Priderite
La priderite (simbolo IMA: Pdr[7]) è un raro minerale del supergruppo dell'hollandite e del gruppo della priderite[8] appartenente alla classe minerale degli "ossidi e idrossidi" con composizione chimica K(Ti4+7Fe3+)O16.
Priderite | |
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Classificazione Strunz (ed. 10) | 4.DK.05b[1] |
Formula chimica | |
Proprietà cristallografiche | |
Sistema cristallino | tetragonale[2] |
Parametri di cella | a = 10,139(2) Å, c = 2,9664(9) Å, Z = 1, V = 302,957 ų[4] |
Gruppo puntuale | 4/m[5] |
Gruppo spaziale | I4/m[4] |
Proprietà fisiche | |
Durezza (Mohs) | 7[2] |
Sfaldatura | perfetta lungo {001}[6] |
Frattura | concoide[6] |
Colore | da rossastro a nero[2] |
Lucentezza | adamantina[2] |
Striscio | grigio[4] |
Diffusione | rara |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
Etimologia e storia
modificaLa priderite è stata chiamata in questo modo nel 1951 da Keith Norrish in onore di Rex Tregilgas Prider (22 settembre 1910, Narrogin, Australia Occidentale - 6 ottobre 2005, Perth, Australia Occidentale), professore di geologia presso l'Università dell'Australia Occidentale. Gli studi di Prider, incentrati sulle lamproiti di leucite del bacino settentrionale di Canning (Australia Occidentale), hanno portato allo sviluppo della regione mineraria di diamanti di Kimberley.[9]
Classificazione
modificaLa nona edizione della sistematica minerale di Strunz, valida dal 2001 e aggiornata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) fino al 2009,[10] elenca la priderite nella classe "4. Ossidi (idrossidi, V[5,6] vanadati, arseniti, antimoniti, bismutiti, solfiti, seleniti, telluriti, iodati)" e da lì nella sottoclasse "4.D Metallo:Ossigeno = 1:2 e simili"; questa è ulteriormente suddivisa in base alla dimensione dei cationi coinvolti e alla struttura cristallina, in modo che il minerale possa essere trovato nella suddivisione "4.DK Con cationi di grande dimensione (± cationi di media dimensione); strutture a tubo", dove insieme ad akaganeite, ankangite, henrymeyerite, hollandite, manjiroite, redledgeite, coronadite, mannardite e forma il sistema nº 4.DK.05.
Tale classificazione viene mantenuta anche nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat, dove però il vecchio sistema 4.DK.05 è stato organizzato diversamente: la priderite qui si trova nel sistema 4.DK.05b, che occupa insieme a henrymeyerite, mannardite e redledgeite.[1]
Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß la priderite è classificata nella famiglia degli "ossidi" e nella sottofamiglia degli "ossidi con rapporto metallo:ossigeno = 1:2 (MO2 e composti correlati)"; qui forma il "gruppo del criptomelano" insieme a manjiroite, criptomelano, stronziomelano, henrymeyerite, mannardite, redledgeite, ferrihollandite, hollandite, coronadite e cesàrolite, con le quali forma il sistema nº IV/D.08.[11]
La classificazione dei minerali secondo Dana, utilizzata principalmente nel mondo anglosassone, elenca la mannardite nella famiglia degli "ossidi multipli" e nella sottofamiglia con lo stesso nome; qui il minerale può essere trovato insieme ad ankangite nella sezione 07.09.04.[12]
Abito cristallino
modificaLa priderite cristallizza nel sistema trigonale nel gruppo spaziale I4/m (gruppo nº 87) con i parametri reticolari a = 10,139(2) Å e c = 2,9664(9) Å, oltre a una unità di formula per cella unitaria.[4]
Origine e giacitura
