equoreo (msg) 12:21, 11 set 2020 (CEST)
Grazie [@ Equoreo] per aver reso l'idea in maniera così spassosa! Consiglio di leggere con un intonazione alla De Luca--Saya χαῖρε 12:34, 11 set 2020 (CEST)
[@ Sayatek] Ti garantisco che su quelle istruzioni ci sono cose ancora più spassose... Sapevi che il presidente, prima dell'apertura della votazione, deve "illustrare ad alta voce le modalità di votazione"? Ora immaginati un corridoio di una scuola, con 5-6 seggi: alle 6.55 di domenica mattina, davanti a nessuno (ripeto, alle 6.55 di domenica mattina) 5-6 presidenti sulla soglia del loro seggio annunciano in coro che si vota tracciando un segno su SÌ, se si vuole votare sì, o su NO se si vuole votare no. Sempre secondo le istruzioni, sarà cura dei presidenti ripetere tale fondamentale proclama più volte nel corso della giornata "in modo che tutti gli elettori ne abbiano conoscenza" (sic). O vogliamo parlare dell'urna che, dopo aver fatto constatare che è vuota, va sigillata il sabato pomeriggio; salvo poi riaprirla la domenica mattina, per verificare che sia ancora vuota, e poi risigillarla...
Se non sei ancora in preda alle risate ti racconto anche della mitica lista aggiunta per aviatori e naviganti... ora immagina di essere a Milano, che non ha nè mare nè aeroporti (gli aeroporti di Milano non sono entro i confini comunali di Milano); chi dovrebbe prendere posto in una tale lista? Le mongolfiere? Le canoe sui Navigli? Dettagli che non impediranno al ministero di mandarti tali liste (due, una maschile e una femminile), ognuna di una decina di pagine (manco venisse a votare un battaglione di paracadutisti) che andranno comunque compilate, firmate e timbrate solo per scrivere al fondo che "la presente lista contiene 0 elettori".--Equoreo (msg) 13:43, 11 set 2020 (CEST)
Ho fatto la scrutatrice per 5 anni, ed è stata una esperienza anche oggi fonte inesauribile di aneddoti, come la comitiva di anziani che si presenta alle 6:55 della domenica mattina (sic!) facendoci fretta per aprire il seggio perchè altrimenti avrebbero perso il pullman con cui stavano partendo per la gita (nota: pullman prenotato solo per loro) --Postcrosser (msg) 14:50, 11 set 2020 (CEST)
Voi... e io che ho avuto la malsana idea di fare lo scrutatore in questo referendum? Gli ultraottantenni e il voto elettronico--87.2.44.40 (msg) 16:11, 11 set 2020 (CEST)

Leggendo ho pensato a queste domande correlate:

  • Questo riguarda l'Italia, immagino. E com'è la situazione negli altri Stati?
  • Esistono (in Italia) comuni senza neppure la scuola elementare?
  • Cos'è la "casa comunale"? Il municipio?

P.S. scuole servite dai mezzi pubblici, non è detto. Di solito le scuole sede di seggio sono le elementari, a volte le medie. Che servono una zona abbastanza limitata, non è detto siano servite dai mezzi pubblici. --87.15.8.252 (msg) 00:57, 13 set 2020 (CEST)

