Utente:Marcosax12/Sandbox
Alessandro Del Piero | |||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||||||
Altezza | 173 cm | ||||||||||||||||||||||||
Peso | 73 kg | ||||||||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Attaccante | ||||||||||||||||||||||||
Squadra | Juventus | ||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 22 maggio 2011 | |||||||||||||||||||||||||
«Del Piero è uno di quei giocatori che rimarrà negli annali come Piola o Boniperti, e non solo negli almanacchi, perché si è contraddistinto per i suoi modi dentro e fuori dal campo[1].»
Alessandro Del Piero (Conegliano, 9 novembre 1974) è un calciatore italiano, attaccante della Juventus, campione del mondo nel 2006 con la Nazionale Italiana, nella quale ha disputato 97 partite mettendo a segno 27 gol e con cui ha partecipato a tre Mondiali e quattro Europei.
Ritenuto uno dei più grandi talenti del calcio italiano e contemporaneo, milita nella Juventus dal 1993, squadra di cui è capitano dal 2001, indiscussa bandiera e record man, e con la quale ha vinto tutto, collezionando 677 presenze e 285 gol.
È il quarto giocatore italiano di tutti i tempi ad aver segnato più reti (316 gol) e nel 2004 è stato incluso nella FIFA 100, un elenco dei 125 più grandi giocatori viventi.
Ha ricevuto numerosissimi riconoscimenti individuali, sia per i traguardi sportivi raggiunti, sia per le indiscusse e conclamate qualità morali ed etiche.[2]
Biografia
modificaPassa l'infanzia nella frazione di Saccon di San Vendemiano, con la madre Bruna e il padre Gino, deceduto nel 2001. Di origini umili, ha un fratello più grande, Stefano, che dal 2007 è il suo procuratore[3]. Inizia a tirare i primi calci al pallone nel campo vicino casa per poi giocare nella squadra del paese natale dove mette subito in luce la sua bravura, anche se la madre voleva che giocasse in porta, così da sudare di meno e non ammalarsi[4]. Pur preferendo sempre il calcio agli studi, ha conseguito il diploma di ragioneria. Molto riservato riguardo la vita privata, nel 2005 sposa Sonia Amoruso; la cerimonia venne celebrata dal parroco don Luigi Ciotti[5]. É padre di tre figli: Tobias, nato il 22 ottobre 2007, Dorotea nata il 4 maggio 2009 e Sasha nato il 27 dicembre 2010. Oltre al calcio, ama il golf, pallacanestro e il tennis. È tifoso ed amico del cestista Steve Nash, oltre che del musicista Noel Gallagher, ex capo band degli Oasis; nel 2005, infatti, venne inserito nel video di Lord Don't Slow Me Down del vecchio gruppo di Gallagher. Nel 2006, in occasione dei XX Giochi olimpici invernali, svoltisi a Torino, fece da tedoforo[6]. L'avvocato Agnelli, storico e amato presidente della Juventus, si dimostrò un suo grande ammiratore, affibbiandogli alcuni soprannomi: quando era ancora agli inizi della carriera lo chiamò "Pinturicchio"[7], come il pittore rinascimentale, per differenziarlo da Roberto Baggio a cui aveva attribuito il soprannome di "[[Raffaello Sanzio", riferendosi al fatto che, pur giocando molto bene, avrebbe dovuto fare molta strada per meritarsi appellativi di maggior levatura. Successivamente diventò "Godot"[8], come il personaggio di "Aspettando Godot", cercando di motivarlo nel difficile periodo successivo all'infortunio al ginocchio.
Impegno sociale
modificaNel 1998 la maglia della Juventus indossata da Del Piero il 29 maggio 1998 fu messa all'asta, dove venne aggiudicata per 5.200.000 lire, poi devoluti alla "Fondazione Bambini in Emergenza", contribuendo alla realizzazione di alcune strutture per bambini abbandonati e vittime dell'Aids[9]. Nel 2006 promosse e sostenne l'AIRC ed in segno di riconoscimento ricevette dal Presidente della Repubblica il premio "Credere nella ricerca"[10]. Nel 2008 ha disputato un torneo di golf a scopo benefico organizzato dalla fondazione di Gianluca Vialli e Massimo Mauro dove sono stati raccolti più di 100 mila euro devoluti per la ricerca contro la sclerosi laterale amiotrofica[11]. Nello stesso anno è stato ambasciatore dell'iniziativa "Un gol per la ricerca"[12] per la ricerca sul cancro. Nel 2009, grazie alla Partita del Cuore tra la Nazionale cantanti e la formazione "Ale 10+", capitanata dallo stesso Del Piero e disputata allo Stadio Olimpico (Torino), sono stati raccolti oltre 180.000 euro destinati a diversi progetti di solidarietà[13]. Nel 2010 mette nuovamente all'asta la sua maglia n°10 della Juventus, i cui proventi sono stati devoluti all'Associazione “Un Campo per L’Aquila”[14]. Il 1° aprile 2011 lancia il progetto "ale10friendsforjapan" da lui ideato per aiutare gli abitanti del Giappone colpiti dalla tragedia dello tsunami creando un sito Internet per la vendita di alcune t-shirt, il cui ricavato sarà destinato alla Croce Rossa giapponese[15].
Caratteristiche tecniche
modificaFantasista, è una seconda punta dotata di un notevolissimo bagaglio tecnico. Nato mezzapunta, ha grande abilità nell'uno due, nel dribbling, nell'effettuare assist per i compagni e nel tiro (molto preciso, il che gli consente di sopperire ad una potenza non eccezionale). È inoltre uno specialista nei calci di rigore e nei calci di punizione, con i quali sovente trova l'incrocio dei pali scavalcando la barriera, non a caso è ritenuto uno dei più grandi esecutori da palla inattiva della storia del calcio italiano e mondiale (primeggia infatti in numerose statistiche individuali riguardanti i calci piazzati), sia in fase realizzativa (47 gol) che come assistman.
Tatticamente predilige la posizione di seconda punta, anche se può ricoprire diversi ruoli del reparto avanzato; in passato (in particolare con la Nazionale, sotto la guida di Arrigo Sacchi) ha infatti giocato come ala sinistra; talvolta ha anche agito da trequartista dietro le due punte, spiccando per visione di gioco e qualità di impostazione, ma solo in casi particolari[16][17].
«Il mio idolo. Lui calcia le punizioni meglio di me, e non lo dico così per dire. Io sono bravo dal limite, soprattutto. Ale, anche da più lontano. Colpisce la palla in modo tale che ne escono traiettorie forti, strane. Penso a quella che rifilò allo Zenit. Calcia con un effetto "muy raro", fossi un portiere non saprei dove piazzarmi[18].»
Il "gol alla Del Piero"
modificaNei primi anni alla Juventus, un particolare tipo di gol, realizzato con un tiro a rientrare ad effetto (a parabola) dal vertice sinistro dell'area di rigore verso l'incrocio dei pali più lontano, realizzato molte volte (nella stagione 1995-1996, soprattutto in Champions League), venne contrassegnato dalla stampa sportiva e dal pubblico come "gol alla Del Piero".[19][20][21]
Dopo l'exploit del 1996, ha segnato numerose altre volte in questa maniera,[22][23] rendendo il "gol alla Del Piero" un termine usato per definire i gol segnati anche da altri giocatori con questo gesto tecnico[24].
