Sinfonia n. 5 (Bruckner)

La sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore, WAB 105, fu composta da Anton Bruckner tra il 1875 e il 1876, con ulteriori modifiche minori nei due anni successivi. L'opera fu concepita in un periodo particolarmente difficile della vita del compositore: un processo, da cui fu assolto, e una riduzione del salario. Diedicata a Karl von Stremayr, ministro dell'istruzione austriaco, la sinfonia è stata soprannominata nel corso degli anni la "tragica", la "chiesa della fede" o la "pizzicato"; Bruckner stesso la definì "fantastica", ma non attribuì alcun soprannome in modo formale.

Sinfonia n. 5
Prima pagina del manoscritto originale di Bruckner
CompositoreAnton Bruckner
TonalitàSi bemolle maggiore
Tipo di composizioneSinfonia
Numero d'operaWAB 105
Epoca di composizione1875-1876
Prima esecuzioneGraz, 8 aprile 1894
Pubblicazione
  • 1896 (ed. Schalk)
  • 1935 (ed. Haas)
  • 1951 (ed. Novak)
DedicaKarl von Stremayr
Durata media70-80 minuti
Organico2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, tuba, timpani e archi
Movimenti
  1. Introduction. Adagio – Allegro
  2. Adagio. Sehr langsam
  3. Scherzo. Molto vivace (schnell) – Trio. Im gleichen Tempo
  4. Finale. Adagio – Allegro moderato

Prima esecuzione

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La prima esecuzione pubblica della quinta sinfonia, arrangiata per due pianoforti, si tenne il 20 aprile 1887 nella Bösendorfer-Saal di Vienna, con Joseph Schalk e Franz Zottmann agli strumenti.[1]

La prima esecuzione orchestrale si tenne a Graz l'8 aprile 1894, diretta da Franz Schalk. La versione eseguita non era però fedele all'originale di Bruckner: Schalk aveva modificato l'orchestrazione, avvicinandola allo stile di Wagner, e omesso gran parte del finale. Bruckner non poté essere presente per problemi di salute e morì due anni dopo senza aver mai ascoltato la sua opera eseguita da un'orchestra.[1]

Organico

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La sinfonia è composta per la seguente orchestra:

Legni

Ottoni

Struttura

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La sinfonia è divisa nei classici quattro movimenti:

I. Introduction: Adagio – Allegro (si♭ maggiore)

II. Adagio: Sehr langsam (re minore)

III. Scherzo: Molto vivace (re minore)

IV. Finale: Adagio – Allegro moderato (si♭ maggiore)

Primo movimento

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Per la prima e unica volta nelle sue sinfonie, Bruckner apre il primo movimento con un'introduzione lenta, costituita da una base di pizzicato di violoncelli e contrabbassi a cui si unisce un maestoso corale di archi:

 

Dopo una pausa, un improvviso motivo ascendente suonato dall'intera orchestra in fortissimo lascia spazio ad un solenne corale di ottoni. Questa sequenza viene ripetuta una seconda volta, esplorando diverse tonalità. Dopo un colossale climax in la maggiore, l'orchestrazione si riduce al solo tremolo dei violini, inizialmente in la, poi in re. ha così inizio la sezione principale del movimento, in forma sonata. Inaspettatamente, il tema principale si presenta in si♭ minore:

 

Come in molti altri movimenti sinfonici di Bruckner, l'esposizione comprende tre aree tematiche invece delle classiche due. Il secondo gruppo tematico, in fa minore, è esposto dai violini, accompagnati dal resto degli archi in pizzicato:

 

Il terzo tema comincia con una melodia ascendente dei legni, in re♭ maggiore:

 

Nello sviluppo, Bruckner rielabora il tema principale alternandolo con i diversi motivi dell'introduzione, attraverso un sapiente lavoro di contrappunto.

Un grande crescendo introduce la ripresa, abbreviata rispetto all'esposizione. La coda del movimento comincia con un basso ostinato a cui si unisce una versione abbreviata del tema principale, e termina con un'apoteosi del tema principale in fortissimo.