Esistono diversi comuni senza nessuna scuola, ma si tratta di centri abitati di poche decine di abitanti, per i quali è sufficiente un solo seggio per il quale credo non sia difficile trovare un locale adatto (municipio, ex scuola - ad esempio nel mio comune una delle frazioni ha un seggio distaccato, allestito in quella che era la scuola fino a 30-40 anni fa - sala polivalente, locale della parrocchia...)
Se una scuola non è servita dai mezzi pubblici e ci sono delle persone che non riescono ad arrivare al seggio neanche con un passaggio di amici o parenti, almeno nei paesini di solito il comune organizza un servizio di accompagnamento. Durante una votazione tenuta a febbraio, nell'entroterra del mio paese era nevicato (cosa che di solito capita una volta ogni 10 anni) e ricordo che la protezione civile era andata con la jeep a prendere a domicilio tutti gli anziani che ne avevano bisogno per accompagnarli al seggio e ritorno.
Sì, per casa comunale intendevo la sede degli uffici del Comune.
La sede del seggio deve essere accessibile dagli elettori senza eccessivo sforzo, quindi o è vicina, o devono esserci mezzi pubblici a disposizione; spesso i comuni organizzano anche servizi navette, specie per gli anziani.
Il fatto che le sezioni siano in scuole elementari, talvolta medie, non è un caso: le disposizioni del Ministero invitano a scegliere, nel caso ci si serva di edifici scolastici e nei limiti del possibile (problemi di distanze, appunto), prima le scuole di grado inferiore.
La Germania è organizzata con sezioni simili alle nostre, anche nelle scuole; sono meno, visto che gran parte degli elettori votano per posta. La differenza principale è che lo scrutinio è centralizzato: alla chiusura dei seggi (che avviene a orari umani) le urne vengono trasferite in un centro comune dove vengono scrutinate tutte.--Equoreo (msg) 10:40, 13 set 2020 (CEST)
Esistono (in Italia) comuni senza neppure la scuola elementare?: la vallata alpina piemontese dove trascorro le vacanze è territorialmente suddivisa in tre diversi comuni, ma le scuole (asilo, elementari e medie) si trovano in uno solo dei tre. --Franz van Lanzee (msg) 16:18, 14 set 2020 (CEST)

[ Rientro] perdonate il palese abuso (o hijacking della domanda), ma la votazione per posta (che apparentemente sembra realmente la panacea a molti problemi) non si presta ancora di più a eventuali brogli? Voglio dire, il sistema usato in Italia oggi, bellamente descritto da Equoreo, ha le sue belle falle oltre che problematiche, ma un voto per posta non rischia di aumentare la possibilità di condizionare il voto? Il complottaro che è in me, per esempio, guarda con molto sospetto il voto degli italiani all'estero--Saya χαῖρε 17:04, 14 set 2020 (CEST)

Proviamo a capovolgere il problema: non è certo facile/possibile allestire i seggi elettorali in piazza, al parco, nelle chiese, palestre, tendoni, allo stadio, voto domiciliare, ecc. per le ragioni che [@ Rojelio, Franz van Lanzee, Equoreo] hanno riassunto perfettamente. E allora, per evitare polemiche sul "perdere" tre giorni di scuola in nome della democrazia, si potrebbe fare lezione in piazza, al parco, in chiesa o negli oratori, palestra, tendoni, allo stadio o a domicilio cioè on-line (come avvenuto finora negli ultimi mesi). Gli ultimi 7 mesi hanno dimostrato che è possibile fare scuola anche fuori degli edifici scolastici: nel mio paesino, gli insegnanti delle elementari stanno organizzando le attività scolastiche nel giardino della scuola, all'esterno. --Holapaco77 (msg) 21:17, 15 set 2020 (CEST)
 
