Mike Hailwood

pilota motociclistico e pilota automobilistico britannico

Stanley Michael Bailey Hailwood, detto Mike (Great Milton, 2 aprile 1940Birmingham, 23 marzo 1981), è stato un pilota motociclistico e pilota automobilistico britannico.

Mike Hailwood
Hailwood nel 1967
NazionalitàRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Motociclismo
CategoriaMotomondiale
Termine carriera15 settembre 1968
Carriera
Carriera nel Motomondiale
Esordio1958 in Classe 500
Stagionidal 1958 al 1968
ScuderieNSU, FB Mondial, MZ, Ducati, Honda, Norton, AJS, MV Agusta, Benelli
Mondiali vinti9
Gare disputate142
Gare vinte76
Podi112
Automobilismo
CategoriaFormula 1, Formula 2, 24 Ore di Le Mans, Formula 5000
Termine carriera4 agosto 1974
Carriera
Carriera in Formula 1
Esordio20 luglio 1963
Stagioni1963-1965, 1971-1974
ScuderieLotus 1963-1965
Surtees 1971-1973
McLaren 1974
Miglior risultato finale8º (1972)
GP disputati50
Podi2
Punti ottenuti29
Giri veloci1
Carriera in Formula 2
Esordio13 marzo 1972
Stagioni1972-1973
ScuderieSurtees 1972-1973
Europei vinti1 (1972)
GP disputati18 (16 partenze)
GP vinti2
Podi7
Punti ottenuti55
Pole position2
Giri veloci2
Carriera nella 24 Ore di Le Mans
Esordio14 giugno 1969
Stagioni1969-1970, 1973-1974
ScuderieRegno Unito (bandiera) J.W. Automotive Engineering Ltd. 1969-1970
Regno Unito (bandiera) Gulf Research Racing 1973-1974
Miglior risultato finale3º (1969)
GP disputati4
Podi2[1]
 

Soprannominato "Mike the Bike" per la sua innata predisposizione alla guida di motoveicoli è annoverato tra i più grandi campioni del motociclismo sportivo di tutti i tempi. Al suo attivo conta 76 vittorie nel Motomondiale, che lo collocano al 5º posto nella classifica dei piloti più vittoriosi di sempre. Ha vinto 9 titoli mondiali: 4 nella classe 500, 2 nella 350 e 3 nella 250.

Successivamente è passato alle quattro ruote disputando 49 Gran Premi in Formula 1, diventando uno dei pochi piloti in grado di competere nelle serie maggiori sia su motoveicoli sia su autoveicoli.

Biografia

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Hailwood (a destra) durante un test della nuova Moto Guzzi V7 Sport per la rivista Quattroruote (1972)

Figlio di Stan Hailwood, il più importante commerciante inglese di motociclette dell'epoca, imparò a guidare in un campo di 8 acri vicino a casa e tracciò una pista ovale causata dal continuo girare.

Frequentò il Pangbourne College, ma lo lasciò presto e lavorò per breve tempo nell'azienda di famiglia prima che suo padre lo mandasse a lavorare presso la Triumph Motorcycles. Sposò la coetanea attrice e modella Pauline Barbara Nash, l'11 giugno del 1975, con la quale ebbe due figli.

Morì a 40 anni per un incidente stradale che coinvolse la sua Rover 3500 e un camion, mentre era in auto con i figli; nel sinistro perse la vita anche sua figlia Michelle, mentre il figlio David riportò solo lievi ferite. Hailwood spirò circa 40 ore dopo al Birmingham Accident Hospital. È sepolto, con la figlia, nel cimitero parrocchiale di Santa Maria Maddalena a Tanworth-in-Arden, nel Warwickshire[2].

Carriera motociclistica

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La Honda 250 di Hailwood del 1961

Hailwood corse la sua prima gara il 22 aprile 1957, a Oulton Park, in sella ad una MV Agusta 125 Monoalbero Corsa. Appena diciassettenne, si piazzò all'11º posto, ma cominciò presto a vincere. Così nel 1961, Hailwood iniziò a correre per una poco conosciuta casa giapponese, la Honda. Correndo con una Honda quadricilindrica a quattro tempi da 250 cm³, Hailwood vinse il mondiale classe 250 del 1961. L'anno successivo, Hailwood si legò alla MV Agusta e divenne il primo motociclista a vincere 4 campionati consecutivi del mondiale classe 500. Dopo questi successi con la MV Agusta, Hailwood tornò alla Honda e vinse 4 titoli mondiali nel 1966 e nel 1967 nelle categorie 250 cm³ e 350 cm³.

