Iacoyeah
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Ho integrato la voce da te creata, con una serie di annotazioni sul suo primo periodo jugoslavo. Ciao.--Presbite (msg) 21:53, 19 dic 2008 (CET)
Risposta su Eros Sequi
modificaIl passaggio da me inserito che a te in parte non va bene è il seguente:
"Per la sua assoluta fedeltà alla linea del Partito Comunista Jugoslavo, all'inizio del 1945 venne quindi nominato presidente dell'Unione degli Italiani dell'Istria e di Fiume, e nel marzo dello stesso anno fu fra i propugnatori del "Proclama agli Italiani dell'Istria e di Fiume" che richiedeva con forza il distacco di quelle terre dall'Italia e la loro annessione alla Jugoslavia di Tito. Mantenne la carica con polso di ferro, promuovendo varie campagne epuratrici fra le fila dell'organizzazione, compresa la durissima stagione successiva alla rottura con l'Unione Sovietica, quando centinaia di italiani vennero arrestati e molti spediti a Goli Otok; fino a quando alla fine del 1951 - dopo la prima grossa ondata dell'esodo degli italiani - rimase vittima dello stesso meccanismo e fu radiato da tutte le cariche."
Tu hai tagliato questo passaggio: "Mantenne la carica con polso di ferro, promuovendo varie campagne epuratrici fra le fila dell'organizzazione, compresa la durissima stagione successiva alla rottura con l'Unione Sovietica, quando centinaia di italiani vennero arrestati e molti spediti a Goli Otok", e nella mia pagina di discussione dici "Ti avverto però che devo cancellare il passaggio in cui lo colleghi ai fatti di Goli Otok perché è un'informazione falsa che non so dove hai preso. Basta leggere le lettere e gli articoli di Eros Sequi in quel periodo per rendersi conto che non è come hai riportato."
Ebbene: Eros Sequi fu segretario del comitato esecutivo dell'UIIF da marzo del 1945, poi fu eletto vicepresidente dell'UIIF il 2 febbraio 1947, dopo opportuna accettazione del Partito Comunista Jugoslavo (tutte le nomine degli anni '50 venivano di fatto eterodirette dagli jugoslavi). A novembre del 1949 si tenne a Fiume la Quarta Assemblea dell'UIIF, e in quell'occasione si scatenarono le critiche contro la vecchia dirigenza, accusandola di aver favorito l'esodo. Si era nel pieno delle repressioni del Cominform, tanto che fra il 1948 e il 1949 l'UIIF perse sette componenti del primo comitato provvisorio ed altri 26 membri dell'Esecutivo e del Consiglio eletti a Pola il 30 maggio del 1948 (Terza Conferenza Plenaria). Alcuni di questi vennero spediti a Goli Otok. Sequi rimase in carica fra i massimi dirigenti dell'UIIF fino a quando organizzò e diresse assieme a Erio Franchi l'Assemblea Straordinaria di Parenzo (16 settembre 1951). Un mese più tardi, il PCJ organizzò la defenestrazione di Sequi, grazie anche all'appoggio di zelanti connazionali. Ti faccio notare che non ho scritto che Sequi spedì a Goli Otok qualcuno, ma che nel periodo della sua ininterrotta dirigenza avvennero le persecuzioni contro i cominformisti. E' anche noto che molte delle persecuzioni avvennero sulla base di delazioni interne all'UIIF stessa. La mia personale interpretazione è che in tutto questo periodo Sequi fu un fedelissimo esecutore dei desiderata jugoslavi (compreso ovviamente il desiderio principale, e cioè l'annessione dell'Istria e di Fiume alla Jugoslavia di Tito), e che poi venne colpito dallo stesso sistema: come lui la maggior parte dei dirigenti della minoranza italiana.
Le fonti principali sono le seguenti:
- L.Giuricin, L'Unione degli Italiani dell'Istria e di Fiume - Unione Italiana, in F.Radin-G.Radossi (cur.), La Comunità rimasta, CIPO di Pola, Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, Unione Italiana di Fiume, Università Popolare di Trieste, Garmond, Zagabria 2001
- O.Moscarda, La Comunità Italiana (1945-1991), in La Comunità Nazionale Italiana nei censimenti jugoslavi 1945-1991, Fiume-Trieste-Rovigno 2001
- G.Rumici, Fratelli d'Istria. 1945-2000 Italiani divisi, Mursia, Milano 2001
Gradirei conoscere le tue fonti alternative, soprattutto gli articoli e le sue lettere del periodo 1945-1948, che tu dici di conoscere. Dove li trovo?