Carriera
modificaClub
modificaDagli esordi nel San Vendemiano alla Juventus, passando per Padova: 1981-1993
modificaIniziò la propria ascesa calcistica nel 1981 nelle file del San Vendemiano, squadra del suo paese natale; le indubbie potenzialità indussero il Padova ad acquistarlo nel 1992. A 16 anni esordì in Serie B sotto la guida di Mauro Sandreani e il 22 novembre realizzò la sua prima rete da professionista con la squadra veneta nel 5-0 ai danni della [[Ternana Calcio[][25]. Considerato un predestinato, i maggiori club se lo contesero fin dall'inizio, ma nel 1993, grazie a Giampiero Boniperti, venne acquistato dalla Juventus per cinque miliardi di lire, con un ingaggio di 150 milioni di lire a stagione più premi a rendere[26]. Venne inserito nella formazione “Primavera” allenata da Antonello Cuccureddu, divenendone subito un leader, guidando la squadra alla conquista del Torneo di Viareggio e del Campionato Primavera. Esordì in Serie A il 12 settembre 1993, in Foggia-Juventus e tre giorni dopo, nella gara dei trentaduesimi di finale della Coppa UEFA contro la Lokomotiv Mosca, fece il suo debutto nelle Coppe europee. Il 19 settembre, alla seconda presenza in Serie A, realizzò il suo primo gol in bianconero, all'80º minuto di Juventus-Reggiana (4-0)[27]. Il 20 marzo realizzò la prima tripletta nel confronto col Parma. Solo allora in casa Juventus si capì che il giovane promettente avrebbe dovuto avere più spazio da titolare in squadra dall'inizio del campionato[26]. Al termine di quella prima stagione in bianconero, in cui si divise tra Primavera e prima squadra, totalizzò 14 presenze e realizzò 5 reti, tutte in Serie A con una media di un gol ogni 70 minuti.[26]
Le vittorie con la Juventus di Lippi e l'ascesa personale: 1994-1998
modificaCon l'arrivo della nuova dirigenza (Antonio Giraudo amministratore delegato, Roberto Bettega vice presidente e Luciano Moggi direttore generale) e di Lippi in panchina, Del Piero ebbe finalmente le porte della prima squadra spalancate. Nel 1994-95 segnò uno dei gol più belli della carriera contro la Fiorentina: su un lancio da centrocampo, Del Piero in lieve avvitamento trovò un pallonetto, al volo, di collo destro, nel sette; la Juventus vinse 3-2 rimontando da 0-2, e questa vittoria venne considerata decisiva per la successiva conquista dello Scudetto.[28] Il 13 settembre realizzò il primo gol in Europa, nell'incontro di Coppa UEFA contro il PFC CSKA Sofia terminato 3-2 per la formazione bulgara; il gol fu vano, ai fini del risultato, in quanto la giustizia sportiva europea annullò la partita assegnando la vittoria per 3-0 a tavolino alla Juventus, ma fu comunque conteggiato nelle statistiche ufficiali. Complessivamente in quell'annata giocò 50 partite, segnò 10 gol e compì il un passo importante nella sua carriera vincendo il suo primo scudetto con la maglia della Juventus. Nella stagione 1995-1996 la Juventus decise di puntare su di lui e lasciò partire Roberto Baggio.
Il 13 settembre realizzò il primo gol in Champions League al Borussia Dortmund, con un tipico "gol alla Del Piero" che diventerà la sua specialità. All'età di 20 anni si ritrovò il numero 10 sulle spalle e guidò la Juventus al trionfo in Champions League, segnando 6 gol, di cui l'ultimo stagionale, nella gara dei quarti di finale contro il Real Madrid, che permise alla Juventus di accedere alle semifinali di Champions, trofeo che vincerà in finale a Roma contro l'Ajax. Vinse anche la sua prima Supercoppa Italiana contro il Parma e giunse quarto nella graduatoria del Pallone d'oro 1995 e in quello del 1996, che fu molto contestato per non essere stato assegnato al giocatore bianconero[29]. Il 1996-97 si apre con uan rete decisiva al Manchester United (1-0), che decretò uno storico successo poichè fino ad allora nessuna squadra italiana aveva mai vinto all'Old Trafford.[30] La sua popolarità all'estero crebbe per la vittoria della Coppa Intercontinentale il 26 novembre 1996, contro i campioni sudamericani del River Plate, dopo il gol da lui stesso segnato. Il 23 febbraio 1997, contro la Fiorentina, segnò il suo cinquantesimo gol ufficiale in carriera con la maglia bianconera.[31] Alzò la sua terza coppa internazionale in meno di un anno contro il Paris Saint-Germain contro cui mise a segno una doppietta e due assist per la vittoria della Supercoppa UEFA. Giocò la seconda finale di UEFA Champions League consecutiva entrando al primo minuto del secondo tempo contro il Borussia Dortmund (Lippi aveva preferito tenerlo in panchina dopo l'ennesimo rientro da un infortunio); subito dopo l'ingresso in campo segnò il suo 15º ed ultimo gol stagionale, un colpo di tacco al volo, che non evitò la sconfitta ai bianconeri nella finale, persa per 3-1. A fine stagione vinse comunque il suo secondo campionato, siglando 8 gol nonostante i tanti infortuni muscolari. Giocò la stagione 1997-1998 ad altissimo livello, vincendo subito la Supercoppa Italiana ed esordendo con una doppietta al Feyenoord in Champions League con la quale eguagliò e superò le marcature di Paolo Rossi (fermo a 11 reti) nella classifica dei marcatori juventini di tutti i tempi nella massima competizione europea.[32] Trascinò la Juventus in finale di Champions League segnando 5 gol nel fase a gironi ed altri 5 nella fase ad eliminazione diretta laureandosi miglior marcatore della competizione e superando Michel Platini divenendo così il calciatore bianconero con più reti in Champions. Perse la finale della massima competizione europea, per un gol fortemente contestato del madridista Predrag Mijatović. Il 24 aprile segnò all'Inter il gol decisivo che valse lo scudetto, vinto tra le polemiche per un presunto rigore negato a Ronaldo. Chiude la stagione (la sua più prolifica) con 32 gol.