[@ Equoreo] nell'ambito dei "rituali bizantini" hai dimenticato di citare la mitica lampada a petrolio obbligatoria in ogni sezione elettorale da accendere in caso di black-out. --Holapaco77 (msg) 21:24, 15 set 2020 (CEST)
Parlo da presidente di lungo corso :p Non c'è più la lampada a petrolio (hanno inventato la lampada a pile) :) però in taluni paesi si usano ancora delle transenne divisorie da soffitto e cabine in metallo che nemmeno nei paesi a rischio colpo di stato si usa più--☼ Windino ☼ [Rec] 21:39, 15 set 2020 (CEST)
[@ Windino] idem, anche io sono presidente di seggio, ma la civiltà della pila non è ancora arrivata (la foto qua a fianco l'ho scattata io nel 2014). --Holapaco77 (msg) 06:16, 16 set 2020 (CEST)
Oh ma stavamo dimenticando le urne di legno ? (Che sistematicamente finivano in umide cantine o solai polverosi). La scheda pieghevole fornita dalle preture è più recente dei pannelli solari. Quest'anno i fortunati avranno una dotazione decennale di disinfettante e mascherine, altro inno al sistema Italia: quando hai in abbondanza (pagata a malo modo) devi dimostrarlo anche sprecando, non esiste fare gioco di squadra.--☼ Windino ☼ [Rec] 07:53, 16 set 2020 (CEST)
[@ Holapaco77] Anche a me (presidente da anni, in due diverse grandi città) questa lampada a petrolio (vedo che forniscono anche il petrolio!) non è mai stata data; e a dirla tutta, nemmeno quella a pile... in compenso mi forniscono sempre due gomitoli di spago (va' a capire perché...).
Lo spago sarebbe per legare i pacchetti di schede; che poi si usano gli elastici bene ma caso mai si rompano.
[@ Windino] Non giurerei sulla fornitura decennale di mascherine: leggevo una circolare secondo cui dovevano essere forniti 4 paia di guanti per componente del seggio, 8 mascherine per componente e una piccola scorta da usare "oculatamente". Se ci aggiungi l'obbligo di cambiarle ogni 4 ore non è che ne avanzino...
[@ Sayatek] Il voto per posta ha una falla enorme (che in effetti hanno tutti i sistemi): l'elettore che si presta al voto di scambio. Col voto per posta è facile segnare e imbucare la scheda davanti a chi ti promette 20€ per il tuo voto (o direttamente vendergliela), e la cosa diventa impossibile da sanzionare. Al seggio è un po' più difficile, ma con gli smartphone è diventato un gioco da ragazzi anche lì; sì, per legge non puoi entrare in cabina col telefono, ma non posso far perquisire chiunque mi dica "non ce l'ho"; e una volta che uno entra dietro a una cabina alta due metri e chiusa su 3 lati (ma in alcuni comuni hanno proprio delle specie di confessionali con porta) io che ne so di quello che fa?
A parte quando ti capita quello a cui - dopo aver risposto di non avere nessun cellulare - gli squilla il telefono mentre è dentro la cabina, e lui non solo risponde invece di buttare giù, ma si mette proprio a fare la telefonata... --Postcrosser (msg) 14:26, 16 set 2020 (CEST)
[@ Postcrosser] Dilettante... Dice che non ha il telefono, fotografa la scheda e si fa beccare perchè non ha tolto l'audio e il telefono fa clic... Vi risparmio il pomeriggio da incubo fra verbali, deposizioni e sequestri...--Equoreo (msg) 18:45, 16 set 2020 (CEST)
Il resto del procedimento non cambia; ecco, magari usiamo solo cassette apposite nei comuni o negli uffici postali (al chiuso, insomma); magari affidiamo la consegna alla forza pubblica invece che alle poste... poi ti fidi che chi scrutina il voto lo faccia bene, esattamente come fai adesso (oppure ti vai a vedere lo scrutinio di persona, cosa che non fa mai nessuno).--Equoreo (msg) 09:13, 16 set 2020 (CEST)
@Sayatek, hai dato il la per una notizia fresca: poste italiane, qualcuno avrà sentito, è stata condannata a pagare una multa (5Ml) per avere male propagandato il proprio servizio di raccomandate e i tg dicevano che per tale disservizio sono finiti in prescrizione tanti processi. (Presumo notifiche non arrivate in tempo). Per un servizio di voto collegato alle poste di stato forse è ancora presto.--☼ Windino ☼ [Rec] 13:42, 16 set 2020 (CEST)

AAA cercasi qualcuno che sa il cinese

Salve. Io presumo che sia cinese ma non ne sono affatto sicuro. Mi è stato recapitato un foglio dove c'è scritta la cosa che ho scannerizzato ingrandendo e potete vedere qui. Secondo l'app di google translate significa "non parlare con la mucca" ma non ha alcun senso. Anche perchè cambiando l'angolazione con cui lo inquadro con il traduttore mi esce di tutto e di piu, da "la storia di (segni cinesi)" a sillabe senza senso. Qualcuno mi saprebbe tradurre l'immagine per cortesia? --93.36.26.236 (msg) 13:33, 16 set 2020 (CEST)