Mi permetto anche di segnalarti che ritengo importante segnalare nella voce a lui dedicata quale fu la sua visione politico/nazionale, che ne contraddistinse in modo notevole le sue scelte personali. Come ben si sa, questa visione politico/nazionale colpì in modo estremamente negativo alcune centinaia di migliaia di italiani di quelle terre.--Presbite (msg) 14:25, 15 gen 2009 (CET)
- Devo aggiungere un paio di cose: sul fatto che tuo nonno (perché Eros Sequi è tuo nonno, vero?) fu anche un epuratore in nome e per conto del Partito Comunista Jugoslavo ho trovato tre distinte fonti: in una si afferma esplicitamente che partecipò all'epurazione del Dramma Italiano di Fiume nel 1946, catapultatovi dal partito senza che nessuno dei dirigenti del Dramma sapesse nulla; nell'altra si parla invece della sua accondiscendenza alle varie epurazioni del 1948/1950 alla Voce del Popolo; nella terza si ricorda che quando Andrea Casassa, Giorgio Sestan e Sergio Segio vennero fatti fuori per i fatti del Cominform, Sequi prese posizione contro di loro, così come si dichiarò a favore della sostituzione dei dirigenti "compromessi" con dei fedelissimi del partito come Alfredo Cuomo, Romano e Andrea Benussi, Luciano Michelazzi, Giordano Paliaga e Giorgio Bogna. Riguardo alla sua epurazione del 1951, invece, per la studiosa della minoranza Orietta Moscarda essa avvenne perché venne prescelto come capro espiatorio assieme a Franchi, visti i malumori di parte della minoranza per il disastroso andamento della questione delle opzioni e il conseguente esodo della grandissima maggioranza degli italiani. Rispetto il lato umano e culturale del personaggio, ma sul suo coninvolgimento diretto e in gran parte attivo nella politica repressiva e oggettivamente snazionalizzatrice della Jugoslavia di Tito credo non ci piova. Ho anche il testo di un suo discorso, nel quale magnifica la nuova realtà comunista jugoslava, criticando nel contempo l'Italia postbellica. Mi dispiace, ma le fonti "parlano", per cui riformulerò quelle frasi che non ti piacevano e le reinserirò nella voce.--Presbite (msg) 22:02, 15 gen 2009 (CET)
Grazie per il messaggio che hai lasciato nella mia pagina di discussioni. Ti desrivo meglio uno dei casi: a gennaio del 1946 avvenne la prima epurazione del gruppo di attori del "Dramma Italiano" di Fiume. Ecco come ricorda la questione Bruno Tardivelli (un attore del "Dramma Italiano", esodato in seguito): "Prosegue la nota del 4 Gennaio 1946, redatta dal dott. Djuro Rosic e riferita nel volume "Il Dramma Italiano", che ci fu una riunione in quello stesso giorno, presso la Sezione Propaganda, il "Propodjel", al settimo piano del Grattacielo di Fiume, per decidere la nomina del gruppo dirigente del Teatro Stabile. A tale riunione, come risulta dalla citata nota, parteciparono tra gli altri, solo i delegati del complesso di prosa croato, e di quello orchestrale; della Compagnia di Lingua Italiana non era stato invitato nessuno, nemmeno il nostro Direttore e Regista che in passato era stato anche il Referente del Propodjel! Come mai? Quale significato aveva tale assenza? All' incontro partecipò in rappresentanza degli italiani solo Eros Sequi, alto esponente della Comunità degli Italiani e del Partito Comunista che non era mai presente ad alcuna riunione della nostra Compagnia, né alle nostre preparazioni teatrali, conosceva bene solo il nostro Regista, Tullio Fonda e di sfuggita alcuni di noi in qualità di spettatore. Cosa voleva significare la presenza alla riunione soltanto di Eros Sequi, uomo fidato del Partito, che con la nostra Compagnia non c'entrava direttamente, se non che la posizione del nostro Regista-Direttore, il "Tipo" [NDR: Soprannome dato da Tardivelli ad un signore che in seguitò esodò in Austria], era stata posta in discussione e la direzione del complesso italiano era vacante ? Ma ecco che, un paio di settimane dopo, facendo seguito alla riunione del 4 Gennaio 1946, alla quale aveva partecipato per parte nostra il solo Eros Sequi, dopo che la nostra Compagnia ebbe la denominazione ufficiale di "Dramma Italiano" le cose si chiarirono. Era avvenuto un "terremoto"! Fu nominato Direttore e Regista del Dramma