L'infortunio e il momentaneo appannamento: 1998-2001
modificaIl 1998-1999 lo cominciò con un gol alla Lazio nella Supercoppa italiana, che non bastò alla Juventus per vincere il trofeo, e proseguì con un'altra rete in campionato all'Inter, battuta 1-0. L'8 novembre 1998, al 92' della partita Udinese Calcio-Juventus, si infortunò gravemente al ginocchio sinistro, riportando la lesione del legamento crociato anteriore e posteriore che lo costrinse all'intervento chirugico negli Stati Uniti e a rimanere fermo per 9 mesi[33]. La Juventus finì la stagione con l'abbandono di Marcello Lippi ed il settimo posto in campionato. Intanto, il 29 giugno, dopo una lunga e difficile trattativa,[34] firmò il rinnovo del contratto fino al 2004[35]. Ritornò in campo con Carlo Ancelotti in panchina. Il campionato ormai era compromesso e l'avventura in Champions terminata contro il Manchester United Football Club. Ai bianconeri sfuggi anche la qualificazione diretta alla Coppa UEFA, ottenuta poi tramite la vittoria in Intertotoin cui Del Piero tornò al gol. Nella finale della competizione, vinta contro il Rennes, mise a segno quattro assist, due nel match di andata finito 2-0 e due in quello di ritorno finito 2-2, incidendo pesantemente sulla vittoria.[36]. Durante la stagione non giocò agli stessi livelli a cui aveva abituato in passato per via della famosa «legge della flessione» che colpisce i reduci dai grandi infortuni.[37] La stampa non risparmia colpi, dichiarando che il meglio della sua carriera è già trascorso. Il 7 maggio 2000 segnò il suo unico gol su azione, di testa, in campionato al Parma; sembrava poter essere decisivo per la vittoria del torneo, ma lo scudetto, per la sconfitta della Juventus a Perugia all'ultima giornata e tra moltissime polemiche[38], andò alla Lazio. Riuscì a segnare "solo" 12 gol stagionali: 9 in campionato, uno in Coppa Italia, e fornì oltre 20 assist (miglior assist-man del campionato). Il 2000-2001 fu caratterizzato da un gran gol, durante la partita Bari-Juventus, che lo portò ad esultare con un pianto liberatorio ed una dedica al padre, venuto a mancare pochi giorni prima.[39] Questo episodio rappresentò un nuovo spartiacque nella sua carriera: gioca un ottimo finale di stagione e da quel momento trovò nuovamente fiducia nei propri mezzi.[40] Con un colpo di testa vincente contro la Roma, il 5 maggio segnò il gol che sbloccò la partita, illudendo la Juventus di completare la rimonta in campionato sui giallorossi, in quanto la squadra arrivò ancora al secondo posto.[41]
Il ritorno di Lippi e la rinascita personale e della Juventus: 2001-2004
modificaFu proprio sotto la guida di Marcello Lippi che si rivide il miglior Del Piero. Il 26 agosto segnò contro il Venezia e raggiunse i 100 gol in maglia bianconera. Il 31 ottobre, in Champions League contro il Celtic Glasgow, realizzò il gol dello 0-1 (4-3 finale) con una splendida punizione, il 27º gol in campo continentale, superando il record nelle Coppe europee con la maglia bianconera appartenuto a Roberto Bettega. Nell'ultima giornata di campionato, il famoso 5 maggio 2002, grazie al passo falso dell'Inter che perse 4-2 con la Lazio ed alla vittoria della Juventus contro l'Udinese per 2-0, in cui prima realizzò l'assist per Trezeguet e poi il gol del definitivo 2-0, vinse il suo quarto scudetto, 26º nella storia della Juventus, contribuendo con 16 realizzazioni ed una buona somma di assist per il suo compagno di reparto. In quell'anno insieme a Trezeguet registrò il record come coppia d'attacco più prolifica d'Europa, 40 gol in due[42]. In totale segnò 21 reti nella stagione. Nel 2002-2003 si mise ancor di più in luce; l'inizio fu estremamente prolifico, con 10 gol in 6 partite. Il 19 ottobre, con un gol all'Inter, arrivò a quota 131 gol con la maglia della Juventus, eguagliando Pietro Anastasi. Il 17 novembre sbloccò la partita con un gran gol al volo di tacco nel derby torinese, vinto per 0-4. Il 26 gennaio 2003, due giorni dopo la morte di Gianni Agnelli, la Juventus giocava contro il Piacenza e Del Piero realizzò un gol da antologia, poi dedicato all'"avvocato", deviando in rete un cross con un tocco al volo di esterno-tacco.[43] Nello scontro diretto per la lotta scudetto contro il |Milan, la Juventus vinse 2-1 e Del Piero realizzò due assist. In Juventus-Brescia vinta 3-1, realizzò il gol numero 100 in Serie A. In Champions League realizzò 5 reti, la più importante (23ª e ultima stagionale) fu quella segnata in semifinale di ritorno contro il Real Madrid il 14 maggio, partita poi finita 3-1 per i bianconeri che valse la finale del torneo.[44] Dopo aver vinto il quinto scudetto, nella prima finale tutta italiana della storia,[44] il 28 maggio la Juventus venne sconfitta ai calci di rigore dal Milan. Del Piero in questa stagione segnò 23 gol, dei quali almeno 14 decisivi, tra cui sei doppiette. Anche il 2003-2004 cominciò bene realizzando una doppietta all'esordio in campionato con l'Empoli. Il 18 dicembre, con il gol al Siena, arrivò a quota 150 reti realizzate con la maglia della Juventus ed un mese dopo, ancora al Siena, rifilò la quarta tripletta in carriera. Durante la stagione fu tormentato dagli infortuni, realizzando così 8 gol in campionato e assistendo all'eliminazione della Juve dalla Champions League negli ottavi di finale. Vinse però la Supercoppa Italiana contro il Milan ai rigori, e perse la finale di Coppa Italia, dopo aver realizzato un inutile gol in finale contro la Lazio. In questa stagione, amara di soddisfazioni, riuscì a segnare comunque 14 reti.
Il conflittuale rapporto con Capello, Calciopoli e la vittoria in Serie B 2004-2007
modificaIl 2004-2005 si caratterizzò inizialmente per un gol contro il Livorno con cui raggiunse Felice Borel II a quota 163 reti con la Juventus. La rete che realizzò contro l'Atalanta, il 30 gennaio, fu il 167º con la Juventus con cui eguagliò Omar Sivori. Il 29 maggio segnò al Cagliari il gol che sbloccò la partita, vincendo poi lo scudetto che sarà in seguito revocato.
In quella stagione il ruolo di titolare fisso nella Juventus venne messo in discussione dall'arrivo di Ibrahimovic e soprattutto di Fabio Capello, che spesso lo relegò in panchina e con il quale il giocatore non ebbe mai un rapporto ottimale[45].Riuscì comunque a disputare un'ottima stagione segnando 14 gol in campionato e 3 in Champions League, con un computo totale di 17 reti, più una serie di assist per i compagni di squadra, come quello decisivo in rovesciata per la testa di Trezeguet[46] a San Siro l'8 maggio del 2005 nella importattissima vittoria, per l'assegnazione dello scudetto, sul Milan per 1-0. Iniziò bene il 2005-2006 realizzando subito 3 reti (contro Ascoli e Messina). La rete al Livorno del 6 novembre fu la numero 178 in bianconero, con cui raggiunse Roberto Bettega. Il 10 gennaio con i tre gol alla Fiorentina, quinta tripletta in carriera, superò il record di Boniperti (182 gol) e salì a quota 185 reti diventando il miglior cannoniere di sempre nella storia della Juventus.[47] Il campionato della Juventus si chiuse con la rete alla Reggina e le feste per un altro scudetto, che poi, in seguito allo scandalo Calciopoli, verrà assegnato dalla FIGC all'Inter. Segnò 20 gol, dei quali 12 in campionato (memorabile quello su punizione segnato a San Siro contro l'Inter il 12 febbraio 2006 che lanciò la Juventus verso la conquista dello scudetto[48]), 3 in Champions League e 5 in Coppa Italia. Si concluse così la gestione Capello, nella quale segnò 37 gol e vinse due campionati, poi annullati dalla giustizia sportiva. La Juventus disputò la stagione 2006-2007 in Serie B, con 17 punti di penalizzazione, decisi dalla sentenza relativa a "Calciopoli",e lui fu tra i pochi campioni della rosa che non lasciò la società. I1 6 settembre, scese in campo per la 500ª partita ufficiale tra i professionisti festeggiando con una rete al Vicenza Calcio ed il 28 ottobre segnò il suo duecentesimo gol in bianconero contro il Frosinone Calcio, entrando definitivamente nella storia del club torinese.[49] Per tutto il girone di andata trascina la Juventus oltre i punti di penalizzazione, in testa alla classifica. Il 20 gennaio 2007, nel corso di Juventus-Bari, tagliò un traguardo che solo altri due grandi del passato, Gaetano Scirea e Giuseppe Furino, erano riusciti a raggiungere, quello delle 500 partite ufficiali giocate in bianconero;[50] gli venne consegnata una targa ed il modellino della nuova 500 personalizzata per l'occasione. Chiuse il campionato con una doppiette all'Arezzo, con cui la Juventus ottenne con tre giornate di anticipo la matematica certezza del ritorno in Serie A.[51] Alla fine del campionato i suoi gol in totale furono 20 e gli consentirono di vincere il titolo di capocannoniere del campionato e furono fondamentali per la Juventus nella vittoria del torneo.
