Giovanni Biagio Amico
Giovanni Biagio Amico (Trapani, 3 febbraio 1684 – Trapani, 3 settembre 1754) è stato un architetto, teologo e presbitero italiano.
Biografia
modificaPresi gli ordini sacri fu parroco della chiesa di San Lorenzo (oggi Cattedrale). Continuò la carriera ecclesiastica fino a diventare vicario generale della diocesi di Trapani. Fu autore di un catechismo.
Da autodidatta studiò architettura, matematica e disegno tecnico, venendo nominato ingegnere del regno di Palermo. Ebbe come allievi Andrea Giganti, Giuseppe Venanzio Marvuglia e Nicolò Palma (nipote di Andrea Palma).
A lui è stata intitolata la biblioteca della diocesi di Trapani[1]
Opere
modificaElenco completo al 1750:[2]
Provincia di Agrigento
modificaConvento dell'Ordine dei frati predicatori della chiesa di San Domenico[3] di Agrigento
Licata
modifica- 1748, Prospetto, attività di costruzione e perfezionamento del prospetto della chiesa del Carmine o dell'Annunziata.[2]
- 1750, Facciata della chiesa di San Francesco d'Assisi.
Provincia di Caltanissetta
modifica- XVIII secolo, Cappella di Sant'Ignazio di Loyola, architettura, opera presente nella chiesa di Sant'Agata al Collegio dei Gesuiti.[2]
Provincia di Palermo
modifica- 1726, Campanile della cattedrale metropolitana primaziale della Santa Vergine Maria Assunta di Palermo,[2] interventi non più esistenti per lavori e restauri posteriori. Definito brutto e borrominesco, fu sostituito tra il 1826 e il 1835 da quello neogotico di Emmanuele Palazzotto.
- 1729c., Sepolcro, monumento funebre di José Gasch, arcivescovo di Palermo, opera presente nella Cappella di Nostra Signora Libera Inferni della cattedrale metropolitana primaziale della Santa Vergine Maria Assunta.[2]
- XVIII secolo, Prospetto, attività per la realizzazione della facciata del convento di San Domenico.[2]
- 1735 - 1736, Colonna dell'Immacolata in piazza San Domenico a Palermo.[2]
- 1735 - 1736, Prospetto in stile barocco romano della chiesa di Sant'Anna la Misericordia di Palermo.[2] Il terzo ordine fu demolito dopo il terremoto di Pollina del 1823.
- XVIII secolo, Architettura, attività nel coronamento esterno, realizzazione ornati dell'altare maggiore e degli altari laterali, ornati in marmi del coro all'interno del tempio. Nel recinto monasteriale la libreria e la Fontana nel chiostro detto Cortile dei Marmi, opere svolte nella basilica abbaziale di San Martino delle Scale.[2]
- XVIII secolo, Architettura, attività di costruzione e perfezionamento del duomo di Santa Maria Maddalena di Borgetto.[2]
- XVIII secolo, Architettura, attività di costruzione e perfezionamento del Noviziato di Cinisi.[2]
- XVIII secolo, Architettura, attività di costruzione e perfezionamento della chiesa del monastero di Santa Caterina di Benedettine di Cefalù.[2]
Provincia di Trapani
modifica- 1723, Chiesa di Santa Oliva, disegno. Il soffitto è perduto in parte a causa di un incendio avvenuto durante i restauri del 1980.[2]
- XVIII secolo, Affreschi e decorazioni del cappellone della basilica di Santa Maria Assunta.
- XVIII secolo, Badia Nuova.[2]
- XVIII secolo, Conservatorio degli Orfanelli .[2]
- XVIII secolo, Chiesa del santo Angelo Custode del Reclusorio delle donne Ritirate.[2]
- XVIII secolo, Interno della chiesetta di Santa Caterina.[2]
- 1741, Chiesa del Santissimo Crocifisso, progetto.[2]
- 1746, Opere di consolidamento nel campanile della Real Chiesa Madrice Insigne Collegiata di Maria Assunta.