Italiano, Tullio Fonda, attor giovane, mio coetaneo, mentre il mite e colto Osvaldo Ramous ebbe l'incarico di Vicedirettore del Teatro del Popolo. Il nome del "Tipo", il nostro ex Direttore, quello che ritenevamo ancora il nostro Regista, il nostro Nume tutelare, era d'un tratto scomparso del tutto. Io, Romeo e qualche altro attore, non addentro ai segreti maneggi che si svolgevano "in alto loco"ci demmo dei pizzicotti per sapere se eravamo desti o sognavamo. Il nostro Regista, il nostro maestro, il"deus ex machina" della nostra antica Filodrammatica, era stato eliminato, non era "in linea"con i progetti del "Partito"! Egli aveva rischiato grosso durante la guerra, finendo nella prigione delle SS assieme a me e a Nino, proprio perché "Lui" era a contatto con il Fronte Popolare di Liberazione, e tuttavia fu messo in disparte, era caduto in disgrazia!" Ciò che ne ricavo io è che Sequi fu informato dei fatti e partecipò all'epurazione, nel perfetto stile dell'epoca. Tu che dici?--Presbite (msg) 16:00, 16 gen 2009 (CET)
- Tu dici che le fonti sono indirette, eppure il racconto di Bruno Tardivelli (pubblicato a puntate da "La Voce del Popolo") è diretto ed esplicito: c'è questo "Dramma Italiano" di Fiume che viene epurato; alla riunione nella quale si decide l'epurazione partecipa come unico italiano Eros Sequi, che guarda caso è il pezzo più grosso dell'UIIF, mai interessato prima alle questioni del teatro di lingua italiana. Ho capito che non c'è la registrazione col sonoro, ma tu che cosa ne ricavi? Io ne ricavo che il Sequi avrà pure avuto le sue remore, ma in quel frangente partecipò all'epurazione. Se poi leggo i testi dei suoi discorsi durante le varie assemblee dell'UIIF, con le lodi sperticate a Tito e alla Jugoslavia socialista in opposizione alle critiche feroci contro l'Italia, che cosa ne ricavo in più? Eros Sequi sarà anche stato sollevato dai vari incarichi pubblici nel 1951, ma è rimasto bello e tranquillo ad insegnare a Belgrado e a pubblicare i suoi libri in Jugoslavia: non mi pare proprio il caso di uno roso da mille dubbi, e non mi sono noti negli anni fra il 1945 e il 1951 suoi interventi pubblici di critica di quel sistema socio/politico che - anzi - servì con molto zelo fino alla fine. Qui non si tratta di gettare fango contro qualcuno per il puro gusto di farlo, ma nemmeno di mettersi le fette di prosciutto sugli occhi! Ciao.--Presbite (msg) 18:14, 16 gen 2009 (CET)
- Scusa, mi sono dimenticato di aggiungere una cosa. Per motivi familiari ho conosciuto alcune persone che hanno vissuto in quegli anni, da una parte e dall'altra della barricata. Ho visto persone piangere nel ricordarsi quale fu il loro ruolo - alle volte obbligato - nell'accondiscendere ad alcune nefandezze contro la minoranza italiana in Jugoslavia. Ho visto anche altri cercare di fare il triplo salto mortale con avvitamento, ricostruendo un proprio passato completamente diverso rispetto a quello che fu nella realtà. Vuoi un nome per tutti? Giacomo Scotti, che da una parte inneggiava a Tito (lui vivo), mentre adesso se gli parli di certi argomenti si autorappresenta quasi fosse un dissidente come Sacharov. Ma tu credi veramente che se tuo nonno fosse stato un epuratore o un fervente filotitino sarebbe venuto da te - che sei nato nel 1979, e che quindi avevi un anno quando morì Tito e sedici anni quando morì tuo nonno - a raccontarti per filo e per segno cosa fece per rafforzare il regime? Grande rispetto per la figura dell'antifascista, grande rispetto per lo studioso che fu, ma fu piazzato dal PCJ al vertice dell'associazione della minoranza degli italiani in uno dei periodi più neri del regime, e rimase sempre rispettato professore a Belgrado. Come fai a dire che fu "inizialmente fedele alla linea del Partito Comunista Jugoslavo"? Quand'è che cambiò idea e fu contrario alla linea? In che cosa si sostanzia questa sua contrarietà? Cosa dicono gli atti, i documenti?--Presbite (msg) 18:30, 16 gen 2009 (CET)