Il ritorno in A e il tentativo di riscatto della Juventus: 2007-2011
modificaOrmai bandiera della Juventus, il 15 ottobre rinnova il contratto fino al 2010, con una riduzione dell'ingaggio a 4 milioni di euro per il primo anno e 3,5 per il secondo. La prima parte di stagione è abbastanza prolifica con 9 reti. Sabato 22 marzo, nella partita Inter-Juventus (2-1 per i torinesi), eguaglia il record di Gaetano Scirea raggiungendo le 552 presenze con la maglia bianconera, mentre il 6 aprile segna un'altra doppietta al Palermo, che però si impone 3-2, e diventa il calciatore con più presenze nella storia della società torinese (553). Prima dell'ultimo confronto con la Sampdoria, il 17 maggio annuncia di voler vincere il titolo di capocannoniere insieme al compagno di squadra Trezeguet, con cui era fermo a 19 realizzazioni.[52] Dopo aver aperto le marcature nel primo tempo, al 15º guadagna un rigore che, fedele al suo proposito, lascia battere al compagno di squadra il quale, trasformandolo, lo raggiunse in vetta alla classifica marcatori; successivamente però, venne nuovamente atterrato in area, guadagnando un nuovo calcio di rigore che realizza personalmente.[53] Nella stagione 2007-2008 porta la sua Juventus ad un inatteso terzo posto in classifica e si aggiudica per la prima volta la classifica cannonieri di Serie A con 21 gol. Durante la preparazione estiva 2008-2009 partecipa all'amichevole di prestigio contro il Manchester United dove ben figura e riceve l'ovazione dei 70 mila spettatori presenti all'Old Trafford. Nella stagione 2008-2009 torna a disputare la UEFA Champions League, passando attraverso la fase preliminare in cui realizza contro l'Artmedia Bratislava uno splendido gol a giro sul secondo palo dal limite dell'area. Il 17 settembre, nel primo incontro della fase a gironi, segnò contro lo Zenit San Pietroburgo un gol su punizione da 38 metri di distanza che decretò la vittoria dei bianconeri per 1-0,[54] mentre il 21 ottobre conclude una triangolazione con Amauri con una parabola a girare da fuori area, contribuendo alla vittoria sul Real Madrid.[55] Si ripete nella gara di ritorno al Santiago Bernabéu, realizzando entrambe le reti della vittoria della Juventus sul Real ed incantando il pubblico, che gli tributa una standing ovation al momento dell'uscita dal campo.[56]
«Certo che Del Piero non invecchia veramente mai»
Il 29 novembre, in Juventus-Reggina, segna il 250º gol con la maglia bianconera.[58] Secondo un sondaggio svolto verso la fine del 2008 dal TG1, è risultato il migliore atleta italiano dell'anno. Chiude il 2008 con 28 gol realizzati di cui 20 in serie A, che lo hanno laureato capocannoniere dell'anno solare.[59] Il 10 marzo, nella partita di ritorno degli ottavi di Champions Juventus-Chelsea Football Club oltre a segnare un gol per i bianconeri, che verranno poi eliminati dalla competizione, sigla la sua 115ª presenza nelle coppe internazionali con la maglia della Juventus, record assoluto. Chiude la stagione in Champions League con 5 gol in 8 presenze (più uno nei preliminari). Il 10 maggio a San Siro contro il Milan, siglò la sua seicentesima presenza con la maglia della Juventus, record assoluto.[60] Il 17 maggio, con 397 presenze in Serie A in maglia bianconera, eguaglia Gaetano Scirea; il 24 maggio, dopo l'arrivo in panchina di Ferrara al posto di Ranieri, nella partita contro il Siena, realizza una doppietta e l'assist per Marchisio, arrivando così a quota 21 reti stagionali e il 17 luglio rinnova la sua permanenza in bianconero fino al 2011. Trascina così la Juventus al secondo posto in Serie A, nonostante il cambio in corsa della panchina. A causa di un infortunio muscolare in agosto salta la prima parte della stagione 2009-2010. Il 27 settembre con il Bologna (1-1) taglia il traguardo di 400 presenze in serie A.[61] Si infortuna ancora ad ottobre in allenamento e durante l'attesa per il ritorno in campo presenta il suo nuovo sito ufficiale. A metà stagione, a causa dei reiterati stop fisici, conclude il girone d'andata senza segnare alcuna rete (per la prima volta da quando milita nella Juventus). Il primo gol stagionale in campionato arriva, nella sconfitta con la Roma, grazie a un gran sinistro al volo sul palo opposto da posizione defilata.[62] La domenica successiva, dopo la sostituzione del tecnico Ferrara con Zaccheroni, la Juventus pareggia con la Lazio e Del Piero trasforma il rigore dell'1-0 procurato da lui stesso; il 14 marzo 2010 segna i gol numero 300 e 301 da professionista nel pareggio (3-3) contro il Siena. Nonostante sia stato tartassato dagli infortuni e abbia di fatto giocato meno di mezza stagione, riesce comunque a divenire capocannoniere stagionale della squadra con 11 reti complessive, anche se la Juventus arriva solo ottava in Serie A e non riesce a rendersi protagonista nelle altre competizioni.
Nell'estate 2010 la Juventus cerca di dare una svolta decisiva al proprio futuro cambiando dirigenza (Andrea Agnelli presidente e Giuseppe Marotta direttore generale) e allenatore (Luigi Delneri al posto di Zaccheroni) e procedendo all'acquisto di ben 14 giocatori. La stagione inizia con una sequela di splendidi gol in Europa League: il primo nel ritorno del primo turno preliminare contro lo Shamrock Rovers Football Club (dopo che all'andata gli venne tributata una standing ovation dai tifosi irlandesi[63] con una splendida punizione da 33 metri[64], un altro nel ritorno del secondo turno preliminare contro lo Sportklub Sturm Graz con un "gol alla Del Piero"[65] e il terzo con un gran sinistro dai 25 metri contro il Lech Poznań.[66] Il 30 ottobre, nella partita vinta 1-2 contro il Milan, ha segnato il secondo gol della sua squadra staccando così Boniperti (178 gol) nella classifica dei marcatori più prolifici in assoluto della Serie A con 179 gol. Nella sfida esterna contro il Cagliari del 5 febbraio, ha raggiunto quota 444 presenze in Serie A superando Boniperti e stabilendo l'ennesimo record in bianconero. Realizza un altro gol il 20 marzo, nella partita interna contro il Brescia (2-1), grazie ad una eccelsa azione personale conclusa con un tiro a girare di sinistro. Il 5 maggio 2011, rinnova fino al 30 giugno 2012 il suo contratto con la società bianconera: percepirà un milione più bonus. Chiude la stagione ancora una volta da capocannoniere della squadra con 11 reti complessive.