- 1746, Chiesa di San Pietro.[2]
- 1714, Chiesa di Maria Santissima della Grotta.[2]
- XVIII secolo, Ristrutturazione e portale della chiesa di San Francesco d'Assisi.[2]
- XVIII secolo, Volta del duomo di San Tommaso di Canterbury.[2]
- XVIII secolo, Chiesa di Sant'Andrea.[2]
- XVIII secolo, Campanile e chiesa del Carmine.[2]
- XVIII secolo, Custodia della chiesa del monastero di San Pietro.[2]
- XVIII secolo, Chiesa dell'Immacolata Concezione.[2]
- XVIII secolo, Ospedale.[2]
- 1710, Ampliamento e prospetto del Seminario dei Chierici,[2] piazza della Repubblica.
- 1731, Lapide sepolcrale del vescovo monsignore Bartolomeo Castelli, nella cattedrale del Santissimo Salvatore.
- 1742 - 1748, Progetto del Palazzo vescovile.[2]
- XVIII secolo, Interventi nella chiesa di San Nicola.[2]
- XVIII secolo, Facciata del Collegio dei Gesuiti.[2]
- XVIII secolo, Interventi nella chiesa di Maria Santissima Annunziata del Carmine.[2]
- XVIII secolo, Interventi nella Casa degli Esercizi Spirituali Sant'Ignazio di Loyola.[2]
- XVIII secolo, Casa Santa di Loreto e Oratorio della Congregazione Lauretana, attività di costruzione e perfezionamento del prospetto di istituzioni comprese nel complesso del Collegio dei Gesuiti.[2]
- XVIII secolo, Attività di costruzione e perfezionamento del prospetto della chiesa delle Anime del Purgatorio.[2]
- XVIII secolo, Ampliamento e prospetto del Santuario di Maria Santissima della Misericordia.
- XVIII secolo, Progetto del duomo di San Vito, luogo di culto distrutto dal terremoto del Belice del 1968.[2]
Trapani
modificaBasilica santuario di Maria Santissima Annunziata
- 1742, Inizio ricostruzione.[2][4]
- 1748, Lavori di riattamento.
- 1748c., Trasformazione del convento dell'Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo e realizzazione dello scalone.
Chiesa della Badìa Nuova o chiesa di Maria Santissima del Soccorso:[2]
- 1740, Cappella della Madonna del Soccorso.
- 1746, Arco maggiore e pilastri del cappellone.
- 1747, Rivestimento delle cappelle laterali.
Chiesa delle Anime del Purgatorio
- XVIII secolo, Oratorio della Compagnia del Santissimo Crocifisso (Ficarella) del convento dell'Ordine dei frati predicatori di San Domenico di Guzmán.[2]
- XVIII secolo, Costruzione della Cappella del Santissimo Crocifisso.[2]
Altre opere[5]
- 1715 - 1730, Portale del convento dell'Ordine dei frati minori conventuali della chiesa di San Francesco d'Assisi.[2][6]
- 1723, Pavimentazione della chiesa di Maria Santissima dell'Itria.[4]
- 1728, Prospetto del Palazzo del Principe di Bisignano di via Libertà.
- 1730, "Macchina della Loggia", costruzione e decorazione del frontespizio di Palazzo Cavarretta, consegnato in occasione del Ferragosto.
- 1732, Abside della chiesa dell'Immacolatella o chiesa dell'Immacolata Concezione.[2]
- 1737, Convento dell'Ordine degli agostiniani scalzi della chiesa di Sant'Agostino.
- 1739, Chiesa di Santa Maria della Nuova Luce,[2] luogo di culto non più esistente.
- 1742, Ampliamento dell'edificio del primitivo Ospedale di Sant'Antonio con la Grande Corsia.
- 1745, Ricostruzione della chiesa di Santa Elisabetta.[2][7]
- 1747, Ampliamento del Conservatorio delle fanciulle Orfane.
