Discussione:Satelliti naturali di Marte

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In data 23 marzo 2012 la voce Satelliti naturali di Marte è stata accettata per la rubrica Lo sapevi che.
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Osservazioni

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Riporto qui alcune osservazioni che mi sono state mosse in talk, in modo da poter rispondere ad esse e permettere ad altri di prenderne visione e partecipare alla discussione:

«Ciao Harlock! Come hai forse visto, ho letto la voce in oggetto. Complimenti per la produttività: anche questa sta venendo fuori una bella voce. Ti segnalo qualche punto in cui a mio avviso si potrebbe apportare qualche miglioramento:

  • Nell'incipit della voce hai scritto che i satelliti non sono risolvibili dalla Terra. Non mi è molto chiaro cosa volevi dire qui, visto che in realtà essi sono stati risolti tramite telescopi. Forse vuoi dire che non sono risolvibili a occhio nudo? O che dalla Terra appaiono sempre puntiformi? A mio modo di vedere il concetto andrebbe chiarito.
  • Nella sezione Parametri orbitali si dice che Fobos subisce una accelerazione stimata in 1,270 ± 0,003 × 10-3 °/anno2. Non mi è chiaro cosa questa unità di misura significhi. "°" significa gradi? e "anno2" che cosa significa, anno al quadrato?
  • Nella sezione Formazione ed evoluzione si dice che "lo spostamento di Deimos, piccolo e relativamente lontano da Marte, avrebbe richiesto tempi maggiori". Qui non mi è chiaro di quale spostamento si tratti. Forse si intende la messa in orbita del satellite?

Ciao e a presto. --Edfri (msg) 20:43, 15 mar 2012 (CET)»Rispondi

  • Quel che volevo dire è che dalla Terra appaiono come oggetti puntiformi e non è possibile risolverne la forma.
  • sì, l'accelerazione è espressa come s = 0,5*dn/dt, dove n è il moto medio dell'orbita ed esprime una velocità angolare media, ovvero una misura angolare nell'unità di tempo. La sua derivata temporale sarà quindi una misura angolare per unità di tempo al quadrato, da cui l'unità di misura - davvero insolita - di °/anno2, che ho visto usata per la prima volta proprio nell'espressione di questo valore. Un po' incredulo ho dato un'occhiata su più fonti ed in effetti è una di quelle in uso.
  • Se Deimos e Fobos fossero asteroidi catturati, avrebbero percorso inizialmente orbite molto eccentriche, che progressivamente si sarebbero regolarizzate fino a quelle attuali: si sarebbe verificata una riduzione della quota di apocentro e quindi dell'eccentricità (ma non sarebbe variata l'inclinazione e questo è uno dei principali limiti della teoria). Le dimensioni di Fobos sono tali da permettere tale variazione orbitale nei tempi di esistenza del Sistema solare; quelle di Deimos, invece, sembrerebbe di no. L'azione esercitata da Marte su Deimos, cioè, non sarebbe stata sufficientemente intensa da permettere uno spostamento dell'apocentro dell'orbita fino alla posizione attuale.
    Mi rendo conto che la frase così com'è è fuorviante, perché si deve parlare appunto di variazione orbitale e non di spostamento della luna.
Grazie delle osservazioni, correggo la prima e la terza in voce. Per la seconda, rimango in attesa di suggerimenti. --Harlock81 (msg) 00:47, 16 mar 2012 (CET)Rispondi
Ho provato a aggiungere una nota per spiegare l'unità di misura (secondo punto). Per rendere le cose semplici non ho citato le derivate, come invece sarebbe più preciso fare. Ho preferito fare così altrimenti la spiegazione rischiava di diventare più complicata della cosa che voleva chiarire. Provate a vedere se la cosa vi sembra sufficientemente chiara e sufficientemente corretta. Per quanto riguarda i punti 1 e 3, ora mi paiono chiari. --Edfri (msg) 15:31, 16 mar 2012 (CET)Rispondi
Sì, credo possa andare. Alternativamente, si sarebbe potuto tralasciare il discorso sulla velocità e partire direttamente dalla velocità angolare e magari fornire il dato in unità di misura "canoniche":
1° = 180/π rad = 57,2957 rad
1 anno = 365,256363051 (giorni) * 24 (ore) * 3600 secondi = 31 558 149,76 secondi
da cui
1,270 ± 0,003 × 10-3 °/anno2 = 7,306 ± 0,001 × 10-17 rad/s2
Comunque, già il fatto che qui sia presente un'ulteriore spiegazione, credo, dovrebbe aiutare a comprendere il dato nel testo. Grazie. --Harlock81 (msg) 18:23, 16 mar 2012 (CET)Rispondi
Può darsi in effetti che come la metti tu sia più chiaro. Cambia pure la nota di conseguenza. --Edfri (msg) 10:44, 17 mar 2012 (CET)Rispondi