Nazionale
modificaNazionali giovanili
modificaNel 1991 partecipò con Nazionale di calcio dell'Italia Under-17 al Mondiale di categoria, realizzando una rete, e tra il 1992 ed il 1993 giocò 14 partite con l'Nazionale di calcio dell'Italia Under-18, segnando 12 gol. Il 20 gennaio 1993, quando ancora militava nel Padova, esordì nella selezione |Under-21 di Cesare Maldini, nell'amichevole vinta 1-0 contro la Romania. Nel 1994 partecipò alle qualificazioni all'Europeo Under-21. In totale vestì in 12 occasioni la maglia dell'Under-21 realizzando 3 reti, una contro la Cecoslovacchia e due in amichevole contro l'Ungheria.
Nazionale maggiore
modificaHa vestito 91 volte la maglia della Nazionale segnando 27 reti, miglior marcatore azzurro in attività e quarto di sempre, a pari merito con Roberto Baggio. Esordì nella Nazionale maggiore sotto la guida di Arrigo Sacchi a 20 anni, il 25 marzo 1995 in Italia-Estonia 4-1, mentre il primo gol lo segnò il 15 novembre 1995 a Reggio Emilia in Italia-Lituania 4-0. Ha disputato tre mondiali (1998, 2002, 2006) e quattro europei (euro 1996, 2000, 2004, 2008). Fu protagonista di staffette famose con Roberto Baggio e Francesco Totti rispettivamente ai mondiali del '98 e ai mondiali del 2002. Il 10 settembre 2008, contro la Georgia, ha disputato il suo ultimo incontro con la maglia azzurra. Non si è mai ufficialmente e spontaneamente ritirato dalla Nazionale, tanto da affermare più volte che in caso di una nuova chiamata sarebbe pronto.
Inghilterra 1996
modificaNel 1996 fu convocato da Arrigo Sacchi per il Campionato europeo in Inghilterra, a cui partecipò con il numero 14. Nella breve avventura degli azzurri, conclusasi al primo turno, fu impiegato nella gara inaugurale, contro la Russia, come esterno di centrocampo, uscendo alla fine del primo tempo per far posto a Roberto Donadoni.[67]
Torneo di Francia 1997
modificaL'anno successivo fece parte della selezione del nuovo c.t Cesare Maldini che giocò il "Torneo di Francia", competizione amichevole svoltasi dal 3 all'11 giugno 1997 ed organizzata dalla Federazione francese come banchetto di prova del mondiale che si sarebbe tenuto l'anno dopo, partecipandovi con il numero 20. Oltre ad Italia e Francia, Brasile ed Inghilterra erano le altre due squadre che si affrontarono nel torneo. Delle tre gare previste, giocò contro i brasiliani nella seconda giornata, realizzando due reti nel 3-3 finale, e contro i francesi nella terza, realizzando al 90º minuto la rete del definitivo 2-2. I tre gol realizzati gli permisero di laurearsi capocannoniere della competizione, che fu vinta dalla Nazionale inglese.
Francia 1998
modificaNel 1998 venne convocato, ancora da Maldini, per il |Mondiale tenutosi in Francia (dopo la stagione positiva con la Juventus, terminata con 31 reti stagionali), per cui scelse il numero 10. L'infortunio muscolare che però patì pochi giorni prima dell'inizio della competizione (nella finale della Champions contro il Real Madrid) lo fece arrivare in condizioni di forma precarie, precludendogli gran parte del torneo.
Belgio-Olanda 2000
modificaNell'estate del 2000 fu scelto dal nuovo c.t. Dino Zoff per il Campionato europeo in Belgio ed Olanda, a cui partecipò ancora con il numero 10 sulle spalle, nonostante fosse da poco rientrato da un infortunio. Debuttò l'11 giugno nella prima gara del Gruppo B, la vittoria dell'Italia sulla Turchia 2-1, subentrando a 15 minuti dal termine a Stefano Fiore.[68] Mentre nell'ultima partita del girone contro la Svezia scese in campo dal primo minuto, fornendo l'assist a Luigi Di Biagio per il momentaneo 1 a 0 e realizzando all'88º il gol del definitivo 2-1, con un gran tiro che si infilò all'incrocio dei pali della porta di Magnus Hedman, dopo aver scartato due uomini.[69] Nella finale persa contro la Francia subentrò a Fiore al 53º minuto, due minuti prima che l'Italia passasse in vantaggio, che però non le valse la vittoria finale a causa del ribaltamento del risultato da parte della Francia.
Corea del Sud-Giappone 2002
modificaNel 2002 venne convocato per il suo secondo Mondiale, giocato in Corea del Sud e Giappone, dal c.t. Giovanni Trapattoni, per cui vestì il numero 7, che lo accompagnerà anche nelle competizioni degli anni successivi. Anche durante questa edizione visse la staffetta con l'altro fantasista della squadra, Francesco Totti. Nella terza partita, giocata il 13 giugno contro il Messico, entrò al posto di Totti a 12 minuti dal termine, segnando all'85º il decisivo gol del definitivo pareggio (decisivo ai fini della qualificazione),[70] dedicato alla memoria del padre scomparso da poco. Terminò il suo secondo Mondiale con 89 minuti giocati in 3 gare ed una rete, la prima in questo tipo di competizione.