È giapponese. La prima parte (ドンチャック) è scritta in katakana ed è il nome "Don Chuck" (alla lettera è scritto "Don Chakku"), mentre gli ultimi due (物語) sono kanji e significano "monogatari" (storia). Quindi è "Don Chuck Monogatari", "la storia di Don Chunk"... ma è più facile che tu lo conosca con il titolo italiano di Don Chuck castoro. :-D -- Rojelio (dimmi tutto) 13:51, 16 set 2020 (CEST)
Per inciso... più che la app del Traduttore, consiglio tantissimo quella di "Google Lens": fa miracoli. ^_^ -- Rojelio (dimmi tutto) 13:58, 16 set 2020 (CEST)
Grazie mille. Non che la cosa abbia più senso del "non parlare con la mucca" ma almeno ho una traduzione certa.--93.36.98.20 (msg) 14:18, 16 set 2020 (CEST)
Sì beh, poi perché tu abbia un foglio con su scritto il titolo di quel cartone è un mistero che solo tu puoi svelare. XD -- Rojelio (dimmi tutto) 14:19, 16 set 2020 (CEST)
È scritto sul retro di un avviso del comune che ho trovato nella posta. Non credo che scopriró mai il perché, ma almeno adesso ho un curioso aneddoto da raccontare (nonché un earworm perché sono andato a risentirmi la sigla su youtube). In ogni caso mi sorge un dubbio più serio. Premesso (come penso si sia già capito) che sono completamente ignorante in fatto di lingue orientali, mi hanno sempre detto che ciascun ideogramma indicava una parola completa. Invece da quello che mi hai detto ce ne sono 2 che indicano il termine "monogatari". Inoltre, "Don Chuck" o meglio "Chakku" è composto da 2 parole, invece si scrive con molti piú caratteri (ドンチャック). E non vedo nemmeno la spaziatura a dividere "Don" e "Chuck". Allora come funziona il giapponese? E come si capisce la spaziatura?--93.33.25.145 (msg) 20:53, 16 set 2020 (CEST)
Nel post di Rojelio c'era il link Katakana, dai un'occhiata, fa anche degli esempi. Però alla voce mette un puntino per separare le parole, nella tua scritta non c'è, dovrebbe essere tra ドン (Don) e チャック (Chuck) ... --87.0.124.6 (msg) 20:52, 17 set 2020 (CEST)
Se solo avessimo un'enciclopedia che descriva minuziosamente il sistema di scrittura giapponese... -- Rojelio (dimmi tutto) 02:26, 18 set 2020 (CEST)
:) --87.14.121.161 (msg) 20:01, 18 set 2020 (CEST)

Abolizione della qualificazione automatica per le nazionali di calcio campioni del mondo in carica

Perché la Fifa, a partire dall'edizione 2006 ha abolito la qualificazione d'ufficio per le nazionali campioni del mondo in carica? --Mauro Tozzi (msg) 09:56, 10 set 2020 (CEST)

non conosco le ragioni ufficiali, ma e` ovvio che
1) con 16 squadre (prima del 1982) la possibilita` che non si qualificasse era remota ma reale, con 24 molto remota, con 32 ... se non e` in grado di qualificarsi va solo a fare una figuraccia orrenda
2) per due anni il campione non fa partite vere [mi ricordo l' Italia a Messico 86] e quindi non puo` prepararsi al meglio ed inoltre il botteghino piange perche` un Italia-Brasile amichevole produce lo stesso stimolo di un Italia-Cipro ufficiale (almeno a me - a scanso di equivoci preciso di aver citato Cipro perche` l' abbiamo incontrato agli Europei da campioni del Mondo 1982)
in definitiva PENSO che la richiesta sia venuta proprio dalle nazioni con buone probabilita` di vincere - anzi, credo di averlo letto sul Corriere della Sera, ma ovviamente non e` una fonte verificabile.

pietro--11:34, 23 set 2020 (CEST)

Accesso a Facebook

Sto cercando di entrare nella bacheca di Wikipedia su Facebook, ma all’apertura della pagina mi chiede i dati di accesso. Fino a ieri 18 settembre si poteva leggerla senza effettuare l’accesso. Ora è necessario registrarsi per leggere la bacheca? --5.169.208.208 (msg) 15:11, 19 set 2020 (CEST)

Di quale bacheca parli? Puoi lasciare un link? --Postcrosser (msg) 00:48, 21 set 2020 (CEST)