Lo sapevi che

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Propongo di seguito una versione dell'incipit della voce per la rubrica Wikipedia:Lo sapevi che. --Gondola disturbami! 14:50, 8 apr 2012 (CEST)Rispondi

 
Deimos (sinistra) e Fobos (destra) fotografati dal rover Spirit, dalla superficie di Marte.

Il pianeta Marte possiede due satelliti naturali di piccole dimensioni: Phobos e Deimos. Si tratta dell'unico pianeta roccioso del sistema solare interno a possedere un sistema di satelliti.

Scoperti nell'agosto del 1877 da Asaph Hall, percorrono orbite prograde quasi circolari, assai prossime al piano equatoriale di Marte. Fobos, il più interno, completa la sua orbita in poco più di un terzo del periodo di rotazione del pianeta - caso unico del sistema solare. Di conseguenza, è soggetto a significative azioni mareali da parte di Marte che determinano una costante riduzione dell'orbita e che ne causeranno infine la disgregazione.

Hanno forma irregolare, non risolvibile dalla Terra. Sono stati fotografati e studiati prevalentemente da sonde spaziali il cui obiettivo primario è stato lo studio di Marte. La loro origine è una questione ancora aperta. Alcuni li ritengono asteroidi catturati, altri ipotizzano che si siano formati per accrezione nel processo che ha condotto anche alla formazione del pianeta Marte.

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Salve, si preferisce di solito adoperare un'immagine che non presenti animazione. Di conseguenza suggerirei l'adozione di quest'altra: File:Phobos deimos diff.jpg, che permette un confronto tra le dimensioni delle due lune. Semplificherei anche il riassunto rispetto all'incipit. Proporrò alcune modifiche nei prossimi giorni. --Harlock81 (msg) 15:13, 8 apr 2012 (CEST)Rispondi
Fai pure, sono nuovo per quanto riguarda queste procedure ;-) --Gondola disturbami! 15:53, 8 apr 2012 (CEST)Rispondi

(Rientro) Segue una proposta alternativa. --Harlock81 (msg) 20:41, 14 apr 2012 (CEST)Rispondi

 

I satelliti naturali di Marte sono due: Fobos e Deimos. Di piccole dimensioni e dalla forma irregolare, sono stati scoperti nel 1877 da Asaph Hall. Sono stati fotografati e studiati prevalentemente attraverso sonde spaziali il cui obiettivo primario è stato lo studio di Marte.

Percorrono orbite prograde quasi circolari, assai prossime al piano equatoriale del pianeta. Le azioni mareali di Marte determinano una costante riduzione dell'orbita di Fobos, che in alcune decine di milioni di anni si disgregherà e precipiterà sul pianeta. Questo moto, scoperto tra gli anni quaranta e cinquanta, ha condotto lo scienziato sovietico Iosif Shklovsky ad ipotizzare che entrambi fossero satelliti artificiali lanciati da un'ormai estinta civiltà marziana.

La loro origine è oggetto di numerose ipotesi: alcuni studiosi li ritengono degli asteroidi catturati, altri ne hanno ipotizzato la formazione attorno al pianeta, forse in conseguenza di un impatto gigante. Potrebbero non essere stati gli unici satelliti naturali posseduti da Marte.

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Ottimo, ho aggiornato i template. --Gondola disturbami! 22:00, 15 apr 2012 (CEST)Rispondi

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