Ferrovia Berna-Neuchâtel
La ferrovia Berna-Neuchâtel è una linea ferroviaria a scartamento normale della Svizzera.
Berna-Neuchâtel | |
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Stati attraversati | Svizzera |
Inizio | Berna |
Fine | Neuchâtel |
Attivazione | 1901 |
Gestore | BLS |
Precedenti gestori | BN (1901–1997) BLS Lötschbergbahn (1997–2006) |
Lunghezza | 42,897 km |
Scartamento | 1 435 mm |
Elettrificazione | 15 kV 16,7 Hz ca |
Ferrovie | |
Storia
modificaNel 1852 il canton Berna concesse alla Schweizerische Centralbahn l'autorizzazione per la costruzione di una ferrovia tra la capitale federale e Neuchâtel, ma non se ne fece niente; analogo risultato ebbero le concessioni emesse dal Gran Consiglio neocastellano per una linea tra Neuchâtel e la frontiera bernese nel 1853 e nel 1855, mentre il popolo neocastellano rifiutò in seguito a un referendum tenutosi nel 1874 un progetto analogo[1].
Una nuova concessione fu accordata il 10 ottobre 1890 sulla base di un progetto studiato dall'ingegner Albinus Beyeler[1], e l'8 maggio 1897 fu costituita la società Bern-Neuenburg-Bahn (directe Linie) (BN) per la costruzione e l'esercizio della linea, che aveva Beyeler come amministratore delegato e il consigliere nazionale Jakob Freiburghaus come presidente[2][3].
I lavori iniziarono il 12 settembre 1898, e la linea aprì all'esercizio il 1º luglio 1901. La ferrovia divenne nota come linea diretta, in quanto accorciava il percorso tra Berna e Neuchâtel da 63 km (passando per Bienne) a 43; nell'intenzione dei suoi promotori la ferrovia doveva essere un'importante via di transito tra Francia e Italia, ma così non fu per via della concorrenza esercitata da altre linee (Vallorbe-Losanna e La Chaux-de-Fonds-Bienne-Olten) soprattutto nel traffico merci, quasi assente[1].
Nel 1900 la BN aveva stipulato un accordo con la Thunersee-Bahn (TSB, concessionaria della linea Thun-Spiez-Interlaken-Bönigen) in base al quale le due società condividevano la direzione d'esercizio; con l'assorbimento nel 1913 della TSB da parte della Berner Alpenbahn-Gesellschaft Bern-Lötschberg-Simplon (BLS) la direzione di quest'ultima società dirigeva anche la BN[1].
Il 2 gennaio 1928 iniziarono i lavori (di cui si parlava sin dal 1921) per l'elettrificazione della tratta Bümpliz Nord-Neuchâtel, inaugurata con il cambio d'orario il successivo 14 maggio[4] (sulla tratta Berna-Bümpliz Nord l'elettrificazione era già attiva dal 13 settembre 1923[5]). L'elettrificazione della linea ebbe un modesto risultato sui conti societari, tanto da chiedere e ottenere un aiuto finanziario da parte della Confederazione sulla base della legge federale del 1939 sull'aiuto alle ferrovie[1].
Nel 1997 la BLS assorbì la BN, la Gürbetal-Bern-Schwarzenburg-Bahn (GBS) e la Simmentalbahn (SEZ), divenendo BLS Lötschbergbahn[6][7], la quale si fuse nel 2006 con la Regionalverkehr Mittelland (RM) nella BLS AG[8][9].
Nel 1961 venne raddoppiata la tratta tra la stazione di Berna e Ausserholligen (comune alle linee per la Gürbetal e per Schwarzenburg)[10]; nel 1985 toccò alla tratta Holligen-Bümpliz Nord[11], nel 1996 alla tratta Riedbach-Rosshäusern[12], nel 2001 la Niederbottigen-Riedbach[13], nel 2008 alle tratte Ins-Fanelwald e Bümpliz Nord-Niederbottigen[14] e nel 2012 alla tratta Fanelwald-Zihlbrücke[15].
