Giano di Cipro
Giano di Cipro, noto anche come Giano di Lusignano (Genova, 1375 – Nicosia, 25 giugno 1432), fu principe titolare d'Antiochia dal 1392 al 1398 re di Cipro, re titolare di Gerusalemme, pretendente al trono armeno di Cilicia e dal 1398 fino alla sua morte.
Giano di Cipro | |
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Giano di Lusignano e la sua sposa Carlotta di Borbone in una vetrata della navata sud della Cattedrale di Chartres | |
Re di Cipro Re titolare di Gerusalemme Pretendente al trono armeno di Cilicia | |
In carica | 1398 – 1432 |
Predecessore | Giacomo I |
Successore | Giovanni II |
Altri titoli | Principe titolare d'Antiochia |
Nascita | Genova, 1375 |
Morte | Nicosia, 25 giugno 1432 |
Luogo di sepoltura | Chiesa di San Domenico a Nicosia |
Casa reale | Lusignano |
Padre | Giacomo I di Cipro |
Madre | Helvis-Helisia di Brunswick-Grubenhagen |
Consorti | Anglesia Visconti Carlotta di Borbone |
Figli | Giovanni Giacomo Anna Maria |
Religione | Cattolicesimo |
Biografia
modificaInfanzia
modificaSecondo Les familles d'outre-mer, Giano era il figlio maschio primogenito del re di Cipro, re titolare di Gerusalemme, pretendente al trono armeno di Cilicia, Giacomo I (verso il 1334 – 1398) e della principessa appartenente alla dinastia dei Brunswick-Grubenhagen, Helvis o Helisia (1343-1422)[1], primogenita e unica figlia femmina del duca Filippo di Brunswick-Grubenhagen (circa 1332 – 4 agosto 1369 o 1370), connestabile di Gerusalemme[2], e della prima moglie Helisia o Alice di Dampierre, figlia di Oddone di Dampierre e Isabella di Lusignano, citati da Les familles d'outre-mer[3] e dalla Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1[4].
Sia secondo Les familles d'outre-mer, che secondo la Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, Giacomo I di Cipro era il figlio quartogenito del re di Cipro e di Gerusalemme Ugo IV (1294 – 1359) e di Alice d'Ibelin (1305 c. – 1386)[5][6], che, ancora secondo Les familles d'outre-mer, che secondo la Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, era figlia di Guido d'Ibelin, signore del castello di Nicosia[7], siniscalco di Cipro[8][9] e della moglie, nonché cugina, Isabella o Margherita d'Ibelin[10].
Nel 1374, i suoi genitori lasciarono Cipro, raggiunsero Rodi, dove morì il suo primo figlio, una femmina, ancora in tenera età, e dove però non trovarono sostegno e vennero arrestati dai genovesi e condotti a Genova, dove suo padre, Giacomo, fu imprigionato[11], mentre sua madre, Helvis, alloggiata presso una vedova, faceva lavori di cucito che poi vendeva per poter mantenere il marito nella prigione detta mal paga[12].
Dopo un tentativo di fuga del padre, Giacomo, a sua madre, Helvis, fu permesso di vivere accanto al marito, pur essendo tenuti sotto custodia in una torre[13]; e fu nella torre che Helvis, nel 1375, diede alla luce il primo figlio maschio, Giano, che prese il nome dal dio che era stato, secondo un'antica leggenda, il fondatore di Genova[14].
Suo cugino, Pietro II, re di Cipro, re titolare di Gerusalemme, nel 1382, si ammalò e morì[15] e, suo padre, Giacomo fu designato a succedergli, anche se era ancora tenuto in cattività con tutta la famiglia. Finalmente, dopo molte trattative e molte concessioni ai Genovesi, che finirono per portare il suo regno alla rovina finanziaria, i suoi genitori, Giacomo e Helvis, furono rilasciati dal carcere e, nel 1385, tornarono a Cipro e si recarono a Nicosia, dove vennero accolti con grande entusiasmo[16].
Solo, nel 1390, Giacomo riscattò il proprio figlio, Giano, che era ancora in ostaggio a Genova, per 800.000 bisanti[17].
Nel 1393, era morto a Parigi, il re armeno di Cilicia, Leone VI[1] e suo padre, Giacomo I, in quanto parente più prossimo fece richiesta di succedergli e assunse il titolo di re armeno di Cilicia che gli venne assegnato formalmente nel 1396, e da allora i re di Cipro furono chiamati: re di Gerusalemme, Cipro e Armenia, come riporta la Chronique de l'Île de Chypre[18].
Ascesa
modificaSuo padre, Giacomo I, morì a Nicosia, il 20 settembre 1398, e fu tumulato nella chiesa di San Domenico a Nicosia; Giano, figlio primogenito, gli succedette e fu incoronato l'11 novembre di quello stesso anno[19].
Appena divenuto re (1398) cercò di affrancarsi dalla tutela della Repubblica di Genova e di recuperare la città di Famagosta, ma Genova, oltre alle proprie milizie, godeva dell'appoggio francese sotto la cui protezione si era posta[20]; anche la Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, riporta il tentativo fallito di riconquistare Famagosta, nel 1402[19]. Sconfitto, Giano dovette sottoscrivere il 7 luglio 1403 un trattato che garantiva il monopolio dei commerci marittimi a Cipro ai genovesi, con cui fu siglata la pace[21].