Ma Hailwood è forse più noto per le sue prestazioni al rinomato Tourist Trophy dell'Isola di Man. Dal 1967 ha trionfato 14 volte sul circuito del Mountain, considerata la gara motociclistica più celebre e pericolosa del mondo, dove ingaggiò epiche sfide con l'acerrimo rivale Giacomo Agostini, scrivendo tra le più belle pagine nella storia del motociclismo sportivo.

Nel 1968 la Honda si ritirò dai Grand Prix, ma pagò Hailwood per rimanere in aspettativa nell'attesa che la Honda ritornasse alle corse. Ma Hailwood non tornò più alle gare motociclistiche a tempo pieno, avendo scelto di proseguire la sua carriera sportiva nell'automobilismo, fino al 1978, quando tornò al Tourist Trophy. Vinse la TT F1 in sella ad una Ducati e si ripeté nel 1979 vincendo il Senior TT con una Suzuki.

Carriera automobilistica

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Hailwood su McLaren M23 alla Race of Champions 1974

La carriera di Hailwood sulle quattro ruote non ebbe gli stessi successi di quella motociclistica, ma fu comunque caratterizzata da alcuni risultati di tutto rilievo. Oltre alla Formula 1, la sua attività cominciò con le formule minori, dove vinse il Titolo Europeo di Formula 2 nel 1972, e si estese alle gare di vetture sport, ottenendo un podio alla 24 Ore di Le Mans. Disputò 50 Gran Premi nella massima serie, a partire dal Gran Premio di Gran Bretagna del 1963. La sua carriera automobilistica terminò in seguito alle ferite riportate in un incidente sul circuito del Nürburgring, al Gran Premio di Germania del 1974.

Negli anni sessanta la sua partecipazione fu sporadica, tranne un impegno continuato nel 1964, ma fu a partire dalla fine della stagione 1971 che cominciò la partecipazione in pianta stabile, con la Surtees. Nel 1972, sempre con la Surtees, ottenne il secondo posto al Gran Premio d'Italia, che rimase il suo miglior risultato in carriera, e giunse ottavo in campionato. Dopo un 1973 avaro di risultati, passò alla McLaren per il 1974, andando a punti quattro volte, compreso un podio, fino al momento dell'incidente che lo costrinse al ritiro.

Il momento probabilmente più significativo della sua carriera automobilistica rimase comunque legato ad un incidente: nel corso del Gran Premio del Sudafrica 1973, entrò in collisione con Clay Regazzoni, e le due vetture finirono fuori pista, incendiandosi. Mentre Hailwood riuscì ad uscire dalla sua vettura, Regazzoni rimase all'interno della propria, svenuto e bloccato dalle cinture. Il pilota inglese quindi tornò tra i rottami incendiati per liberare il collega dalle cinture di sicurezza e portarlo al sicuro fuori dalla vettura. Per il coraggio dimostrato, gli venne attribuita la medaglia di Re Giorgio, la seconda più importante decorazione al valore civile del Regno Unito e del Commonwealth.

Risultati nel Motomondiale

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Classe 125

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1959 Classe Moto                 Punti Pos.
125 Ducati NE 3 3 3 - 4 1 8 20 (23)[3][4]
1960 Classe Moto               Punti Pos.
125 Ducati NE Rit 8 6 NE - - 1[5] 10º
1961 Classe Moto                       Punti Pos.
125 EMC e Honda 4 - 4 1 Rit Rit - 5 - - - 16[6]
1962 Classe Moto                       Punti Pos.
125 EMC 4 - Rit 5 4 3 - - NP - 12[7]
1966 Classe Moto                         Punti Pos.
125 Honda - - NE - NE - - - - 6 - - 1[8] 15º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.