- Ti prego cortesemente di prendere nota che il sottoscritto non ha né mai scritto né mai pensato che Eros Sequi ce l'avesse con gli italiani. Era semplicemente un fervente comunista, che ad un certo punto della sua vita decise di fare una scelta di campo, che previde - come accaduto a molti altri nella sua situazione - anche l'accondiscendenza (magari tacita) verso forme di repressione e di discriminazione verso gli oppositori. Il fatto è che a quel tempo (anni '40/'50) essere oppositori di Tito significava esser additati come criminali, con tutto ciò che ne consegue. Tu dici che La Voce del Popolo del 1944 era diversa rispetto a quella del 1995. E ti credo! Nel 1944 vennero pubblicati articoli su articoli per incitare all'omicidio (non sto esagerando: leggiti gli articoli) degli autonomisti fiumani, indicati come la peggior feccia esistente al mondo. Il fatto stesso che venne utilizzato il titolo La Voce del Popolo fu vergognoso: si depredò l'antico nome della gloriosa testata autonomista fiumana, all'unico scopo di far credere che si trattasse di qualche cosa di vagamente connesso con gli antichi zanelliani. Concretamente, non so se Eros Sequi conoscesse il contenuto dei primi articoli de La Voce del Popolo nel 1944. D'altro canto, so per certo che gli anni successivi seppe benissimo che dei veri e propri galantuomini come Angelo Adam vennero trucidati dagli stessi personaggi con i quali lui intratteneva regolari rapporti. E non pensare che io stia esagerando: uno dei capi della polizia politica di Tito (l'OZNA, in seguito UDB-a) fu quell'Oskar Piskulic (detto "Zuti") che parlò pubblicamente ai fiumani italiani in varie occasioni fra il 1947 e il 1949, in riunioni cui partecipò anche tuo nonno. Addirittura, in una di esse lui e Franchi fecero da traduttori simultanei (Piskulic non conosceva bene l'italiano). Parliamo poi dei tempi del Cominform, quando Sequi organizzò e diresse la Quarta Assemblea dell'UIIF a Fiume (novembre 1949). Ma tu hai letto il suo discorso all'Assemblea? Tutto un peana a Tito e alla grandezza della sua visione, all'interno di un'assise che vide la presenza di decine di delatori nei corridoi, pronti a denunciare chi si fosse lascisto sfuggire un grammo di dubbio. Comunque sia, tu dici che hai i documenti che testimoniano di un Eros Sequi che ad un certo punto fu contrario al PCJ. Benissimo! Citameli, indicamene il contenuto, fammene un riassunto! Insomma: fa' - per cortesia - quello che chiunque contribuisce a Wikipedia è chiamato a fare, e cioè tira fuori le fonti. Grazie. Riguardo a come gli italiani di quelle parti rileggono il proprio passato, chiunque li frequenti noterà una notevole ambivalenza: prevale su tutto il tentativo comunque di salvare il slavabile, per cui si arriva a non parlar male nemmeno di un Nerino Gobbo (già presidente dell'UIIF), che addirittura fu condannato in Italia per una serie di omicidi e torture annesse e connesse; all'interno di questa predisposizione di fondo, che è ovvia se solo si pensa che alla fine della fiera questi qui dovrebbero parlar male di sé stessi o dei propri genitori o nonni, ci sono alcuni che provano a raccontare con grande tormento anche il vero e proprio fenomeno di collaborazionismo (non bisogna scandalizzarsi o stupirsi di questo termine: tutte le dittature hanno avuto dei collaborazionisti all'interno dei gruppi oppressi) di alcuni della minoranza. Sto parlando - per fare solo un esempio - di quelli che nel periodo dei famigerati decreti Perusko girarono per le famiglie a spiegare perché e percome era meglio spedire i propri figli nelle scuole croate, visto che si trattava solamente di "recuperare la propria originaria etnia". Di questo ho registrato una testimonianza nella zona di Albona, e so pure nome e cognome di chi si produsse in questa vergognosa forma di annichilimento delle altrui radici identitarie, anche se tu non troverai nessun libro che cita questo tipo di episodi: si preferisce non raccontarli, soprattutto per vergogna. Concludo con una domanda: ma tu davvero non sai chi è e cosa rappresenta la figura di Giacomo Scotti, per la minoranza italiana della ex Jugoslavia? Tanto per dirne una, qualche mese fa gli hanno dedicato un'intervista di quattro pagine intere in due numeri consecutivi del supplemento de "La Voce del Popolo"!--Presbite (msg) 19:44, 16 gen 2009 (CET)