Primo matrimonio
modificaVerso il 1401 Giano sposò la nobildonna milanese Anglesia o Eloisa Visconti (1377 – 1439), che, secondo la Storia di Milano, era la figlia ultimogenita di Bernabò Visconti, Signore di Bergamo, Brescia, Cremona, Soncino, Lonato e Valcamonica e, insieme ai fratelli Matteo II e Galeazzo II, co-Signore di Milano, e di Beatrice Regina della Scala[22], che secondo il Petri Azarii Chronicon era figlia di Mastino II della Scala, signore di Verona e Vicenza[23].
Il matrimonio viene confermato da due lettere della Histoire de l'île de Chypre sous le règne des princes de la maison de Lusignan, Volume 2:
- lettera datata 12 dicembre 1401, in cui Anglesia, senza essere nominata, viene citata come regina di Cipro e sorella di Caterina Visconti[24], duchessa di Milano (domina ducissa Mediolani, quae, non dubitamus, diligit sororem suam dominam reginam)[25],
- lettera, datata 1º maggio 1404, in cui viene citata assieme al marito, Giano col nome di Eloisa, come re e regina di Cipro (dominorum Jani et Eloysie, Dei gratia Cipri et Armenie regis et regine)[26].
Il matrimonio però non durò a lungo: Giano, nel 1407, ripudiò la moglie e chiese il divorzio (forse perché Anglesia non poteva più procreare) e lo otterrà nel 1409[22].
Nel 1409 Anglesia ritornò in Lombardia, ma mantenne comunque il titolo di Regina di Cipro[27], dove però non fece più ritorno.
Secondo matrimonio
modificaDopo la separazione da Anglesia o Eloisa Visconti, Giano, secondo Les familles d'outre-mer, sposò, in seconde nozze, il 9 agosto 1409, al castello di Melun, Carlotta di Borbone (1388 – 1422), figlia del Conte di La Marche, Giovanni di Borbone-La Marche e della Contessa di Vendôme e di Castres, Caterina di Vendôme[28]; le nozze erano state celebrate per procura, come conferma la lettera delle Histoire de l'île de Chypre sous le règne des princes de la maison de Lusignan, Volume 2, datata 10 gennaio 1409[29]; questo matrimonio non fu considerato valido per circa due anni, in quanto Anglesia si era opposta alla prima sentenza di divorzio[27].
Carlotta, come conferma anche la Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, arrivò a Cipro, nel 1411, e le nozze furono celebrate a Nicosia, nella Cattedrale di Santa Sofia[30].
Regno
modificaTra il 1403 ed il 1406, vi fu ancora una guerra contro i genovesi per il possesso di Famagosta, senza risultato[21].
I corsari ciprioti, soprattutto tra il 1404 ed il 1414, continuarono a esercitare la loro attività piratesca sulle terre musulmane, specialmente in Siria,[30].
Tra il 1421 ed il 1422, morirono sia la moglie che la madre di Giano, che furono tumulate nella chiesa di San Domenico a Nicosia, accanto al padre di Giano, Giacomo I[31].
In quegli anni, Giano aveva incontrato e commissionato allo storico ed archeologo fiorentino Cristoforo Buondelmonti una Vita degli uomini illustri.
Dato che le scorrerie cipriote non cessarono, nel 1425 il sultano dei Mamelucchi inviò per rappresaglia una squadra navale, che conquistò e saccheggiò la città cipriota di Limassol[32].
L'anno successivo, un'armata di mamelucchi sbarcò sull'isola, sconfisse le truppe cipriote il 7 luglio 1426, nella battaglia a Choirokoitia, dove il fratello del re Giano, Enrico, principe titolare di Galilea, comandante militare fu ucciso e il re Giano fu preso prigioniero e condotto al Cairo, poi conquistò e saccheggiò Nicosia[33].
Una rivolta popolare in Cipro guidata dal cosiddetto Re Alexis fu subito sedata e un altro fratello di Giano, il cardinale Ugo, fu nominato reggente del regno[34].
Per la liberazione di Giano fu pagato un riscatto di 200.000 ducati veneziani, in quello stesso anno (1426) e sol nel 1427, gli fu permesso di recarsi ad Alessandria, dove una flotta di cinque navi lo riportò a Cipro e il 15 marzo sbarcò a Cipro e il arrivò a Nicosia accolto solennemente con grandi festeggiamenti[35]; era stato liberato solo dopo aver riconosciuto la sovranità del sultano, impegnandosi a versare un tributo periodico ai mamelucchi e contributi ai genovesi, lasciando loro tutti gli introiti doganali di Famagosta.
Morte
modificaGiano non si riprese mai più da tale umiliazione, si ammalò gravemente e, dopo un anno morì a Nicosia nel 1432 e fu tumulato nella chiesa di San Domenico a Nicosia; gli succedette il figlio primogenito, Giovanni, come Giovanni II[36].