Secondo movimento

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L'adagio è strutturato secondo una forma lied estesa (A-B-A'-B'-A'') e si basa perciò sull’alternarsi di due aree tematiche. La prima, in re minore, comincia con una tranquilla melodia dell'oboe, accompagnata da terzine di archi in pizzicato:

 

La seconda area tematica è introdotta da un intenso corale degli archi in do maggiore:

 

Terzo movimento

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Lo scherzo di questa sinfonia differisce da tutti gli altri composti da Bruckner. Invece dell'usuale forma ternaria, qui l'autore adopera una forma sonata con due temi. Il primo tema, in re minore, può essere considerato una rielaborazione del primo tema dell'adagio:

 

Il tempo rallenta prima dell'ingresso del secondo tema, un vivace ländler in fa maggiore:

 

Successivamente, lo scherzo prosegue con lo sviluppo e la ripresa. Il trio, in si♭ maggiore, è introdotto dai legni, accompagnati da un corno:

 

Segue, come di consueto, la ripetizione dello scherzo da capo.

Quarto movimento

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Il lungo finale si apre con la stessa introduzione lenta del primo movimento, interrotta però un breve motivo del primo clarinetto. Seguono, in modo simile a quanto succede nella Nona di Beethoven, i temi principali del primo e del secondo movimento, entrambi stroncati sul nascere dal clarinetto.

A questo punto comincia l'esposizione del movimento: gli archi riprendono il motivo del clarinetto e lo adoperano come soggetto di una fuga:

 

Il secondo gruppo tematico si basa sul secondo tema dello scherzo:

 

Il terzo tema, esposto in fortissimo dagli ottoni è una versione aumentata dell'incipit del primo tema:

 

Alla fine dell'esposizione gli ottoni intonano un maestoso corale, per certi versi simile all'Amen di Dresda[2], che parte in sol♭ maggiore e modula al si♭ maggiore:

 

Nello sviluppo, Bruckner costruisce una seconda fuga, utilizzando come soggetto il tema del corale:

 

Poco dopo, alla fuga si aggiunge, come secondo soggetto, il primo tema del finale.

Un grande climax conduce all'inizio della ripresa, che però non pone fine alla doppia fuga dello sviluppo. Entrambi i soggetti sono presentati contemporaneamente, in fortississimo. La ripresa del secondo gruppo tematico avviene in modo convenzionale, mentre quella del terzo è arricchita dalla ricomparsa del primo tema del primo movimento.

Nella coda, il tema principale del finale, stavolta associato a quello del primo movimento, dà il via ad un nuovo climax. Quest'ultimo sfocia nel ritorno del terzo tema (versione aumentata del primo), e poi del corale di ottoni. La sinfonia termina con una grandiosa apoteosi basata sul tema del primo movimento.

Nella cultura di massa

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Alcuni critici musicali hanno notato una certa somiglianza tra il tema principale del primo movimento della sinfonia (nella versione abbreviata esposta nella coda) e il riff di chitarra della canzone Seven Nation Army, singolo del 2003 del duo statunitense The White Stripes.[3][4][5][6]

Discografia selettiva

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  1. ^ a b (EN) Andrea Harrandt, The Cambridge Companion to Bruckner, a cura di John Williamson, Cambridge Companions to Music, Cambridge University Press, 2004, p. 33, ISBN 0-521-00878-6.
  2. ^ (EN) Bruckner's Hymnal, su carragan.com.
  3. ^ Ma gli White Stripes hanno copiato Bruckner?, su vocisullaluna.wordpress.com. URL consultato l'8 marzo 2023.
  4. ^ (EN) Bruckner Rock, su therestisnoise.com. URL consultato il 25 settembre 2015.
  5. ^ (EN) The White Stripes: Seven Nation Army, su abruckner.com. URL consultato l'8 marzo 2023.
  6. ^ (DE) Der Song des Jahrzehnts: "Seven Nation Army" von den White Stripes, su jetzt.sueddeutsche.de. URL consultato l'8 marzo 2023.

Bibliografia

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  • (DE) Anton Bruckner, Sämtliche Werke, Kritische Gesamtausgabe – Band 5: V. Symphonie B-Dur (Originalfassung), Musikwissenschaftlicher Verlag der internationalen Bruckner-Gesellschaft, Robert Haas, Vienna, 1935
  • (DE) Anton Bruckner: Sämtliche Werke: Band V. Symphonie B-Dur 1878, Musikwissenschaftlicher Verlag der Internationalen Bruckner-Gesellschaft, Leopold Nowak, 1951, Vienna
  • (EN) William Carragan, Anton Bruckner – Eleven Symphonies, Windsor, Connecticut, Bruckner Society of America, 2020, ISBN 978-1-938911-59-0.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN213965948 · GND (DE300029985 · BNF (FRcb13920728v (data)
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