Scusami se ti rompo le scatole per l'ultima volta, ma con rispetto parlando io credo che tu stia completamente girando i termini della questione. Tu sei il nipote di Eros Sequi, hai letto la sua corrispondenza, l'hai conosciuto personalmente. Pace. Però allo stesso tempo hai impostato tu la voce Eros Sequi qui in Wikipedia, mica io! E con tutto il bene che ti posso metaforicamente volere, come fa uno a scrivere questa voce non inserendo una parola (ripeto: nemmeno una parola) sul ruolo pubblico che Eros Sequi ebbe nella Jugoslavia comunista? Non era mica obbligato a farsi nominare dal PCJ a capo degli italiani dell'Istria, e ci furono degli intellettuali di prima grandezza come il fiumano Osvaldo Ramous che non fecero altro che il loro mestiere, e cioè produrre materiale d'intelletto senza per questo mettersi nelle mani del PCJ o del PCC. Perché fu tuo nonno a chiamare testualmente l'Italia di De Gasperi "reazionaria", dichiarando di preferirle la Jugoslavia "libera e socialista". Queste sono parole che lui disse dal palco di una pubblica assise e mai sconfessate pubblicamente (aspetto da te una qualsiasi prova contraria)! Io ripeto per l'ennesima volta: non ho scritto che tuo nonno sbatté a Goli Otok nessuno. Ho scritto - e lo ripeto - che diresse l'UIIF nel periodo del Cominform e che mentre decine di persone andarono in galera lui parlava dai palchi in maniera entusiastica, come è documentato ad libitum. E' vero che poi nel 1951 venne fatto fuori, ma tanto per dire, tu sai quale fu l'accusa che gli venne rivolta? Mica di esser stato liberale! Mica di esser stato antisocialista! Mica di esser stato un reazionario! L'accusa fu quella di essersi concentrato poco sulle questioni politiche, di non esser stato sufficientemente attento a ciò che bolliva nella minoranza (se vuoi ti citerò le parole esatte). In pratica, lui e Franchi vennero esautorati per due motivi: per gettare un capro espiatorio in pasto alla gente e - secondo motivo - per evitare la formazione di una leadership "stanziale" nella minoranza (gli jugoslavi ovviamente volevano un fedelissimo, ma ciò non gli bastava: era anche bene che fosse sempre sulla corda, come dimostrano i cambi di dirigenza a volte rutilanti in tutti gli anni '40 e '50). Ma che di "semplice esautorazione" si trattò e non di caduta in disgrazia, lo stanno a testimoniare due fatti: che non ebbe mai problemi per quanto riguarda il lavoro all'università (che non perse), e che addirittura poté continuare a scrivere nelle pubblicazioni della minoranza, arrivando a fondare tredici anni dopo (in un altro clima politico, in verità) "La Battana". Nello stesso periodo, alcuni intellettuali italiani fecero le valigie, altri (i cominformisti ed altri) vennero spediti allegramente in galera. Perfino l'allineato Scotti di cui t'ho parlato prima venne spedito a fare l'operaio al porto di Fiume e poi andò in galera. Concludo dicendoti che il sottoscritto non è "gli altri di Wikipedia". Io scrivo praticamente solo di storia giuliano/dalmata, ma come potrai agevolmente notare seguendo i miei contributi, a parte questa voce su Sequi o la voce Unione Italiana non ho mai scritto sulle questioni di storia locale che generalmente appassionano qua dentro, come i massacri delle foibe, perché non mi piace come sono impostate le voci: poca scientificità e molto risentimento. Leggi le voci che ho scritto come unico contributore (o quasi), che sono quelle relative a oscuri personaggi prevalentemente dalmati. C'è un'altra voce che invece mi rende particolarmente orgoglioso e che ho scritto completamente io: Bombardamenti di Zara. Valla a leggere e dimmi se rispecchia le tue gratuite illazioni (magari implicite) sul sottoscritto. Voglio anche dirti che è da oltre vent'anni che leggo tutto il possibile sull'argomento, per cui sono abituatissimo a trovarmi di fronte contributi di diversissimo tenore: dai fogliacci neofascisti ai peana filojugoslavi. Cerco comunque di rispettare un criterio di base, e cioè cerco di far parlare le fonti. Se hai critiche da farmi, sono qui: falle a me e non ad un indefinito "gruppo". E armati di pazienza, perché il sottoscritto non molla l'osso facilmente. Ciao.--Presbite (msg) 21:29, 16 gen 2009 (CET)
Spero che così vada bene...