Portogallo 2004
modificaIn sei partite delle qualificazioni al Campionato europeo del 2004 andò a segno cinque volte e venne convocato per la competizione giocata in Portogallo da Trapattoni. Partì titolare in tutte le tre gare del Gruppo C. Nella decisiva sfida contro la Bulgaria indossò la fascia di capitano e rimase in campo per l'intera durata della gara, supportando insieme a Cassano, prima Corradi e poi Vieri. L'Italia riuscì a vincere 2-1, ma il pareggio 2-2 tra Svezia e Danimarca la condannò all'eliminazione.[71]
Germania 2006
modificaNel 2006 è Marcello Lippi, il tecnico che lo ha lanciato nella Juventus, il c.t. della Nazionale. Viene convocato per il suo terzo Mondiale in cui ha vissuto di nuovo il dualismo con Totti. È entrato a partita in corso nelle prime due partite contro Ghana e Stati Uniti e ha giocato da titolare contro l'Australia. Ha giocato la semifinale contro la Germania partendo dalla panchina e realizzando al 121º il gol del definitivo 2-0, finalizzando il contropiede lanciato da Cannavaro e Gilardino, con un'invenzione all'incrocio dei pali[72]. Il 9 luglio all'Olympiastadion di Berlino, nella finale contro la Francia ha segnato il quarto dei cinque rigori che hanno assegnato all'Italia il titolo di Campione del Mondo.[73]
Austria-Svizzera 2008
modificaIl 19 settembre del 2007, dopo il pareggio 0-0 a San Siro contro la Francia nella fase di qualificazione all'Europeo 2008, da tempo insoddisfatto per il modo in cui viene impiegato, chiede pubblicamente di non essere più convocato se non per giocare come attaccante e non spostato sulla fascia, come invece viene impiegato dal c.t. Roberto Donadoni, pur sapendo che potrebbe significare l'addio alla Nazionale,[74] che di fatto avviene, in quanto non viene più convocato per le restanti gare di qualificazione. Tuttavia la grande stagione disputata con la maglia della Juventus, condita dalla vittoria in classifica marcatori, lo porta ad essere comunque convocato per l'Europeo in Austria e Svizzera.[75] A causa dell'infortunio di Cannavaro eredita la fascia di capitano della selezione azzurra che uscirà dalla competizione ai calci di rigore nella prima partita della fase ad eliminazione diretta contro la Spagna, futura campionessa.[76]
Statistiche
modificaDel Piero ha segnato un totale di 316 reti da professionista, in diverse competizioni, così ripartite:
- 286 a livello di club:
- 185 in Serie A
- 21 in Serie B
- 23 in Coppa Italia
- 3 nella Supercoppa Italiana
- 54 nelle competizioni UEFA per club[77]:
- 30 a livello di Nazionale
Detiene tutti i record più significativi della Juventus:
- Record di presenze in partite ufficiali in assoluto: 677
- Record di presenze in campionati italiani: 490
- Record di presenze in Serie A: 455
- Record di presenze nelle competizioni UEFA per club: 130
- Record di marcature in partite ufficiali in assoluto: 285
- Record di marcature in campionati italiani: 205
- Record di marcature in Serie A: 185
- Record di marcature in Serie B: 20
- Record di marcature nelle competizioni UEFA per club: 54, di cui
- 44 in Coppa Campioni/Champions League
- 6 Coppa UEFA/Europa League
- 2 Supercoppa europea
- 1 Coppa Intertoto
- 1 Coppa Intercontinentale
- Record di marcature in una singola edizione della UEFA Champions League: 10
- Record di stagioni da capitano della Juventus: 10 (pari merito con Giuseppe Furino)
- Record di stagioni nella Juventus: 18
- Record di marcature decisive: 125[78]
Altri record individuali:
- 1° nella speciale classifica dei calciatori italiani che hanno segnato più reti nello stesso club con 285 realizzazioni (nella Juventus)[79]
- 1° nella classifica dei marcatori della Supercoppa Italiana, con 3 reti in sei finali disputate, al pari di Andrij Ševčenko e Samuel Eto'o
- 1° nella classifica dei giocatori italiani che hanno conseguito più stagioni in doppia cifra (15 stagioni)[79]
- 1° nella classifica dei giocatori italiani ad aver segnato più punizioni in partite ufficiali (47 di cui 41 con la Juventus e 6 con la Nazionale)
- 1° nella classifica dei giocatori italiani ad aver segnato più punizioni con una squadra di club (41 nella Juventus)
- 1° nella classifica dei giocatori italiani ad aver segnato più punizioni in Serie A con 21 centri
Altre statistiche individuali:
- 2° nella classifica dei giocatori, ad aver giocato nella Juventus, che hanno segnato più gol nella Nazionale Italiana a pari merito con Roberto Baggio (27), dietro Silvio Piola (30)
- 2° nella classifica dei giocatori che hanno segnato più gol in una singola stagione nella Juventus (32), dietro Felice Borel II (34)
- 2° nella classifica dei giocatori che hanno realizzato più punizioni in Serie A con 21 realizzazioni, dietro Mihajlovic a quota 28
- 2° nella classifica dei giocatori italiani con più presenze nelle competizioni UEFA per club (130), dietro Paolo Maldini (174)
- 2° nella classifica dei giocatori italiani con più gol nelle competizioni UEFA per club (54), dietro Filippo Inzaghi (70)
- 2° nella classifica dei giocatori italiani con più gol nella Champions League (44), dietro Inzaghi (50)
- 2° nella classifica dei giocatori italiani con più presenze nella Champions League (91), dietro Maldini (128)
- 2° nella speciale classifica dei giocatori che hanno militato in Serie A ad aver segnato più calci di punizione in carriera con squadre di club (41 gol), dietro Mihajlovic (43 gol)[80]
- 4° nella speciale classifica dei cannonieri italiani di tutti i tempi, dietro Silvio Piola (364 gol), Giuseppe Meazza (338 gol) e Roberto Baggio (318 gol), con 316 reti
- 8º nella classifica generale dei marcatori delle competizioni UEFA per club con 54 reti
- 8º nella classifica dei marcatori della UEFA Champions League con 44 reti
- 9° fra i bomber di tutti i tempi della Serie A con 185 reti
- Insieme a Ivica Olic, sono gli unici ad aver segnato 3 gol in una semifinale di UEFA Champions League (1997-1998 Juventus-Monaco 4-1)
- Insieme a Paolo Rossi, sono gli unici ad aver vinto in due anni consecutivi la classifica marcatori in Serie B (2006-2007) e in Serie A (2007-2008)
- Unico calciatore italiano ad aver segnato 2 gol al Santiago Bernabeu (2008-2009 Real Madrid-Juventus 0-2)
- Autore del 3º gol più veloce della storia della UEFA Champions League: 20 secondi e 12 centesimi (1997-1998 Manchester United-Juventus 3-2)
- Autore del gol più tardivo in assoluto dei Mondiali: 120 minuti e 14 secondi (Mondiale 2006 Germania-Italia 0-2 dts)
Presenze e reti nei club
modificaCon la maglia bianconera ha segnato finora 285 gol (miglior marcatore di sempre di una squadra italiana) di cui:
- 182 su azione, 62 su calcio di rigore e 41 su calcio di punizione.
Per quanto riguarda i calci di rigore, ne ha realizzati 62 su 74:
- 50 su 61 in Serie A, 2 su 3 in Serie B, 6 su 7 in Champions League, 4 su 4 nelle Coppe Italiane.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe Nazionali | Coppe Continentali | Altre Coppe | Totale | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Comp. | Pres. | Reti | Comp. | Pres. | Reti | Comp. | Pres. | Reti | Comp. | Pres. | Reti | Pres. | Reti | ||
1991-1992 | Padova | B | 4 | 0 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 4 | 0 |
1992-1993 | B | 10 | 1 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 10 | 1 | |
Totale Padova | 14 | 1 | 0 | 0 | 14 | 1 | |||||||||
1993-1994 | Juventus | A | 11 | 5 | CI | 1 | 0 | CU | 2 | 0 | - | - | - | 14 | 5 |
1994-1995 | A | 29 | 8 | CI | 10 | 1 | CU | 11 | 2 | - | - | - | 50 | 11 | |
1995-1996 | A | 29 | 6 | CI | 2 | 1 | UCL | 11 | 6 | SI | 1 | 0 | 43 | 13 | |
1996-1997 | A | 22 | 8 | CI | 4 | 0 | UCL | 6 | 4 | SE + CInt | 2 + 1 | 2 + 1 | 35 | 15 | |
1997-1998 | A | 32 | 21 | CI | 4 | 1 | UCL | 10 | 10 | SI | 1 | 0 | 47 | 32 | |
1998-1999 | A | 8 | 2 | CI | 1 | 0 | UCL | 4 | 0 | SI | 1 | 1 | 14 | 3 | |
1999-2000 | A | 34 | 9 | CI | 2 | 1 | Int + CU | 3 + 6 | 1 + 1 | - | - | - | 45 | 12 | |
2000-2001 | A | 25 | 9 | CI | 2 | 0 | UCL | 6 | 0 | - | - | - | 33 | 9 | |
2001-2002 | A | 32 | 16 | CI | 4 | 1 | UCL | 10 | 4 | - | - | - | 46 | 21 | |
2002-2003 | A | 24 | 16 | CI | 0 | 0 | UCL | 13 | 5 | SI | 1 | 2 | 38 | 23 | |
2003-2004 | A | 22 | 8 | CI | 4 | 3 | UCL | 4 | 3 | SI | 1 | 0 | 31 | 14 | |
2004-2005 | A | 30 | 14 | CI | 1 | 0 | UCL | 10[81] | 3 | - | - | - | 41 | 17 | |
2005-2006 | A | 33 | 12 | CI | 4 | 5 | UCL | 7 | 3 | SI | 1 | 0 | 45 | 20 | |
2006-2007 | B | 35 | 20 | CI | 2 | 3 | - | - | - | - | - | - | 37 | 23 | |
2007-2008 | A | 37 | 21 | CI | 4 | 3 | - | - | - | - | - | - | 41 | 24 | |
2008-2009 | A | 31 | 13 | CI | 3 | 2 | UCL | 9[82] | 6 | - | - | - | 43 | 21 | |
2009-2010 | A | 23 | 9 | CI | 1 | 2 | UCL + UEL | 2 + 3 | 0 + 0 | - | - | - | 29 | 11 | |
2010-2011 | A | 33 | 8 | CI | 2 | 0 | UEL | 10[83] | 3 | - | - | - | 45 | 11 | |
Totale Juventus | 490 | 205 | 51 | 23 | 127 | 51 | 9 | 6 | 677 | 285 | |||||
Totale | 504 | 206 | 51 | 23 | 127 | 51 | 9 | 6 | 691 | 286 |
Nazionale italiana
modificaVanta 91 presenze in Nazionale, di cui 7 da capitano. Ha segnato 27 reti: 8 nelle qualificazioni agli Europei, 6 nelle qualificazioni ai Mondiali, 7 in amichevole, 3 nel Torneo di Francia, 2 ai Mondiali ed una agli Europei, ed è il capocannoniere in attività della Nazionale.