Classe 250

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1958 Classe Moto               Punti Pos.
250 NSU 3 4 NE - 2 - - 13[9]
1959 Classe Moto                 Punti Pos.
250 FB Mondial e MZ NE Rit 5 4 NE 5 2 9 13[10]
1960 Classe Moto               Punti Pos.
250 Ducati e FB Mondial NE - 5 4 - 4 Rit 8[11]
1961 Classe Moto                       Punti Pos.
250 FB Mondial e Honda Rit 8 2 1 1 3 1 2 2 1 - 44 (54)[3][12]
1962 Classe Moto                       Punti Pos.
250 Benelli e MZ - - Rit - - - - 2 Rit NE - 6[13] 11º
1963 Classe Moto                         Punti Pos.
250 MZ - - AN - - - 1 NE - - - 8[14]
1964 Classe Moto                         Punti Pos.
250 MZ - - - - - - Rit NE - 5 2[15] 20º
1965 Classe Moto                           Punti Pos.
250 Honda - - - - - - - - - - - - 1 8[16] 10º
1966 Classe Moto                         Punti Pos.
250 Honda 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 56 (80)[3][17]
1967 Classe Moto                           Punti Pos.
250 Honda Rit Rit 3 1 1 2 Rit 3 1 1 Rit 1 Rit 50 (54)[3][18]
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.

Classe 350

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1958 Classe Moto               Punti Pos.
350 Norton - 5 - 4 3 - - 9[19]
1959 Classe Moto                 Punti Pos.
350 Norton e AJS - Rit - NE NE 5 Rit - 2[20] 13º
1960 Classe Moto               Punti Pos.
350 AJS e Ducati - Rit - NE NE - Rit 0
1961 Classe Moto                       Punti Pos.
350 MV Agusta NE - NE Rit - NE - - 2 Rit NE 6[21]
1962 Classe Moto                       Punti Pos.
350 MV Agusta NE NE 1 2 NE NE Rit 2 - - NE 20[22]
1963 Classe Moto                         Punti Pos.
350 MV Agusta NE - NE Rit 2 NE 2 1 1 Rit NE NE 28[23]
1964 Classe Moto                         Punti Pos.
350 MV Agusta e MZ NE NE NE 2 NE - - - 2 12[24]
1965 Classe Moto                           Punti Pos.
350 MV Agusta NE 2 NE NE Rit 2 NE - Rit Rit 1 20[25]
1966 Classe Moto                         Punti Pos.
350 Honda NE 1 1 1 NE Rit 1 1 1 Rit - 48[26]
1967 Classe Moto                           Punti Pos.
350 Honda NE 1 NE 1 1 NE 1 1 NE - NE 1 40 (48)[3][27]
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.

Classe 500

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1958 Classe Moto               Punti Pos.
500 Norton 13 0
1959 Classe Moto                 Punti Pos.
500 Norton Rit 13 NE Rit 0
1960 Classe Moto               Punti Pos.
500 Norton 3 5 4 Rit 3 13[28]
1961 Classe Moto                       Punti Pos.
500 Norton e MV Agusta NE 4 2 1 2 2 2 2 1 2 40 (55)[3][29]
1962 Classe Moto                       Punti Pos.
500 MV Agusta NE NE 12 1 1 NE 1 1 1 40[30]
1963 Classe Moto                         Punti Pos.
500 MV Agusta NE NE NE 1 Rit 1 1 1 1 1 1 NE 40 (56)[3][31]
1964 Classe Moto                         Punti Pos.
500 MV Agusta 1 NE NE 1 1 1 1 1 1 NE 40 (56)[3][32]
1965 Classe Moto                           Punti Pos.
500 MV Agusta 1 1 NE NE 1 1 1 1 1 1 NE 48 (64)[3][33]
1966 Classe Moto                         Punti Pos.
500 Honda NE NE Rit Rit Rit 1 2 1 1 Rit NE 30[34]
1967 Classe Moto                           Punti Pos.
500 Honda NE Rit NE 1 1 2 Rit 1 Rit 1 2 1 NE 46 (52)[3][35]
1968 Classe Moto                     Punti Pos.
500 Benelli Rit 0
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.