modificaHo modificato la voce su tuo nonno. Ho cercato di essere il più neutro possibile, evitando cose che possano essere troppo "estreme". Spero che così vada bene anche a te.--Presbite (msg) 20:13, 17 gen 2009 (CET)
Aiutini
modificaRispondo in ordine alla tue richieste:
- in linea di massima no, dato che anche i testi delle discussioni sono considerati facenti parte dell'enciclopedia, tuttavia,se si tratta di insulti o bestemmie, si può chiedere ad un amministratore di cancellarle ed eliminarle dalla cronologia. Per evitare di avere pagine di discussione di dimensioni ingestibili si possono archiviare le discussioni, creando pagine del tipo Discussioni utente:<Nomeutente>/Archivio<numero progressivo> e creando un link nella pagina di discussione (vedi come ho fatto io nella mia pagina)
- Se vuoi puoi tradurre qualsiasi voce da qualsiasi wikipedia in lingue straniere, dato che le voci sono tutte rilasciate in GFDL, l'unica cosa, per poter avere una tracciatura degli autori, devi inserire nella discussione il Template:traduzione con questo schema: {{Template:Tradotto da|*codice lingua|*titolo della voce nella lingua da cui è stata tradotta|data della traduzione|numero di versione della traduzione}} (campi con * sono abbligatori). Per esempio: {{Tradotto da|en|Japanese architecture|08-03-2006|42725683}}
- Le categorie sono semplicemente degli indici in cui vengono raggruppate le voci simili, per sesempio, nella Categoria:Scrittori italiani troverai Manzoni, Leopardi, Foscolo, Camilleri, ecc. Per inserire una voce in una categoria basta mettere nella voce (generalmente si raggruppano in fondo) le indicazioni [[Categoria:<Nome categoria>]] per tutte le categorie in cui si vuole inserire la voce.
- Si possono inviare messaggi privati agli utenti di wikipedia se questi hanno attivato l'opzione "Abilita la ricezione di email" in quel caso nel box a sinistra della pagina, quando si apre la pgina utente, compare l'indicazione "invia email all'utente".
Spero di essere stato chiaro, per qualsiasi altro chiarimento, resto a tua disposizione. - --Klaudio (parla) 19:07, 12 feb 2009 (CET)
Grazie per il tuo contributo a favore dell'inserimento della voce in vetrina. Spero che avremo modo di incontrarci ancora.--Presbite (msg) 12:48, 19 feb 2009 (CET)
Resistenza
modificaHai ragione, si tratta di un errore: il fatto è che il bot presenta per la disambiguazione solo una parte del testo, quello prossimo al termine da disambiguare, che nel caso doveva essere all'incirca «Durante la [[Seconda guerra mondiale]], Sequi prese parte alla [[Resistenza]] contro i nazifascisti», e io non ho notato il fatto che Sequi operò in Jugoslavia. In questi casi, per venire alla tua domanda... si corregge! ^_^ AttoRenato le poilu 18:31, 14 mar 2009 (CET)
Se hai dei dubbi sulla cancellazione, segui i consigli riportati nella pagina di aiuto: Aiuto:Voci cancellate.
