Federico Bigi
Federico Bigi (Reggio Emilia, 20 marzo 1920 – Città di San Marino, 24 aprile 1996) è stato un politico sammarinese.
Federico Bigi | |
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Presidente del CONS | |
Durata mandato | 1959 – 1968 |
Successore | Giuseppe Micheloni |
Durata mandato | 1973 – 1978 |
Predecessore | Giuseppe Micheloni |
Successore | Libero Barulli |
Membro del Consiglio Grande e Generale | |
Durata mandato | 30 gennaio 1991 – 24 aprile 1996 |
Legislatura | XXIII, XXIV |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Democratico Cristiano Sammarinese |
Biografia
modificaNato a Reggio Emilia da famiglia sammarinese, dopo aver studiato all'Università di Bologna e all'Università di Urbino insegnò alla Scuola Secondaria Superiore di Città di San Marino; in gioventù fu un appassionato giocatore di tennis e calcio. Nell'agosto 1944 mediò con i tedeschi, garantendo che non sarebbe partito alcun attacco partigiano dalla Repubblica[1]. Nel dopoguerra fondò e divenne leader del Partito Democratico Cristiano Sammarinese; nel 1957 appoggiò i "fatti di Rovereta" e divenne membro del governo provvisorio in carica dal 10 al 27 ottobre 1957[2]. Venne poco dopo nominato Segretario per gli Affari Esteri, carica che conservò fino al 1972, firmando nel 1971 l'accordo di buon vicinato con l'Italia; fu anche preside del liceo-ginnasio. Nel 1959 contribuì a fondare il Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese e ne venne nominato primo presidente dai Capitani reggenti Marino Benedetto Belluzzi e Agostino Biordi, conservando la carica fino al 1968, per poi venire rieletto nel 1973, mantenendola fino al 1978. Il 30 gennaio 1991 venne eletto dal Consiglio Grande e Generale membro della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) in rappresentanza di San Marino[3]. Morì all'Ospedale di Stato il 24 aprile 1996, all'età di 76 anni.
Onorificenze
modificaOnorificenze straniere
modificaNote
modifica- ^ Giuseppe Marzi, Il viale delle rose: storie di ebrei rifugiati nella Repubblica di San Marino, 2012, pag. 118
- ^ 1957 - I fatti di Rovereta
- ^ Yearbook of the European Convention on Human Right, 1994
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato., su quirinale.it. URL consultato il 22 novembre 2023.