Nel 2011 l'Ufficio federale dei trasporti ha autorizzato il raddoppio della linea tra Rosshäusern e Mauss e la costruzione di una nuova galleria a Rosshäusern[16]; la tratta (lunga 3,7 km con un tunnel lungo 1910 metri), è entrata in servizio il 3 settembre 2018[17]. Nel 2021 è stata raddoppiata la tratta tra Mauss e Gümmenen, rinnovando il ponte sulla Sarina[18].
Caratteristiche
modificaLa linea, a scartamento normale, è lunga 42,897 km, per due terzi a binario unico[17] (è a doppio binario tra Berna e Gümmenen e tra Ins e Zihlbrücke). La linea è elettrificata a corrente alternata con la tensione di 15.000 V alla frequenza di 16,7 Hz. Il raggio minimo di curva è di 300 metri, la pendenza massima è del 21 per mille[19].
Percorso
modifica[19] Stazioni e fermate | |||||||
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per Thun, per Lucerna e per Olten (FFS) | ||||||
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0,12 | Berna | |||||
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galleria Donnerbühl (401 m) | ||||||
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2,18 | Bern Weyermannshaus Spw. | |||||
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per Losanna (FFS) | ||||||
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2,54 | Holligen | |||||
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per Thun e per Schwarzenburg | ||||||
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3,31 | Bern Stöckacker | |||||
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4,20 | Bern Bümpliz Nord | |||||
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Bern Brünnen Westside | ||||||
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5,64 | Niederbottigen | |||||
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8,49 | Riedbach | |||||
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11,45 | Rosshäusern | |||||
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galleria Rosshäusern (1103 / 1910 m) | ||||||
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15,00 | Rüplisried-Mauss (* 1929[20] † 2002[21]) | |||||
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fiume Sarina | ||||||
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per Flamatt (STB) († 1993) | ||||||
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17,00 | Gümmenen | |||||
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galleria Faverwald (430 m) | ||||||
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18,85 | Ferenbalm-Gurbrü († 2018[22]) | |||||
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Autostrada A1 | ||||||
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galleria Oberfeld (300 m) | ||||||
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per Palézieux (FFS) | ||||||
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22,17 | Kerzers | |||||
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per Lyss (FFS) | ||||||
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26,44 | Müntschemier | |||||
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per Friburgo (TPF) | ||||||
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per Biel/Bienne (ASm) | ||||||
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29,79 | Ins | |||||
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galleria Islerenhölzi (81 m) | ||||||
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33,24 | Gampelen | |||||
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Fanelwald | ||||||
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35,21 | Zihlbrücke | |||||
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canale della Thielle | ||||||
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36,72 | Marin-Epagnier | |||||
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galleria Marin (55 m) | ||||||
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38,74 | St-Blaise-Lac | |||||
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galleria Champréveyres (160 m) | ||||||
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42,08 | per Olten (FFS) | |||||
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Neuchâtel Est | |||||
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75,29 | Neuchâtel | |||||
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per Le Locle (FFS) | ||||||
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per Pontarlier e per Losanna (FFS) | ||||||
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile |
La linea parte dalla stazione di Berna, e fino ad Holligen è in comune con le ferrovie per Thun e per Schwarzenburg. Superata Bümpliz si tocca Frauenkappelen.
A Mühleberg la ferrovia attraversa quindi la Sarina su di un viadotto classificato come bene culturale di importanza nazionale[23].
Superata l'autostrada A1 si giunge a Kerzers, stazione nella quale si incrocia la linea tra Palézieux e Lyss. Altro nodo ferroviario toccando dalla linea è Ins, presso la cui stazione fanno capolinea la linea TPF per Friburgo e quella a scartamento ridotto ASm per Täuffelen e Bienne.
Costeggiando il lago di Neuchâtel si toccano Marin-Epagnier e Saint-Blaise, facendo capolinea alla stazione di Neuchâtel.