modificaLa priderite è stata rinvenuta in lamproiti ultrapotassiche, in rocce ultramafiche e anche in carbonatiti[13] associata, a seconda dei luoghi di ritrovamento, a leucite, potassicrichterite, titanflogopite, jeppeite, shcherbakovite, wadeite, perovskite e apatite (per i campioni rinvenuti nell'area del Kimberley occidentale, Australia), oppure a K-feldspato, flogopite, potassicrichterite, olivina, titanite, anatasio, ilmenite e calcite (per i campioni trovati in Corsica, Francia).[6]
La priderite in Italia è stata trovata solo a Saint-Marcel (Val d'Aosta).[14]
Altri siti, sparsi per il mondo, sono: il Mac Robertson Land (Antartide); a Catalão (Brasile); nei Territori del Nord-Ovest e nel Nunavut (Canada); nella prefettura di Kashgar nello Xinjiang (Cina); a Qeqqata (Groenlandia); nei distretti di Dhanbad, Ramgarh, Nalgonda e nel Bengala Occidentale (India); nelle contee di Pike (Arkansas), Siskiyou (Colorado), Garfield e Hill (Montana), Fayette (Pennsylvania), Emery (Utah) e Sweetwater (Wyoming) (Stati Uniti); a Tenerife, Hellín e nel Murcia (Spagna); negli oblast' di Irkutsk, Murmansk, in Carelia e nella Sacha (tutte in Russia); nella regione di Worodougou (Costa d'Avorio); nei distretti di Český Krumlov e Třebíč (Repubblica Ceca); a Bastia sull'isola di Corsica (Francia); nel Baden-Württemberg e nella Renania-Palatinato (Germania).[14][15]
Note
modifica- ^ a b (EN) Strunz-mindat (2024) Classification - With large (± medium-sized) cations; tunnel structures, su mindat.org. URL consultato il 10 novembre 2024.
- ^ a b c d e (EN) Priderite, su mindat.org. URL consultato il 10 novembre 2024.
- ^ (EN) J.E. Post, R.B. Von Dreele e P.R. Buseck, Symmetry and cation displacements in hollandites: structure refinements of hollandite, cryptomelane and priderite, in Acta Crystallographica Section B Structural Crystallography and Crystal Chemistry, vol. 38, n. 4, 1982, pp. 1056-1065, DOI:10.1107/s0567740882004968. URL consultato il 10 novembre 2024.
- ^ a b c d (DE) Priderite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 10 novembre 2024.
- ^ (EN) Priderite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 10 novembre 2024.
- ^ a b c (EN) Priderite (PDF), in Handbook of Mineralogy. URL consultato il 10 novembre 2024.
- ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 10 novembre 2024.
- ^ (EN) Cristian Biagioni, Carmen Capalbo e Marco Pasero, Nomenclature tunings in the hollandite supergroup (PDF), in European Journal of Mineralogy, vol. 25, n. 1, febbraio 2013, pp. 85–90, DOI:10.1127/0935-1221/2013/0025-2255. URL consultato il 10 novembre 2024.
- ^ (EN) K. Norrish, Priderite, a new mineral from the leucite-lamproites of the west Kimberley area, Western Australia (PDF), in Mineralogical Magazine and Journal of the Mineralogical Society, vol. 29, n. 212, 1951, pp. 496-501, DOI:10.1180/minmag.1951.029.212.03. URL consultato il 10 novembre 2024.
- ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 9 novembre 2024 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
- ^ (DE) Lapis Classification - IV OXIDE - IV/D Oxide mit Verhältnis Metall : Sauerstoff = 1:2 (MO2 und verwandte Verbindungen), su mineralienatlas.de. URL consultato il 10 novembre 2024.
- ^ (EN) Dana Classification 8th edition - AB8X16, su mindat.org. URL consultato il 10 novembre 2024.
- ^ (EN) R.H. Mitchell e R.D. Lewis, Priderite–bearing xenoliths from the Prairie Creek mica peridotite, Arkansas, in The Canadian Mineralogist, vol. 21, n. 1, 1983, pp. 59-64. URL consultato il 10 novembre 2024.
- ^ a b (EN) Localities for Priderite, su mindat.org. URL consultato il 10 novembre 2024.
- ^ (DE) Priderite (Occurrences), su mineralienatlas.de. URL consultato il 10 novembre 2024.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- (EN) Priderite Mineral Data, su webmineral.com.