Partecipa ora a Wiki Loves Monuments: c'è un posto giusto per te
modificaGentile Iacoyeah, ti scrivo per ringraziarti del tuo contributo alle voci sul territorio italiano, in particolare Bordighera.
Wiki Loves Monuments (WLM), il più grande concorso fotografico del mondo, si svolge anche questo settembre per documentare e promuovere il patrimonio culturale italiano, con una licenza copyright libera. Quest'anno è doppiamente facile partecipare: gli oggetti fotografabili coprono quasi 1000 comuni in più, compresi i luoghi di cui hai scritto in Wikipedia in italiano. Hanno infatti aderito centinaia di nuovi enti fra cui Roma, e si possono fotografare circa 2000 alberi monumentali.
Controlla le liste di monumenti fotografabili e carica tutte le foto che vuoi entro il 30 settembre. Potresti anche scoprire un monumento da visitare fra quelli che ancora non hanno una foto.
Grazie, Nemo 08:21, 21 set 2018 (CEST)
Un grazie e un libro sulla conoscenza libera per te
modificaGentile Iacoyeah,
oggi ti scrivo a nome dell'associazione Wikimedia Italia per ringraziarti del tempo che hai dedicato ai progetti Wikimedia.
Come piccolo omaggio avremmo piacere di spedirti una copia (tutta in carta riciclata) del libro di Carlo Piana, Open source, software libero e altre libertà. Fornisci un recapito per ricevere una copia del libro.
Pochi giorni fa il mondo ha festeggiato la giornata dell'amore per il software libero, ma ogni giorno è buono per ricordare le garanzie delle licenze libere e le centinaia di migliaia di persone che si sono unite per costruire questo bene comune della conoscenza. Speriamo che questo libro ti sia utile per apprezzare quanto hai fatto e per trasmettere la passione della conoscenza libera a una persona a te vicina.
Se desideri una copia ma non puoi fornirci un indirizzo a cui spedirla, contatta la segreteria Wikimedia Italia e troviamo una soluzione insieme.
Grazie ancora e a presto,
Informazioni mancanti
modificaGrazie per aver caricato File:Eros_Sequi.jpg. Ho ravvisato che la pagina di descrizione non riporta le informazioni necessarie circa il permesso con cui sei stato autorizzato a caricare il file su Wikipedia. La fonte e la licenza sono presenti, ma non v'è alcuna prova che l'autore o il detentore del copyright (anche qualora fossi tu) siano d'accordo che il file sia pubblicato sotto la licenza che hai indicato. Per favore, fornisci un link alla pagina web appropriata in cui vengono indicate le informazioni sulla licenza, oppure invia un'e-mail con una copia del permesso scritto ai volontari del servizio VRT (permissions-it@wikimedia.org).
A meno che le informazioni sull'autorizzazione non siano fornite, l'immagine sarà cancellata tra sette giorni. Grazie. ZioNicco (msg) 12:05, 30 giu 2023 (CEST)
- La foto non può essere del 2009 essendo morto nel 1995. Non è chiaro l'anno, non è chiaro se l'autore a questo punto sia veramente tu anche dal momento che è indicata come fonte "archivio privato" --ZioNicco (msg) 12:06, 30 giu 2023 (CEST)
- Ciao, mi è arrivata un'email ma non entravo in wikipedia da anni.
- Sinceramente non capisco a cosa ti riferisci, dato che nessuno può darmi il permesso di caricare un mio file se non me medesimo... la foto che ho scansionato e caricato è di mia proprietà e credo si tratti o di un autoscatto o di un'immagine scattata da un fotografo per un documento; immagino altresì che il 2009 sia l'anno in cui l'ho caricata. Come posso sapere chi è "l'autore o il detentore del copyright" e se è "d'accordo che il file sia pubblicato sotto la licenza che hai indicato", come scrivi, se non lo so nemmeno io? Una macchinetta automatica? Un fotografo che prese due lire (due dinari) per scattare una fototessera quarant'anni fa? Non si tratta mica di una foto di Salgado, è il ritratto di un uomo che mi dette sua moglie alla sua morte! --Iacoyeah (msg) 21:19, 30 giu 2023 (CEST)