[36]

Risultati nei campionati automobilistici

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Formula 1

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1963 Scuderia Vettura                     Punti Pos.
Lotus 24 e Mk4 8 10 0
1964 Scuderia Vettura                     Punti Pos.
Lotus 25 6 12 8 Rit Rit 8 Rit 8 16 1 21º
1965 Scuderia Vettura                     Punti Pos.
Lotus 25 Rit 0
1971 Scuderia Vettura                       Punti Pos.
Surtees TS9 4 15 3 18º
1972 Scuderia Vettura                         Punti Pos.
Surtees TS9A Rit Rit Rit 4 6 Rit Rit 4 2 17 13
1973 Scuderia Vettura                               Punti Pos.
Surtees TS14A Rit Rit Rit Rit Rit 8 Rit Rit Rit Rit 14 10 7 9 Rit 0
1974 Scuderia Vettura                               Punti Pos.
McLaren M23 4 5 3 9 7 Rit Rit 4 7 Rit 15 12 11º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

24 Ore di Le Mans

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Anno Classe Gomme Vettura Squadra Co-piloti Giri Pos.
Assol.
Pos. di
Classe
1969 S
5.0
7 F Ford GT40 Mk.I
Ford 4.9L V8
  J.W. Automotive Engineering Ltd.   David Hobbs 368
1970 S
5.0
22 F Porsche 917K
Porsche 4.5L Flat-12
  J.W. Automotive Engineering Ltd.   David Hobbs 49 DNF DNF
1973 S
3.0
9 F Mirage M6
Ford Cosworth DFV 3.0L V8
  Gulf Research Racing   John Watson
  Vern Schuppan
112 DNF DNF
1974 S
3.0
11 F Mirage GR7
Ford Cosworth DFV 3.0L V8
  Gulf Research Racing   Derek Bell 317

Formula 2

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Stagione Team 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 Punti Pos.
1972 Team Surtees MAL
5
THR
DNS
HOC
Rit
PAU
5
CRY
2
HOC
Rit
ROU
2
ÖST
2
IMO
Rit
MAN
1
PER
Rit
SAL
1
ALB
14
HOC
2
55
1973 Team Surtees MAL
2
HOC THR
DNQ
NÜR PAU KIN NIV HOC ROU MNZ MAN KAR
Rit
PER
Rit
SAL ALB VAL 0‡ NC

‡ Piloti classificati non idonei per i punti del Campionato Europeo di Formula Due.

  1. ^ Uno l'ha ottenuto per la posizione in classifica della Classe S 5.0.
  2. ^ Carlo Ricono, È morto il grande Hailwood, «Mike la moto», su archiviolastampa.it, 24 marzo 1981, p. 24.
  3. ^ a b c d e f g h i j Tra parentesi i punti ottenuti prima degli scarti come da regolamento.
  4. ^ Risultati del 1959 su Racingmemo.free
  5. ^ Risultati del 1960 su Racingmemo.free
  6. ^ Risultati del 1961 su Racingmemo.free
  7. ^ Risultati del 1962 su Racingmemo.free
  8. ^ Risultati del 1966 su Racingmemo.free
  9. ^ Risultati del 1958 su Racingmemo.free
  10. ^ Risultati del 1959 su Racingmemo.free
  11. ^ Risultati del 1960 su Racingmemo.free
  12. ^ Risultati del 1961 su Racingmemo.free
  13. ^ Risultati del 1962 su Racingmemo.free
  14. ^ Risultati del 1963 su Racingmemo.free
  15. ^ Risultati del 1964 su Racingmemo.free
  16. ^ Risultati del 1965 su Racingmemo.free
  17. ^ Risultati del 1966 su Racingmemo.free
  18. ^ Risultati del 1967 su Racingmemo.free
  19. ^ Risultati del 1958 su Racingmemo.free
  20. ^ Risultati del 1959 su Racingmemo.free
  21. ^ Risultati del 1961 su Racingmemo.free
  22. ^ Risultati del 1962 su Racingmemo.free
  23. ^ Risultati del 1963 su Racingmemo.free
  24. ^ Risultati del 1964 su Racingmemo.free
  25. ^ Risultati del 1965 su Racingmemo.free
  26. ^ Risultati del 1966 su Racingmemo.free
  27. ^ Risultati del 1967 su Racingmemo.free
  28. ^ Risultati del 1960 su Racingmemo.free
  29. ^ Risultati del 1961 su Racingmemo.free
  30. ^ Risultati del 1962 su Racingmemo.free
  31. ^ Risultati del 1963 su Racingmemo.free
  32. ^ Risultati del 1964 su Racingmemo.free
  33. ^ Risultati del 1965 su Racingmemo.free
  34. ^ Risultati del 1966 su Racingmemo.free
  35. ^ Risultati del 1967 su Racingmemo.free
  36. ^ Sono considerati solamente quelli in cui ha ottenuto punti validi per la classifica mondiale.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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