Rivolta dei Dungani (1862-1877)

La rivolta dei Dungani (1862-1877) o rivolta Tongzhi Hui (同治回變/亂T, 同治回变/乱S, Tóngzhì Huí Biàn/LuànP, Xiao'erjing: توْجِ حُوِ بِيًا/لُوًا, fu una guerra, principalmente etnica e religiosa, combattuta nel XIX secolo nella Cina occidentale, principalmente durante il regno di Tongzhi (1861-75) della dinastia Qing. Il termine a volte comprende la ribellione Panthay nello Yunnan, che si verificò durante lo stesso periodo. Tuttavia, qui ci si riferisce specificamente alla rivolta dei membri del gruppo musulmano Hui e di altri musulmani in Cina nelle provincie di Shaanxi, Gansu e Ningxia e Xinjiang, tra il 1862 e il 1877. Alcuni sostengono che la rivolta sorse su una disputa sui prezzi di vendita di canne di bambù tra un commerciante Han cinese e un Hui. Tuttavia, secondo i documenti storici dell'epoca, le canne di bambù vennero acquistate in grandi quantità dagli Hui per fabbricare lance come armi.[2] Inoltre, c'erano già stati attacchi nelle contee Han prima dell'incidente dei bambù di Shengshan. Il conflitto alla fine portò a massacri su vasta scala di cinesi Han e non musulmani. Si registrò un calo demografico di 20,77 milioni di abitanti, nello Shaanxi e nel Gansu, a causa della migrazione e della morte connessa alla guerra. Un ulteriore calo della popolazione del 74,5% si è verificato a Gansu e del 44,7% nello Shaanxi. Nello Shaanxi, l'83,7% (5,2 milioni) della perdita totale si verificò nel periodo della guerra come conseguenza delle migrazioni di massa e della morte correlata al conflitto.[3][4] La morte di molti civili fu causata da carestie nel corso della guerra.[5]

Rivolta dei Dungani
Yakub Beg
Data1862-1877
LuogoShaanxi, Gansu, Ningxia e Xinjiang
Casus belliDisputa sul prezzo della canna di bambù
EsitoVittoria dell'Impero Qing
Schieramenti
Impero Qing

Lealisti musulmani Hui


Ordine dei Sufi Khufiyya al comando di Ma Zhan'ao in Gansu (1872-77)


11º Battaglione Gedimu del Shaanxi (1872-77)

  • Battaglione Cui Wei (1872-1877)
  • Battaglione Hua Dacai (1872-1877)[1]
Kashgaria (Kokandi Uzbek Andijanis al comando di Yakub Beg)

Sostenuti da:
Impero britannico
Impero ottomano


Ribelli musulmani turchi Taranchi di Ili

Sostenuti da: Impero russo
Ribelli musulmani Hui

18º Battaglione Gedimu dello Shaanxi (undici capi del battaglione si arresero e passarono dalla parte della dinastia Qing, sei vennero uccisi, e uno, Bai Yanhu, riparò in Russia)

  • Battaglione Cui Wei (1862-72)
  • Battaglione Hua Dacai (1862-72)
  • Battaglione Bai Yanhu

Ordine Jahriyya al comando di Ma Hualong nel Gansu


Ordine Khufiyya al comando di Ma Zhan'ao nel Gansu (1862-72)
Comandanti
Zuo Zongtang
Dolongga
Liu Jintang
Wang Dagui
Dong Fuxiang
Ma Zhan'ao (1872-77)
Ma Anliang (1872-77)
Ma Qianling (1872-77)
Ma Haiyan (1872-77)
Cui Wei (1872-77)
Hua Decai (1872-77)
Yakub Beg
Hsu Hsuehkung
Cui Wei (1862-72)
Hua Decai (1862-72)
Bai Yanhu

Ma Hualong
T'o Ming


Ma Zhan'ao (1872-77)
Ma Anliang (1872-77)
Ma Qianling (1872-77)
Ma Haiyan (1862-72)
Effettivi
Esercito Hunan, 120.000 tra esercito Zuo Zongtang e Hui KhafiyaTruppe Andijani Uzbeke e volontari Afghani, Han cinesi e Hui arruolati forzatamente nell'esercito di Yakub e separate milizie cinesiRibelli dello Shaanxi e Gansu
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La rivolta si verificò sulla sponda occidentale del Fiume Giallo nello Shaanxi, Gansu e Ningxia, escludendo la provincia dello Xinjiang. Fu un evento caotico, che spesso coinvolgeva diverse bande di guerrieri e capi militari senza una causa comune o un singolo obiettivo specifico. Un malinteso comune è che la rivolta fosse diretta contro la dinastia Qing, ma nessuna prova dimostra che i ribelli intendevano attaccare la capitale, Pechino, o rovesciare l'intero governo Qing, bensì per vendicarsi dei loro nemici personali per le ingiustizie subite.[6] Dopo il fallimento della rivolta, si verificò un'emigrazione di massa dei Dungani da Ili alla Russia imperiale.

  1. ^ Anthony Garnaut, From Yunnan to Xinjiang:Governor Yang Zengxin and his Dungan Generals (PDF), su ouigour.fr, Pacific and Asian History, Australian National University). URL consultato il 14 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2012).
  2. ^ 毓秀 杨, 平回志 (Pinghui Records), 1888.
  3. ^ (ZH) 曹树基, 《中国人口史》, 5《清时期》, p. 635.
  4. ^ (ZH) 路伟东, 同治光绪年间陕西人口的损失.
  5. ^ (ZH) 李恩涵, 同治年間陝甘回民事變中的主要戰役 (PDF), in 近代史研究所集刊 [Modern-History-Institute Bulletin, SINICA], n. 7, 1978, p. 96. URL consultato il 15 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^ Jonathan Neaman Lipman, Familiar strangers: a history of Muslims in Northwest China, Seattle, University of Washington Press, 2004, p. 132, ISBN 0-295-97644-6. URL consultato il 28 giugno 2010.

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