Note
modifica- ^ a b c d e (FR) Message du Conseil fédéral à l'Assemblée fédérale concernant le renouvellement des concessions du chemin de fer des Alpes bernoises Berne-Loetschberg-Simplon et des chemins de fer Berne-Neuchâtel, Gürbetal-Berne-Schwarzenbourg et Spiez-Erlenbach-Zweisimmen (Du 9 juillet 1969), in Foglio federale, Berna, 1° agosto 1969, pp. 455-472. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ Peter Stettler, Jakob Freiburghaus, in Dizionario storico della Svizzera, 18 dicembre 2000. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ (DE) Bureau Bern, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 2 settembre 1897, pp. 923-924. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ (FR) L'electrification de la Directe Berne-Neuchâtel, in L'Impartial, La Chaux-de-Fonds, 5 maggio 1928, p. 3. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ (DE) Bern-Bümpliz elektrisch, in Oberländer Tagblatt, Thun, 13 settembre 1923, p. 2. URL consultato il 5 novembre 2024.
- ^ (DE) BLS-Fusion beschlossene Sache, in Freiburger Nachrichten, Friburgo, 21 giugno 1997, p. 20. URL consultato il 27 febbraio 2019.
- ^ (DE) Berner Alpenbahn Gesellschaft Bern-Lötschberg-Simplon, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 29 dicembre 1997, p. 9299. URL consultato il 5 novembre 2024.
- ^ (DE) Die Neue BLS steht am Start, in Freiburger Nachrichten, Friburgo, 24 giugno 2006, p. 16. URL consultato il 27 febbraio 2019.
- ^ (DE) BLS AG, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 29 giugno 2006, p. 3. URL consultato il 5 novembre 2024.
- ^ (DE) Des Bahnhofumbaus erste Etappe, in Berner Tagwacht, Berna, 2 dicembre 1961, p. 5. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ (DE) Drei neue Pendelzüge der Bern-Neuenburg-Strecke, in Thuner Tagblatt, Thun, 9 dicembre 1985, p. 9. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ (FR) Ligne Berne-Neuchâtel: voie doublée, in L'Express, Neuchâtel, 24 maggio 1996, p. 11. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ (DE) Verwaltungsbericht der Bau-, Verkehrs- und Energiedirektion, in Verwaltungsbericht des Regierungsrates, der kantonalen Verwaltung und der Gerichtsbehörden für das Jahr 2001, Berna, Cancelleria di Stato del Canton Berna, p. 101. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ (FR) Une double voie qui permet de rouler à 160 km/h, in L'Express, Neuchâtel, 25 giugno 2008, p. 6. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ (DE) Strecke Bern-Neuenburg: BLS baut Doppelspurabschnitt aus, in Berner Zeitung, Berna, 8 ottobre 2010. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ L'OFT approuve le tunnel de Rosshäusern et le doublement de la voie, su admin.ch. URL consultato il 27 febbraio 2019.
- ^ a b Ampliamento a doppio binario Rosshäusern–Mauss, su bls.ch. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ Rinnovamento viadotto sulla Sarina e ampliamento a doppio binario Mauss–Gümmenen, su bls.ch. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ a b Streckendaten (PDF), su tp-info.ch. URL consultato il 5 novembre 2024.
- ^ (FR) Un nouvel arrêt sur la « Directe », in Feuille d'avis de Neuchâtel, Neuchâtel, 16 maggio 1929, p. 8. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ (DE) Verwaltungsbericht der Bau-, Verkehrs- und Energiedirektion, in Verwaltungsbericht des Regierungsrates, der kantonalen Verwaltung und der Gerichtsbehörden für das Jahr 2002, Berna, Cancelleria di Stato del Canton Berna, p. 94. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ (DE) Stephan Künzi, Abgesang auf eine kleine Haltestelle, in Berner Zeitung, Berna, 8 dicembre 2018. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ Protezione dei beni culturali - Inventario PBC - Oggetti A, su babs.admin.ch. URL consultato il 27 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2021).
Bibliografia
modifica- (DE) Albin Beyeler, Die Bern-Neuenburg Bahn (Direkte Linie), in Schweizerische Bauzeitung, n. 1, Zurigo, A. Waldner, 1902, pp. 1-8. URL consultato il 21 febbraio 2019.
- (DE) Albin Beyeler, Die Bern-Neuenburg Bahn (Direkte Linie), in Schweizerische Bauzeitung, n. 2, Zurigo, A. Waldner, 1902, pp. 18-21. URL consultato il 21 febbraio 2019.
Voci correlate
modificaAltri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale BLS, su bls.ch.
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