Aneddoti sulla battaglia di Parma

Buongiorno Stavo cercando informazioni riguardo ad un aneddoto sulla battaglia di Parma, nel XIII secolo, di cui sentii parlare tempo fa, ma di cui non riesco a trovare informazioni. Se non sbaglio, l'aneddoto, era a proposito di una donna, che, si mise a combattere contro le truppe imperiali (quando queste aprirono una breccia nelle mura) nonostante fosse gravemente ferita. Grazie in anticipo per la risposta.Betelgeuse2003 (msg) 14:29, 21 set 2020 (CEST)

[@ Betelgeuse2003] L'unica cosa che ho trovato che abbia a che fare con le donne è che, quando gli abitanti della città attaccarono l'accampamento imperiale, all'attacco partecipò tutta la popolazione compresi donne, vecchi e ragazzi e non solo soldati --Postcrosser (msg) 20:58, 24 set 2020 (CEST)
[@ Postcrosser] Mi sembra di ricordare che fosse una popolana di nome Iohana de ??? il congome non lo ricordo, che morì poco dopo per le gravissime ferite, ricordo che ne sentì parlare qualche tempo fa, ma purtroppo ho dimenticato il cognome e stavo cercando del materiale. Probabilmente si tratta semplicemente di una leggenda, che però trovo interessante.Betelgeuse2003 (msg) 21:56, 24 set 2020 (CEST)

Tabella di contingenza monoriga e chi quadro

Se ho una variabile nominale (con valore A, B, C, D) di cui conosco la distribuzione nella popolazione, come faccio a fare un test chi quadro su una tabella per capire se il campione è veramente casuale? Mi troverei con una tabella di contingenza con 1 riga e 4 colonne, quindi con un grado di libertà pari a zero (0x3). Quale altro test si può applicare in questi casi? --2.32.156.203 (msg) 17:58, 24 set 2020 (CEST)

Pianta di limone malata

 
Pianta di limone con foglie deteriorate per motivi sconosciuti

Buongiorno a tutti! In autunno ho piantato diversi semi di limoni in un semplice vaso di terra e sono nate due piante. Dopo che sono cresciute le ho trapiantate in due vasi separati e tutto è andato bene fino alla settimana scorsa quando mi sono accorto che alcune foglie hanno cominciato a deteriorarsi. La situazione è quella che vedete in foto ed è (al mio occhio inesperto) identica nell'altra pianta. Qualcuno sa cosa potrebbe essere e cosa si può fare per risolvere il problema? Dico subito che non mi interessano per forza i frutti, mi basta avere le piante vive :D Grazie! --Da uno, già due (dan1gia2) 17:46, 18 set 2020 (CEST)

dan1gia2 È certamente un problema di parassiti animali perché ci sono quelle "pistine" bianche sulle foglie. Fossi in te mi metterei a cercare questi animalini per riconoscerli certamente e poi andrei a comprare un antiparassitario. Credo ci siano antiparassitari a tutto tondo per agrumi, di certo male non fanno. Altrimenti cerca "Parasiti limone" su google, qualcosa troverai. --Wim b 20:08, 30 set 2020 (CEST)
Grazie Wim b! La colpevole sembrerebbe essere la minatrice serpentina del limone. --Da uno, già due (dan1gia2) 20:21, 30 set 2020 (CEST)

Welfare e 730

Salve Avrei due domande: 1) le spese per manutenzione caldaia possono essere detratte in una delle voci del 730? 2) le spese mediche ripagate dal welfare possono entrare come rimborsi parziali anche nel 730? 2bis) in caso di risposta negativa alla domanda nr.2, la motivazione è etica oppure legale? Grazie mille --62.18.79.94 (msg) 14:24, 29 set 2020 (CEST)

Wikipedia:Disclaimer legale. Al punto 1 non so la risposta. Per il punto 2, io ho sempre inteso che le spese rimborsate NON si possono detrarre, non solo dal punto di vista etico ma anche legale. Ecco perché non ho mai usato il welfare per le spese mediche, ma solo per cose non detraibili, come i libri scolastici dei figli, ricariche telefoniche, abbonamento ferroviario (quest'ultimo è detraibile, ma solo in piccola misura, quindi il rimborso non intacca la quota detraibile). Per info più precise ti suggerisco di rivolgerti ad un Centro di assistenza fiscale. --79.20.42.237 (msg) 21:00, 29 set 2020 (CEST)