A ciò vanno aggiunti 3 gol in 12 presenze nell'Italia U-21 e 13 reti in 17 presenze nelle nazionali giovanili (Italia U-18 e Italia U-17).
Risulta attualmente (al 25 marzo 2011):
- 7º per numero di presenze dopo Fabio Cannavaro (136), Paolo Maldini (126), Dino Zoff (112), Gianluigi Buffon (104), Gianluca Zambrotta (98) e Giacinto Facchetti (94).
- 4º per numero di reti dopo Gigi Riva (35), Giuseppe Meazza (33) e Silvio Piola (30) ed a pari merito con Roberto Baggio (27).
Palmares
modificaClub
modificaCompetizioni nazionali
modifica- Campionato italiano: 1 (revocato)
- Juventus: 2004-2005
- Juventus: 2006-2007
- Coppa Italia: 1
- Juventus: 1994-1995
- Juventus: 1995, 1997, 2002, 2003
Nazionale
modificaCompetizioni internazionali
modifica- Juventus: 1995-1996
- Juventus: 1996
- Juventus: 1996
- Juventus: 1999
Competizioni giovanili
modifica- Padova: 1989-1990
- Juventus: 1993-1994
- Juventus: 1994
Premi individuali
modifica- FIFA 100
- calciatore emergente dell'anno: 1995
- MVP della Coppa Intercontinentale: 1996
- Trofeo Bravo: 1996
- Golden Foot alla carriera: 2007
- Premio Scirea alla carriera: 2008
- Pallone d'argento: 2008[85]
- Premio Internazionale Sport e Civiltà - Ambasciatore dello Sport: 2009
- Sportivo dell'anno Golden Award: 2010
- Premio nazionale Giuseppe Prisco: 2006
- Telegatto - Miglior sportivo: 2007[86]
- Premio "San Siro Gentleman": 3
- Premio Speciale USSI Calciatore Gentleman Nazionale: 2005
- Premio San Siro Gentleman Serie A TIM: 2006
- Premio Speciale Gentleman Coppa d'Argento: 2006
- Serie B: 2006-2007(20 gol)
- Serie A: 2007-2008(21 gol)
- UEFA Champions League: 1997-1998(10 gol), 1995-1996(6 gol)
- Coppa Italia: 2005-2006(5 gol)
- Torneo di Francia: 1997(3 gol)
- Top 50 1954-2004
- Top 250 1994-2003
Onorificenze
modificaMultimedia
modificaPubblicità e TV
modificaÈ fra i personaggi sportivi più ricercati dalle aziende che vogliono pubblicizzare il loro marchio; è stato testimonial di marche famose come: Adidas,[90] Suzuki,[91] Pepsi,[92] Fiat,[93] Bliss, Cepu, Walt Disney e Upper Deck.[94] Dal 2003 è testimonial Uliveto con una fortunata serie di spot avente come coprotagonista un uccellino; dall'anno successivo assieme a Cristina Chiabotto prende parte a numerose pubblicità in gemellaggio con l'acqua minerale Rocchetta.[95] È stato protagonista di numerosissime partecipazioni televisive, in più è comparso insieme ad altri colleghi calciatori nel film L'allenatore nel pallone 2.
Videogiochi
modificaNel 2003 e nel 2006, rispettivamente, è comparso nelle copertine di FIFA 2004 e FIFA World Cup Germany 2006, entrambi prodotti dalla Electronic Arts. Inoltre, insieme a Lionel Messi, è comparso nella versione italiana di Pro Evolution Soccer 2010.
Bibliografia
modifica- Maurizio Refini, Il campione. Alessandro Del Piero l'aquila con i piedi per terra, Limina, ISBN 88-86713-39-8.
- Gianni Giansanti, Semplicemente Del Piero, Logos, 2002.
- Giuseppe Civati, Il segreto di Alex, Limina, 2004, ISBN 88-88551-94-8.
- Marco Franzelli, Donatella Scarnati, Lo sberleffo di Godot. Il ritorno di Alessandro Del Piero, Limina, ISBN 88-6041-015-0.
- Alessandro Del Piero, 10+ Il Mio Mondo in un Numero., Mondadori, ISBN 88-04-55986-1.
- Bruno Bernardi, Pinturicchio. La favola di Alessandro Del Piero, Graphot, ISBN 88-89509-29-5.
Note
modifica- ^ Record Del Piero. Il Trap: 'Traguardo meritato'
- ^ Del Piero, un fuoriclasse anche con il cuore, in trentinocorrierealpi.it. URL consultato il 16-9-2009.
- ^ Del Piero, il contratto è un affare di famiglia, su lastampa.it, La Stampa, 30-8-2007. URL consultato l'11 novembre 2010.
- ^ Alex Del Piero, in specialissimo.it. URL consultato il 17-8-2009.
- ^ Torino, nozze segrete per Alex Del Piero, in repubblica.it, 13 giugno 2005. URL consultato il 1-9-2008.
- ^ La torcia Olimpica a Torino, in comune.torino.it, 10 febbraio 2006. URL consultato il 1-9-2008.
- ^ La sorte si ricorda di Alex, su repubblica.it. URL consultato il 16-9-2009.
- ^ Monica Colombo, Agnelli ribattezza Del Piero, in corriere.it. URL consultato il 16-9-2009.
- ^ Del Piero batte Ronaldo all'asta di beneficenza, in gazzetta.it. URL consultato il 16-9-2009.
- ^ Premio Credere nella Ricerca, su sportwide.net. URL consultato il 16-9-2009.
- ^ Alex Del Piero e Nedved giocano a golf per beneficenza, in gossipnews.it. URL consultato il 16-9-2009.
- ^ Airc, maratona in Rai per i fondi alla ricerca, in corriere.it. URL consultato il 16-9-2009.