Discendenza
modificaGiano dalla prima moglie, Anglesia o Eloisa Visconti, non ebbe discendenza[37][38].
Giano dalla prima moglie, Carlotta di Borbone ebbe cinque figli[39]:
- maschio, soffocato nella culla
- Giovanni (1418 – 1458), suo successore con il nome di Giovanni II;
- Giacomo († 1426), siniscalco di Cipro
- Anna (1419 – 1462), andata sposa nel 1433 a Luigi I, duca di Savoia
- Maria († dopo il 1437), fidanzata a Filippo di Borbone (nato verso il 1430), signore di Beaujeu, morto giovane prima del matrimonio.
Ascendenza
modificaGenitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Guido di Lusignano | Ugo III di Cipro | ||||||||||||
Isabella d'Ibelin | |||||||||||||
Ugo IV di Cipro | |||||||||||||
Eschiva di Ibelin | Giovanni d'Ibelin | ||||||||||||
Alice de la Roche | |||||||||||||
Giacomo I di Cipro | |||||||||||||
Guido di Nicosia | Baliano d'Ibelin | ||||||||||||
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Alice d'Ibelin | |||||||||||||
Isabella d'Ibelin | … | ||||||||||||
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Giano di Cipro | |||||||||||||
Enrico II di Brunswick-Grubenhagen | Enrico I di Brunswick-Lüneburg | ||||||||||||
Agnese di Meißen | |||||||||||||
Filippo di Brunswick-Lüneburg | |||||||||||||
Eloisa d'Ibelin | Filippo d'Ibelin | ||||||||||||
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Helvis di Brunswick-Grubenhagen | |||||||||||||
Oddone di Dampierre | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Helvis de Dampierre | |||||||||||||
Isabella di Lusignano | … | ||||||||||||
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Onorificenze
modificaStendardo di Giano I di Cipro | |
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Onorificenze cipriote
modificaNote
modifica- ^ a b (FR) Les familles d'outre-mer, pag. 86
- ^ (FR) Les familles d'outre-mer, pagg. 86 e 87
- ^ (FR) Les familles d'outre-mer, pagg. 73, 236 e 537
- ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 240, nota 2
- ^ (FR) Les familles d'outre-mer, pag. 72
- ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 407
- ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 399
- ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 293
- ^ (FR) Les familles d'outre-mer, pag. 373
- ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 302
- ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 476 e 477
- ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 476
- ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 477
- ^ (EN) A History Of Cyprus. Volume 2. The Frankish Period, 1192 1432, pag. 432
- ^ (IT) Chronique de l'Île de Chypre, pag. 349
- ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 490 - 492
- ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 493 - 494
- ^ (IT) Chronique de l'Île de Chypre, pag. 352
- ^ a b (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 496
- ^ (FR) Les familles d'outre-mer, pag. 88
- ^ a b (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 497
- ^ a b #ES Storia di Milano::: I Visconti, Anglesia
- ^ (LA) Rerum Italicarum scriptores, tomus XVI, Petri Azarii Chronicon, Cap. XI, col. 324
- ^ (FR) Histoire de l'île de Chypre sous le règne des princes de la maison de Lusignan, Volume 2, pagg. 459, nota 1
- ^ (LA) Histoire de l'île de Chypre sous le règne des princes de la maison de Lusignan, Volume 2, pagg. 459 e 460
- ^ (LA) Histoire de l'île de Chypre sous le règne des princes de la maison de Lusignan, Volume 2, pagg. 477 e 480
- ^ a b #ES Storia di Milano: cronologia dal 1401 al 1425, 1409 2 agosto
- ^ (FR) Les familles d'outre-mer, pag. 91
- ^ (LA) Histoire de l'île de Chypre sous le règne des princes de la maison de Lusignan, Volume 2, pagg. 494 e 495, nota 1
- ^ a b (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 498
- ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 499
- ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 501 e 502
- ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 504 - 513
- ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 513
- ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 514 e 515
- ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 515
- ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: KINGS of CYPRUS 1267-1489 - JANUS of Cyprus
- ^ (EN) #ES Genealogy: Poitou 3 - JEAN II
- ^ (FR) Les familles d'outre-mer, pagg. 91 e 92
Bibliografia
modificaFonti primarie
modifica- (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1.
- (IT) Chronique de l'Île de Chypre.
- (LA) Histoire de l'île de Chypre sous le règne des princes de la maison de Lusignan, Volume 2.
- (LA) Rerum Italicarum scriptores, tomus XVI.
Letteratura storiografica
modificaVoci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giano di Lusignano
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Foundation for Medieval Genealogy : KINGS of CYPRUS 1267-1489 - JANUS of Cyprus, su fmg.ac. URL consultato il 24 dicembre 2020.
- (EN) Foundation for Medieval Genealogy : KINGS of CYPRUS 1267-1489 - JANUS of Cyprus, su fmg.ac. URL consultato il 24 dicembre 2020.
- (EN) Genealogy : Poitou 3 - JEAN II, su genealogy.euweb.cz. URL consultato il 24 dicembre 2020.
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