- 1748, Vestibolo, facciata, campanile, cupola, cappellone e cappelle laterali, cantoria della cattedrale di San Lorenzo.[2]
- 1748, Monumento in onore di Carlo III di Borbone, in precedenza era stato eretto quello di Filippo V di Spagna.[2]
- 1748, Custodia altare maggiore e rivestimento in marmi policromi nella Cappella di Sant'Ignazio della chiesa del Collegio.[2][8]
- 1748, Trasformazione della chiesa di San Michele e costruzione del secondo oratorio. Costruzioni distrutte dal bombardamenti della seconda guerra mondiale.
- 1749, Ampliamento della protobasilica di San Nicola.[2][9]
- XVIII secolo, Ampliamento della chiesa arcipretale insigne collegiata di San Pietro.[2][9]
- XVIII secolo, Scala della Compagnia di San Giacomo detta de' Bianchi.[2]
- XVIII secolo, Chiesa di San Rocco dei religiosi Scalzi del Terz'Ordine di San Francesco.[2]
- XVIII secolo, Chiesa della Madonna della Lettera dei Chierici regolari Ministri degli Infermi.[2]
- XVIII secolo, Chiesa di San Francesco di Paola.[2]
- XVIII secolo, Ornati della porta dell'Ospedale di San Sebastiano.[2]
Pubblicazioni
modifica- XVIII secolo, Catechismo storico del Concilio di Trento, opera i 3 volumi.
- L'architetto pratico, pubblicato a Palermo in due volumi nel 1726 e nel 1750 in cui ripropone le norme del classicismo. Alcuni dei suoi progetti vi sono presentati:
Note
modifica- ^ http://www.diocesi.trapani.it/content/view/760/285/
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj ak al am an ao ap aq ar as at au av aw ax ay az ba bb bc bd be Giovanni Biagio Amico, L'Architetto Pratico, II° volume, Palermo, Stamperia Angelo Felicella, 1750, pp. 151 e 152.
- ^ Touring Club Italiano, pp. 354.
- ^ a b Diego Ciccarelli, Marisa Dora Valenza, pp. 490.
- ^ Pagina 37 [1].
- ^ Diego Ciccarelli, Marisa Dora Valenza, pp. 486 e 487.
- ^ Diego Ciccarelli, Marisa Dora Valenza, pp. 493.
- ^ Diego Ciccarelli, Marisa Dora Valenza, pp. 488.
- ^ a b Diego Ciccarelli, Marisa Dora Valenza, pp. 485.
Bibliografia
modifica- Mazzamuto Antonella, Giovanni Biagio Amico. Architetto e trattatista del Settecento, Ed. Flaccovio, Palermo 2003
- Giovanni Biagio Amico (1684-1754). Atti delle Giornate di Studio (Trapani, 8 - 10 marzo 1985), Bonsignori, 1987
- E. Dotto, La Libreria di San Martino delle Scale: ridisegno degli interventi di G.B. Amico, G. Maggiordomo, G.V. Marvuglia, Palermo 2001
- Diego Ciccarelli, Marisa Dora Valenza, "La Sicilia e l'Immacolata: non solo 150 anni: atti del convegno di studio - Palermo 1 - 4 dicembre 2004", Volume unico, Palermo, Biblioteca Francescana, Officina di Studi Medievali, 2006.
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Giovanni Biagio Amico
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni Biagio Amico
Collegamenti esterni
modifica- Amico, Giovanni Biagio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Amico, Giovanni Biàgio, su sapere.it, De Agostini.
- Grazia Bernini Pezzini, AMICO, Giovanni Biagio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 2, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960.
- Opere di Giovanni Biagio Amico, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Giovanni Biagio Amico, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 10643129 · ISNI (EN) 0000 0000 6634 1298 · SBN VEAV044307 · BAV 495/45422 · CERL cnp00401379 · ULAN (EN) 500068678 · LCCN (EN) n87882868 · GND (DE) 11884735X |
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