Múspellsheimr

regno dei giganti di fuoco e dei demoni nella cosmologia vichinga.
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Múspellsheimr ("terra delle fiamme"), chiamata anche Múspell o Múspelheim, è il regno del fuoco nella mitologia norrena. È la dimora dei Giganti del fuoco (chiamati anche "figli di Muspell") e del loro capo, Surtur. È costituito da puro fuoco, in opposizione alla terra del nord, Niflheimr, che è ghiaccio. I due regni si incontrarono e crearono l'acqua dalla fusione del ghiaccio nel Ginnungagap.

Così se ne parla nella Vǫluspá, il primo poema dell'Edda poetica:

(NON)

«Kjöll ferr austan,
koma munu Múspells
um lög lyðir,
en Loki styrir»

(IT)

«Una chiglia avanza da est:
verranno di Múspell
sul mare le schiere,
e Loki tiene il timone.»

Nel Gylfaginning, la prima parte dell'Edda in prosa dello storico islandese Snorri Sturluson, invece viene citato a più riprese:

(NON)

«Fyrst var þó sá heimr í suðrhálfu er Muspell heitir. Hann er ljóss ok heitr. Sú átt er logandi ok brennandi, er hann ok ófœrr þeim er þar eru útlendir ok eigi eigu þar óðul.»

(IT)

«Ma prima di ogni cosa vi fu quel mondo, a sud, chiamato Múspell. È luminoso e caldo, questo paese che arde e divampa, impervio agli stranieri e a coloro che non vi sono nati.»

Il mito norreno sulla nascita delle stelle si riferisce a Múspellheimr come luogo di provenienza di quei fuochi, come riporta il testo:

(NON)

«Þá tóku þeir síur ok gneista þá er lausir fóru ok kastat hafði ór Muspellsheimi, ok settu á miðjan Ginnungahimin, bæði ofan ok neðan til at lýsa himin ok jörð.»

(IT)

«Poi presero scintille e fiammelle, che correvano libere, e furono lanciate fuori dal Múspellheimr, e le posero nel mezzo del Ginnungagap nel firmamento, sia in alto che in basso, affinché illuminassero cielo e terra.»

Múspellheimr viene citato anche in riferimento al mito del sole:

(NON)

«Sá maðr er nefndr Mundilfœri er átti tvau börn. Þau váru svá fögr ok fríð at hann kallaði annat Mána en dóttur sína Sól, ok gipti hana þeim manni er Glenr hét. En guðin reiddusk þessu ofdrambi ok tóku þau systkin ok settu upp á himin, létu Sól keyra þá hesta er drógu kerru sólarinnar, þeirar er guðin höfðu skapat til at lýsa heimana af þeiri síu er flaug ór Muspellsheimi.»

(IT)

«Un uomo che si chiamava Mundilfœri ebbe due figli. Essi erano così belli e gentili che egli chiamò suo figlio Máni e sua figlia Sól e diede questa in sposa a quell'uomo che si chiamava Glenr. Ma gli dèi si adirarono per questa insolenza, presero i due fratelli e li posero in cielo, costringendo Sól a cavalcare quei cavalli che tirano il carro del sole, che gli dèi avevano creato per illuminare il mondo con quella favilla che era sfuggita dal Múspellheimr.»

Múspellheimr è anche il luogo dove è custodita Naglfar, la nave fatta di unghie, che durante il Ragnarǫk trasporterà i nemici degli dèi:

(NON)

«Skíðblaðnir er beztr skipanna ok með mestum hagleik gerr, en Naglfari er mest skip, þat er á Muspell.»

(IT)

«Skíðblaðnir è la migliore delle navi ed è costruita con grande arte, ma è Naglfar la nave più grande, che sta in Múspell.»

Nella cultura di massa

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Nel videogioco God of War è possibile visitare il regno di Muspelheim. Qui potranno essere svolte delle missioni secondarie, quali affrontare dei livelli per raggiungere il picco della montagna e affrontare una delle valchirie. Sarà nuovamente esplorabile nel sequel God of War:Ragnarok. Nella serie animata Primal, il capo dei Vichinghi viene portato a Muspelheim al cospetto di Surtr, che gli conferisce dei poteri demoniaci per vendicarsi sui protagonisti Spear e Fang.

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