- ^ {{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2009/maggio/14/Olimpico_esaurito_per_Partita_del_co_9_090514085.shtml%7Ctitolo=Olimpico esaurito per la Partita del cuore|pubblicazione=corriere.it|accesso=16-9-2009}}
- ^ La maglia di Del Piero all'asta per beneficenza
- ^ ALE10FRIENDSFORJAPAN, su alessandrodelpiero.com. URL consultato l'11-4-2011.
- ^ Del Piero: "Mi sento una seconda punta, ma sono disponibile", in sport.it. URL consultato il 16-8-2009.
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- ^ Ronaldinho: "Le punizioni? Del Piero calcia meglio di me"
- ^ Del Piero spegne 200 "candeline", in tgcom.mediaset.it, 23 settembre 2006. URL consultato il 17-8-2009.
- ^ Fabrizio Gerolla, Antonio Miglionico, Del Piero, fuoriclasse di normalità, in affaritaliani.it. URL consultato il 6-3-2009.
- ^ g m, Ragazzi, tirate come lui, in repubblica.it, 16 dicembre 1996. URL consultato il 6-3-2009.
- ^ Emanuele Gamba, Del Piero e la voglia di futuro A trent'anni non si è decrepiti, in repubblica.it, 17 ottobre 2005. URL consultato il 6 marzo 2009.
- ^ Juventus-Artmedia 4-0. URL consultato il 17-8-2009.
- ^ Il gol alla Del Piero di Hamsik. URL consultato il 17-8-2009.
- ^ Alessandro Del Piero racconta i primi anni nel calcio che conta a Padova. URL consultato il 16-3-2010.
- ^ a b c Del Piero, tre passi nel futuro Juve, in CorrieredellaSera.it. URL consultato il 17-8-2009.
- ^ Via col gol Del Piero: è solo l'inizio, in lastampa.it. URL consultato il 18-8-2009.
- ^ La Juventus stravince di misura, in CorrieredellaSera.it. URL consultato il 10-4-2009.
- ^ Pallone d'oro, il premio della discordia, su archiviostorico.corriere.it.
- ^ Del Piero la forza del passato, 1-10-1997. URL consultato il 13-6-2009.
- ^ A Lippi è rimasto l'amaro. URL consultato il 10-6-2009.
- ^ Del Piero, che sacrilegio ora puoi oscurare Platini, in gazzetta.it. URL consultato il 12-6-2009.
- ^ Del Piero a Vail, mercoledì l'intervento Il chirurgo, in gazzetta.it. URL consultato il 21-8-2009.
- ^ Juventus-Del Piero questione di faccia, in gazzetta.it. URL consultato il 23-8-2009.
- ^ Del Piero emozioni d'oro, in gazzetta.it. URL consultato il 23-8-2009.
- ^ Riecco la Juve fantasia, in gazzetta.it. URL consultato il 22-3-2009.
- ^ Del Piero conosce il turnover, in gazzetta.it. URL consultato il 23-3-2009.
- ^ Tutto su Perugia-Juventus del 2000 nella rubrica "La tribù del pallone"
- ^ Ludovica Rampoldi, Un gol alla Del Piero, in sport.it, 20 febbraio 2001. URL consultato il 1-12-2008.
- ^ Ludovica Rampoldi, Del Piero torna leader: "Resterò alla Juventus", in repubblica.it, 20 febbraio 2001. URL consultato il 18-8-2009.
- ^ «È mancato il colpo del k.o.», in gazzetta.it, 7 maggio 2001. URL consultato il 24-7-2009.
- ^ Sampdoria-Juventus, curiosità in cifre, in ansa.it. URL consultato il 13-1-2009.
- ^ Del Piero, perla dopo perla, in gazzetta.it. URL consultato il 27-4-2009.
- ^ a b 3-1 al Real, la Juve raggiunge il Milan, in sport.it. URL consultato il 29-1-2009.
- ^ Capello prepara le valigie a Del Piero, in CorrieredellaSera.it. URL consultato il 18-8-2009.
- ^ Pinturicchio, affresco tricolore, in lastampa.it. URL consultato il 18-8-2009.
- ^ Ale: "Dedicato ai miei cari", in gazzetta.it. URL consultato il 6-12-2008.
- ^ La Juve prenota lo scudetto Inter battuta 2-1, in CorrieredellaSera. URL consultato il 18-8-2009.
- ^ Adesso Del Piero è mister 200, in gazzetta.it. URL consultato il 5-12-2008.
- ^ Del Piero, 500 presenze e festa, in repubblica.it. URL consultato il 5-12-2008.
- ^ Juve, l'incubo della B è finito, in repubblica.it. URL consultato il 5-12-2008.
- ^ Francesco Bramardo, Del Piero-Trezeguet: in coppia è bello, in gazzetta.it, 16 maggio 2008. URL consultato il 5-12-2008.
- ^ Luca Curino, Samp-Juve show Super Del Piero è il re del gol, in gazzetta.it, 17 maggio 2008. URL consultato il 5-12-2008.
- ^ Riccardo Pratesi, Del Piero è infinito Lo Zenit si arrende, in gazzetta.it, 17 settembre 2008. URL consultato il 23 ottobre 2008.
- ^ Riccardo Pratesi, Del Piero-Amauri in gol La Juve risorge, Real k.o., in gazzetta.it, 21 ottobre 2008. URL consultato il 23 ottobre 2008.
- ^ Livia Taglioli, Ale incanta il Bernabeu La Juve è già qualificata, in gazzetta.it, 5 novembre 2008. URL consultato il 5-11-2008.
- ^ Del Piero è meglio di Maradona, in tuttosport.com, 6 novembre 2008. URL consultato il 24 novembre 2009.
- ^ Riccardo Pratesi, Super Juve sotto la neve, in gazzetta.it, 29 novembre 2008. URL consultato il 30 novembre 2008.
- ^ Riccardo Pratesi, Ancora Del Piero e Amauri La Juve piega l'Atalanta, in gazzetta.it, 21 dicembre 2008. URL consultato il 22 dicembre 2008.
- ^ Luca Curino, 600 volte Del Piero Mai nessuno come lui nella Juve, in gazzetta.it, 8 maggio 2009. URL consultato il 10-6-2009.
- ^ Riccardo Pratesi, Non basta il solito Trezegol, in gazzetta.it, 27 settembre 2009. URL consultato il 28-9-2009.
- ^ Valerio Clari, Riise gol, vendetta Ranieri - La Roma passa 2-1 a Torino, in gazzetta.it, 23 gennaio 2010. URL consultato il 15-2-2010.
- ^ Calcio, Juventus; Del Piero: Sono grato ai tifosi irlandesi, in repubblica.it, 31-7-2010. URL consultato il 13-8-2010.
- ^ Riccardo Pratesi, Juve, vittoria e qualificazione. In Europa ci pensa Del Piero, in gazzetta.it, 5-8-2010. URL consultato il 6-8-2010.
- ^ Riccardo Pratesi, Del Piero è sempre lui, in gazzetta.it, 26-8-2010. URL consultato il 27-8-2010.
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- ^ a b Record da fedelissimo. Ma Del Piero è amaro
- ^ Juventus, Del Piero: Due gol... per Mihajlovic
- ^ 2 presenze e 1 gol nel Terzo turno eliminatorio
- ^ 1 presenza ed 1 gol nel Terzo turno preliminare
- ^ 4 presenze e 2 gol nei turni preliminari.
- ^ a b Alcune fonti indicano questa rete come autogol, la FIGC la attribuisce a Del Piero.
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- ^ Alessandro del Piero - My Burgman 1
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